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BioPensieri Febbraio 2024 | Età, volontà e dinamizzazione biodinamica

Il grave problema di oggi dell’agricoltura biodinamica è che si usano poco e in modo inadeguato i preparati biodinamici, oltre a curare poco il processo di dinamizzazione, per la maggior parte è effettuata con dinamizzatori meccanici. Di questi aspetti ho ampliamente parlato nei tre volumi che ho scritto sulla dinamizzazione biodinamica, editi da Agri.Bio Edizioni, e precisamente:

  • La magica forza creatrice della dinamizzazione biodinamica prima parte: le origini
  • La magica forza creatrice della dinamizzazione biodinamica seconda parte: la trasmutazione
  • La magica forza creatrice della dinamizzazione biodinamica terza parte: il futuro (in uscita per Pasqua 2024)

Ogni tanto, va ricordato, che qualche antroposofo o qualche biodinamico, che a mio avviso poco conosce l’agricoltura biodinamica e l’antroposofia, se ne esce con l’affermazione completamente astrusa ed astratta dalla realtà che “Prima dei 12 anni non si deve dinamizzare perché nel ragazzo non c’è ancora la coscienza dell’Io”. Ricordo che l’Io non penetra l’essere umano prima del 18 anni, e forse in molti casi nemmeno dopo; aggiungerei anche che, dato che già nel 1923 Rudolf Steiner aveva pubblicamente affermato che già allora oltre 1/3 degli esseri umani erano “uomini-locusta” o “uomini senza io”, oggi diventa molto difficile trovare uomini con l’Io con la volontà di dinamizzare manualmente con entusiasmo! Ed è forse per questo motivo che oltre il 90% di chi fa biodinamica usa le macchine per dinamizzare.

Si può anche tranquillamente dire, e questo un antroposofo anche alle prime armi lo dovrebbe sapere, che:

  • Nel primo settennio (0-7 anni) nell’essere umano si sviluppa progressivamente il corpo fisico e questi è in stretta relazione col regno minerale, infatti se è lasciato libero il bambino nel primo settennio si relaziona molto strettamente col regno minerale, lo cerca e lo visita con ogni senso. Mia figlia Ada nei primi anni si rotolava nuda nella terra e se la gustava prendendola dai vasi dei fiori! E’ anche da ricordare che il regno minerale si è formato nello stato evolutivo della Terra attuale, ed è quindi il regno più fresco e nuovo e giustamente collegato con la nuova incarnazione umana.
  • nel secondo settennio (7-14 anni) si può sviluppare progressivamente il corpo eterico, attraverso l’azione dell’etere del suono, dell’etere dei numeri e dell’etere del chimismo, ovvero le forze magiche creatrici e plasmatrici, e queste sono in stretta relazione col mondo vegetale, ragion per cui, dai 7 anni in poi si può, se il ragazzo/a vuole, se lo desidera liberamente può tranquillamente dinamizzare, anzi è molto utile che lo faccia.

Fino ai 7 anni il bambino ha il corpo eterico donatogli dalla madre e solo dai 7 anni inizia a sviluppare un suo corpo eterico individuale, e questo si vede con l’inizio del cambio dei denti. La madre, soprattutto molte madri di oggi, inconsciamente, direi usando un termine corretto, lucifericamente, non vogliono che il bambino abbandoni il loro corpo eterico ed allora cominciano a proteggerlo ed “avvolgerlo” nel loro corpo eterico e nei loro spazi protettivi, impedendo di fatto che il bambino si conquisti e sviluppi il suo individuale corpo eterico e questo fatto lo indebolisce, lo impigrisce e gli impedisce di sviluppare il proprio corpo eterico facendolo vivendo di fatto in un limbo insano che in goni caso presto finirà. Non bisogna dimenticare che in questo settennio agiscono nell’essere umano nuove e fresche forze eteriche, forze formatrici che arrivano a lui continuamente dalle periferie del Cosmo e nello stesso tempo l’atto molto artistico del dinamizzare, per il principio del bicchiere vuoto, aiuta a sviluppare al meglio le forze eteriche individuali ed a farne arrivare continuamente di nuove. Un problema evidenziato da molti medici è legato alla formazione dalla dentatura che in questi decenni evidenzia sempre più problematiche negli adolescenti: la dentatura adulta, come detto prima, si genera proprio nel secondo settennio legato al corpo eterico e nella dentatura sono evidenti le forze fisiche dell’Io. Un bambino sano nel secondo settennio, proprio per l’azione di queste forze, è come una trottola alla quale si è data la carica: non si ferma mai e fare una azione ritmica ed utile lo aiuta a indirizzare queste sue forze eteriche che sono fresche e di ottima qualità e le indirizza così per fini creativi utili. Dato che le forze eteriche sono in stretta relazione con gli esseri elementari ed un bambino nel secondo settennio percepisce, come mai nella vita, gli esseri elementari, la dinamizzazione lo aiuta a percepirli, dato che gli adulti, spesso anche i biodinamici non li considerano più e come sappiamo la relazione con gli esseri elementari è fondamentale per l’agricoltura biodinamica. Addirittura direi che dinamizzare può essere un sano esercizio terapeutico per molti bambini che hanno forze eteriche deboli anche a causa di una alimentazione e di una attività fisica molto scarsa di forze eteriche. Sappiamo tutti che oggi l’uso inconsulto delle forze elettromagnetiche (l’uso di strumenti audiovisivi per un bambino è un vero cancro eterico), che sono forze arimaniche che risucchiano e assorbono le loro forze eteriche plasmatrici, il dinamizzare può risultare un benefico effetto di rafforzamento per i bambini che hanno poche forze eteriche o le hanno deboli o disturbate. Sappiamo che le forze eteriche si sono formate nello stadio evolutivo precedente della Terra, nell’Antica Luna, e che queste forze sono molto collegate ai liquidi, principalmente all’acqua che crea continuamente movimento e nuove forme. Certamente la dinamizzazione di un bambino va fatta per 5-10 minuti alternandolo con altri bambini ed adulti e seguito da un agricoltore che sappia dinamizzare bene. In questo modo, come diceva R. Steiner, la dinamizzazione diventa per loro un gioco. Ed è interessante che giocare in francese si dice jouer, che significa anche suonare, ed indica la stretta relazione con l’etere del suono formatore.

  • nel terzo settennio (14-21 anni) si possono sviluppare progressivamente nel ragazzo le forze animiche e si entra in stretta relazione col mondo animale, col mondo dei sensi, del movimento. Il ragazzo nel terzo settennio inizia ad “allontanarsi” dal suo ambiente protettivo famigliare ed inizia ad esplorare il mondo per riempire la sua anima affamata di nuove sensazioni, che lo portano sempre più ad individualizzarsi. Le forze animiche sono collegate con l’Antico Sole e con l’etere di luce, oggi molto scarso e molto disturbato dalle sempre più preponderanti forze elettromagnetiche e radioattive.
  • nel quarto settennio (21-28 anni) si possono sviluppare progressivamente le forze dell’Io o dello spirito e diventiamo veramente umani, veri esseri spirituali individuali, ma lo diventiamo a scapito dell’uso sempre maggiore delle nostre individuali forze fisiche, eteriche ed animiche ed è per questo che nei relativi settenni queste forze vanno veramente forgiate bene ed in modo ritmico, perché da questo settennio le forze dell’Io diventano preponderanti, direi anche cannibalizzanti verso gli altri corpi, ed hanno bisogno di poter poggiare bene e nutrirsi degli altri tre corpi. Le forze dell’Io sono collegate all’etere di calore e sono in stretta relazione con il primo stato evolutivo terrestre: l’Antico Saturno.

A mio parere, l’agricoltura biodinamica dovrebbe oggi essere una materia di insegnamento pratica e ritmica nelle scuole, soprattutto nelle scuole Waldorf o scuole steineriane perché oggi nell’essere umano, tanto più nel bambino, vi è una forte carenza della Volontà e la dinamizzazione biodinamica andrebbe ad agire rafforzandola e dandole un sano ritmo spirituale. Oggi il Pensare prevale sempre più sul Sentire e sul Volere creando notevoli disarmonie.

Oggi l’aspetto del Volere è lasciato volutamente naufragare, impigrire ed inaridire, e dato che l’aspetto volitivo è un aspetto propriamente solo umano non lasciandolo sviluppare si arresta e si inficia la stessa evoluzione spirituale umana! Mio padre, che aveva fatto solo la quinta elementare, diceva che se non si impara a lavorare da bambini, poi non si impara più, ed aveva assolutamente ragione e lo ringrazio di avermi insegnato a lavorare fin da bambino, cosa che la scuola oggi, ritarda, volutamente e subdolamente, il più possibile.

Oggi esiste un grave problema del livello di volontà, si può dire apertamente che riguarda la debolezza della volontà, e quindi di conseguenza, la debolezza del genere umano. Questo fatto succede tanto più nel ragazzo, nell’adolescente e vi sono molte cause e concause di questo grave fatto. Il tempo e le influenze dal quale provengo io, che vivo il nono settennio era molto diverso dal mondo nel quale vive oggi un bambino che vive nel suo secondo settennio. Oggi la maggior parte dei giovani vive e si sveglia in una casa calda ed accogliente ed ha a sua disposizione tutto ciò che gli serve e che desidera. Io da bambino dovevo conquistarmi ogni singolo giorno usando le mie forze di volontà e di fantasia, il ragazzo di oggi questo non deve e non può più farlo. Faccio un esempio pratico e personale. Quando avevo 9 anni, nel secondo settennio, nelle scuole elementari, andavo a scuola a piedi da solo e mi facevo circa 3 km tra andare e tornare. Ma non solo, dato che i miei genitori erano agricoltori, mentre andavo a scuola dovevo portare sulle spalle un contenitore da 10 litri di latte per una scuola privata del paese, che consegnavo ogni mattina ed un portabottiglie da 6 litri che posavo ad altrettante famiglie nel paese. Dato che mi vergognavo un po’ per fare questo lavoro mattutino e dato che ci voleva il suo tempo per fare queste consegne, partivo sempre un po’ prima per non incontrare nel tragitto i miei compagni di scuola. Però devo dire che questo lavoro ha contribuito a forgiare la mia volontà.

Per l’essere umano nei secoli passati ogni singolo giorno di vita richiedeva l’impiego di tutte le forze di volontà, e succede ancora oggi nei paesi poveri o dove vi è la guerra o vi sono soprusi: ogni giorno per loro è una conquista grazie alle forze di volontà!

Questo non significa che oggi manchino gli impulsi, che sono certamente diversi e più subdoli, ma manca la volontà di realizzarli tramite l’azione. Molto spesso i genitori con l’intento di “proteggere” i loro figli, in realtà ne minano e segregano le nascenti forze di volontà! Questo grave fatto non vale solo per i giovani, ma vale per tutta l’umanità.

Eppure oggi i ragazzini sono stanchi ed indolenti, anche se hanno tutto ciò che desiderano, sono svogliati, ma sono stanchi per un eccesso di processi neurosensoriali fini a sé stessi, mentre la vera stanchezza fisica, che aiutava a rigenerare nuove forze eteriche nel mio essere bambino, stava nel aver dovuto assicurare giornalmente la mia esistenza grazie alle forze di volontà. Rudolf Steiner affermava anche che l’accettazione attiva del proprio destino, del proprio karma stimola molto le forze di volontà.

Rudolf Steiner amava citare una frase di Fichte, che dice “L’uomo può ciò che egli deve; e se dice: io non posso, è segno evidente che egli non vuole!”. Questo significa che l’uomo, in realtà, possiede tutte le capacità per assolvere il proprio compito, il proprio karma. Quindi, egli può fare ciò che deve, ma quando l’uomo dice “non posso” è lui stesso, in realtà, che non vuole farlo! E qui subentra l’attività di Lucifero con la sua propensione verso l’essere umano all’invito alla pigrizia. In una conferenza R. Steiner disse “Dobbiamo cercare di far diventare vivente questa massima  di Fichte  dentro di noi!” Solo se l’uomo riuscirà a far vivere questa frase dentro di sé, la civiltà umana avrà un futuro.

Quindi l’antroposofo o il biodinamico pedante che “mette in guardia” e denuncia “il pericolo spirituale” di far dinamizzare un ragazzo di 9-10 anni, in realtà sta suggerendo un piano di pigrizia  luciferico, molto simile ai piani luciferi ed arimanici del disumanizzante potere statale odierno. R. Steiner disse che la volontà umana è completamente improntata dall’Io “Il vero Io vive nella stessa sfera cosmica nella quale vive la realtà della nostra volontà.” Quindi la volontà è il nutrimento, l’attività atta all’incarnazione e del collegamento con l’Io superiore.

Una volta, volendo definire l’uomo, F. Schiller (1759-1805) disse “Tutti gli esseri devono qualcosa, mentre l’uomo è l’unico essere che vuole!” Si potrebbe anche dire che tutte le cose sulla terra sono creature, mentre l’uomo è un creatore! Per esempio l’agricoltura biodinamica è una creazione dell’uomo, che attraverso essa, umanizza la natura. F. Schiller disse che la volontà è l’unica forza dell’uomo che si basa sulla sua libertà interiore e questo fatto è indiscutibile! Per dinamizzare a mano e sovente ci vuole molta forza di volontà interiore e solo se si ha una volontà interiore si può realizzare, si può creare! La dinamizzazione fa emergere la forza di volontà interiore, la fa letteralmente fiorire e fruttare!

Non a caso il libro più importante di R Steiner si intitola “La Filosofia della libertà”.

  1. Nietzche (1844-1900) parla nei suoi libri di “libertà da” e di “libertà per”. La nostra civiltà odierna definisce la nostra libertà come libertà “da” qualcosa. Ma non ci accorgiamo che questa è una definizione negativa della libertà: “liberta da” significa che noi siamo liberi quando nessuno vuole qualcosa da noi, pessima e castrante, direi disumanizzante definizione della libertà! All’uomo serve una definizione di liberta che sia positiva: è veramente libero l’uomo che realizza intuizioni individuali interiori nel mondo tramite l’amore per l’azione, solo l’uomo che vive nell’amore per l’azione è realmente libero, l’uomo che non si fa imporre dall’esterno gli obiettivi della sua azione, del suo agire, ma che si impone la volontà che proviene solo dalla propria interiorità. E sottolineo propria interiorità.

Questo fatto è un vero e proprio passo evolutivo nella storia dell’umanità: l’uomo non agisce in base a direttive esterne a lui, ma porta in sé la fonte della moralità che lo disseta.  Una azione libera, una azione volitiva libera, è quella che ha la sua origine solo nell’interiorità del mio essere!

E non a caso in questo periodo siamo sottoposti a continue prove di libertà negativa, “libertà da”: liberarci dalle imposizioni, liberarci dalle guerre, liberarci dal rischio di povertà o precarietà economica, liberarci dalle paure, dipendere da qualcuno, liberarci dalle sempre nuove oppressioni. Se invece vediamo e cogliamo  gli stimoli che ci vengono donati dagli Dei con questi nuovi forti ed individuali macigni che ci vengono donati, scopriremo che invece questi ostacoli sono propedeutici e dei veri e propri “inviti a creare “libertà per”: libertà per unirci ad altri esseri umani, libertà di diventare dei veri agricoltori, artigiani ed artisti  nella nostra vita quotidiana, libertà di materializzare i nostri sogni, libertà di sentirci veri esseri umani sempre connessi, anche nello stato di veglia, al mondo spirituale. Spesso la povertà fisica economica è la strada maestra per la ricchezza spirituale, non ce lo hanno forse insegnato tanti santi, per esempio San Francesco? E questa strada, questa vera autostrada spirituale, è accessibile a tutti!

Nelle epoche evolutive passate, erano gli Angeli a volere per conto degli uomini: l’uomo veniva guidato ed educato come un bambino! Ora siamo entrati in un processo temporale nel quale l’uomo è chiamato ad appropriarsi della propria volontà, a gestirla individualmente, a vivere senza la balia protettiva degli Angeli. Possiamo anche dire che il processo di volontà è il processo fondamentale di queste nostre ultime incarnazioni: senza la volontà di esistere, nessuno si incarnerebbe mai in un corpo! E per entrare nelle incarnazioni dei prossimi corpi di uomini-macchina ci vorrà decisamente moltissima volontà, e la volontà la si impara e la si costruisce solo sulla Terra ed assolutamente non nei mondi spirituali. Ed il tenebroso e delittuoso processo di apertura e di odierno subdolo “invito” all’eutanasia è un vero colpo mortale alla volontà di vivere coscientemente e consapevolmente ogni respiro che ci viene donato.  Infatti R. Steiner diceva che il suicidio è il peccato più grave che possa fare un uomo e che pagherà molto caramente nelle prossime incarnazioni, se mai ci saranno.

L’agricoltura biodinamica con la creazione di una vera alimentazione di nuovi eteri di luce e di nuovi eteri di calore è una vera scuola di volontà anche per i giovani: dinamizziamola e diffondiamola con tutta la nostra forza, il nostro entusiasmo e tutta la nostra magica volontà!  Come diceva Lilly Kolisko nel 1939 nel suo importantissimo libro “L’agricoltura del domani”: “Oggi serve una stretta collaborazione ed interazione tra la scuola Waldorf, la medicina antroposofica, l’agricoltura biodinamica e l’euritmia.” Portiamo l’agricoltura biodinamica nelle attività dei nostri bambini!

Ivo Bertaina

18 febbraio 2024

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