Nel 2003 ero andato in Polonia un paio di volte per tenere alcune lezioni di agricoltura biodinamica e mi ero molto meravigliato di vedere che nei bar giovani e meno giovani bevessero succhi di barbabietola rossa, cavoli e patate come noi beviamo la coca cola o un’aranciata …
Poi studiando la mitologia dei greci si scopre che Afrodite (Venere) mangiava barbabietole per accrescere la bellezza ed il suo fascino erotico, mentre gli antichi romani mangiavano le barbabietole, che affiancavano ai fichi secchi, prima di andare in battaglia e prima di fare sesso.
W. Pelikan nel primo volume delle “Piante medicinali per la cura delle malattie” Edizioni Natura e Cultura, dice che la barbabietola attira ed accumula nella radice zuccheri che le foglie fabbricano in abbondanza: la barbabietola è un frutto a livello della radice, simile alla carota, della quale però non ne esala i floreali profumi, indice chiaro che ha forze eteriche centripete. In questo trasferimento lo zucchero è reso più terrestre e l’intera pianta contiene molta saponina mentre nella radice abbiamo molta pectina.
Rudolf Steiner ha accennato alle azioni curative della barbabietola rossa (conferenza del 5 maggio 1923): ha detto che la Luna esercita una certa influenza sulla crescita delle radici. Una dieta a base di radici può avere effetti positivi specie nell’infanzia e nei bambini che crescono poco. La crescita del bambino parte dinamicamente dalla testa e gli alimenti – radice stimolano le forze cefaliche. Per i bambini che tendono ad avere parassiti intestinali Rudolf Steiner ha proposto una cura a base di barbabietola rossa assunta nel periodo della Luna Piena, in questo modo i parassiti vengono paralizzati ed eliminati. Quello che caratterizza la barbabietola rossa è il suo dominio sul processo zuccherino grazie ai ricchi e differenziati processi salini della radice; con la sua ingestione i processi digestivi tornano ad essere governati dalle forze celebrali. Il bambino che ha i vermi lascia proliferare troppe forze eteriche nella regione intestinale e la testa invia troppo poche forze ordinatrici e strutturali nel catabolismo digestivo. L’ingestione di radici in Luna Piena indebolisce i poteri riproduttivi dei parassiti sottomessi ai ritmi lunari. Sempre R. Steiner consigliava l’uso della barbabietola per i bambini che avevano il criptorchismo, ovvero problemi di discesa dei testicoli nello scroto.
Un parallelismo importante da ricordare è l’esempio che R. Steiner fa nella sesta conferenza sulle ceneri del Corso di Koberwitz (Impulsi scientifico spirituali per il progresso dell’agricoltura) per spiegare come controllare il proliferare degli insetti facendo l’esempio dello sviluppo dei nematodi nelle barbabietole ed è molto interessante studiare ed applicare il parallelismo che fa R. Steiner per contenere i parassiti intestinali nei bambini durante la Luna Piena.
Ed anche nelle conferenze agli operai sull’alimentazione R. Steiner da una bella immagine comparativa delle radici con la testa dell’uomo dicendo che le radici immerse nel terreno sono piene di molti sali e la testa ha particolarmente bisogno di queste sostanze in quanto dalla stessa testa promanano le forze che costruiscono e sostengono il sistema osseo in quanto tutto ciò che rende solido l’uomo, l’ossatura, emana dalla testa che è in pratica un unico grande osso dalla forma tonda del calore. E dice anche che un buon pensiero è sostenuto da un consumo adeguato di radici colorate e quindi di barbabietole.
Recenti studi scientifici hanno evidenziato che le barbabietole sono ricche di ossido nitrico (NO) che sono eccellenti per favorire e potenziare il flusso e la pressione del sangue, compreso quello necessario alle funzioni erettili; oggi anche molti atleti, in particolare corridori e ciclisti, usano grandi quantità di succhi di barbabietole per potenziare le loro prestazioni aerobiche.
L’ossido nitrico prodotto dalla barbabietola aumenta la vasodilatazione ed un maggiore afflusso di sangue nei corpi cavernosi del pene, anche le donne hanno dei corpi cavernosi nel clitoride che aumentano di dimensioni e di turgore, aumentando il piacere, per il maggior afflusso del sangue.
Inoltre il succo di barbabietola aumentando il flusso di sangue alla neocorteccia celebrale favorendo la funzione celebrale ed aiuta a sopportare gli eventi stressanti che deviano il flusso sanguigno al mesencefalo, il nostro centro di sopravvivenza.
Le barbabietole sono molto ricche di almeno 19 tra sali minerali ed oligoelementi: Arsenico, Calcio, Cobalto, Cesio, Erbio, Ferro, Iodio, Germanio, Litio, Selenio, Magnesio, Sodio, Fosforo, Zolfo, Silicio, Samario, Stronzio, Tellurio, Zinco.
100 grammi di barbabietola, possibilmente consumata cruda o cotta a vapore, contengono 19 kcalorie, 4 grammi di carboidrati, 4 grammi di zuccheri, 1,10 grammi di proteine, tracce di grassi, 2,60 grammi di fibre, 129 mg di betaina, folati (vitamina B9) che aiutano la crescita cellulare e la normale funzione cellulare, Vitamina A, B1, B2, B3 e Vitamina C.
Il consumo costante della barbabietola favorisce la riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, grazie alla riduzione della pressione sanguigna ed all’aumento della formazione di ossido nitrico, molecola che favorisce il rilassamento e la dilatazione dei vasi sanguigni.
Numerosi studi hanno dimostrato che il consumo di barbabietole o il loro succo riduce la pressione sanguigna fino a 3-10 mm/hg!
La betanina, il pigmento che dona alla barbabietola il suo tipico colore rosso, è un potente antiossidante ed antinfiammatorio, capace di proteggere i vasi sanguigni e riducendo il rischio di incorrere in malattie cardiache o ictus.
Inoltre la stessa betanina agisce riducendo i grassi accumulati nel fegato migliorando il metabolismo grazie anche all’alto contenuto di acqua(90%) che favorisce la diuresi e l’eliminazione delle tossine e delle scorie dall’organismo.
Infine l’ossido nitrico presente nell’ortaggio migliora le prestazioni fisiche, in particolare durante l’attività fisica di resistenza ad alta intensità fino al 20% in più, grazie all’aumento dell’efficienza mitocondriale, gli organi cellulari responsabili della produzione di energia e migliorano l’utilizzazione dell’ossigeno.
L’uso costante della barbabietola assieme a:
- cavoli che ci portano tra minerali ed oligoelementi quali Argento, Alluminio, Oro, Bromo, Calcio, Afnio, Antimonio, Rame, Ferro, Germanio, Potassio, Magnesio, Ossigeno, Zolfo, Scandio, Stronzio, e Zinco
- cipolle che ci apportano tra minerali ed oligoelementi Cadmio, Cromo, Rame, Potassio, Litio, Magnesio, Fosforo, Platino, Zolfo e Stronzio,
- rafano bianco che ci apportano tra minerali ed oligoelementi Ferro, Afnio, Selenio, Magnesio, Osmio, Zolfo, Samario e Stronzio
- spinaci che ci apportano tra minerali ed oligoelementi Carbonio, Cloro, Ferro, Germanio, Idrogeno, Potassio, Magnesio, Ossigeno, Fosforo, Zolfo, Selenio, Silicio e Zirconio
L’uso costante di queste verdure ci apporta una grande quantità di minerali ed oligolementi vitali e ci fa capire che questi importanti vegetali assunti regolarmente aiutino moltissimo l’organismo a produrre energia e remineralizzare il nostro organismo oltre che espellere le tossine e le scorie che si formano e si depositano nel nostro organismo.
In queste cinque verdure citate abbiamo ben 39 minerali ed oligoelementi, un terzo della scala di Mendelev, ed in quasi tutte queste cinque verdure abbiamo la presenza di Ferro, Fosforo, Germanio, Magnesio, Potassio, Selenio e Zolfo.
E’ da considerare come sia stato dimostrato scientificamente che l’uso di concimi e pesticidi chimici riduca dal 50% all’85% l’apporto di questi minerali, sia numericamente che quantitativamente, e come l’alimentazione chimica di oggi sa non solo povera, ma anche ladra oltre che velenosa!
Le brassiche, la grande famiglia della quale fano parte, cavoli, cavolfiori e rape crescono nelle parti meno vive della terra ma amano i ritmi accelerati: i processi salini della radice penetrano in via eccezionale nella regione superiore della foglia attraverso oli sulfurei, solforosi ed agiscono direttamente dentro di sé, sulla propria albumina attraverso lo zolfo favorendo le forze formatrici eteriche. Dice a proposito R .Steiner “ E’ una proprietà dello zolfo quella di mostrarsi attivo nell’ambito dell’organismo dove si incontrano la circolazione e la respirazione e quindi tutto ciò che parte dal polmone: il processo del ferro viene portato dal metabolismo fino alla circolazione del sangue. Il processo dello zolfo passa dalla circolazione sanguigna al sistema respiratorio.” Inoltre i cavoli hanno molta vitamina C che si trova spesso in piante che contrappongono forti processi cosmici di luce a condizioni del terreno sfavorevoli.
W. Pelikan ci dice che la cipolla, pianta aromatica originaria dell’Oriente, è sulfurea in tutte le sue parti. Contiene molte sostanze solforose, diverse tra di loro, ma anche mucillagini, inulina, zuccheri, glicocinina, biocatalizzatori e vitamina C. la cipolla schiacciata fresca emette raggi mitogeni detti di “Gurwitsch” che favoriscono molto la divisione cellulare e glucosi flavonici con altre sostanze cardiotoniche. Sull’apparato digerente esplica una notevole e benefica azione stimolando la secrezione biliare ed accelerando il metabolismo. L’intera organizzazione dei liquidi è sottomessa meglio alla regolazione del corpo astrale, la diuresi è stimolata fortemente, stasi acquose, edemi e trasudare dei tessuti sono solitamente dominati ed eliminati. In più come le altre specie di allium, questa pianta agisce sulla gola e sul petto, , calmando le infiammazioni, accelerando l’espettorazione. Per uso esterno come cataplasma la cipolla riduce i gonfiori delle punture d’insetto o dei paterecci, ma provoca d’altro canto irritazioni cutanee, a volte utili.
Il rafano si esprime maggiormente nella sfera della radice ed è molto legato alla terra, in quanto diventa molto difficile da estirpare perchè fa molte ramificazioni. Tutta la pianta, ed in particolar modo la radice contiene glucosidi solforati e molto acido silicico ed agisce soprattutto nel dominio neuro sensoriale: lo si usa per indurre effetti infiammatori terapeutici sotto forma di bagni, unguenti e cataplasmi. Quando l’Io ed il corpo astrale esercitano il loro potere in modo anomalo, il processo portato dal rafano viene alla riscossa ed i costituenti superiori sono così liberati e possono adempire ai loro compiti.
Due immagini antroposofiche sullo spinacio: W. Pelikan ci dice che “in questa verdura i processi radicali e fogliari Sal e Mercur sono associati armonicamente” e questo ci fa capire che lo spinacio lavora anche molto sia sull’aspetto del Sentire che del Pensare. Anche la radice dello spinacio, come nel caso delle foglie della barbabietola, contiene molta saponina. La saponina è una sostanza mercuriale testimone per le sue attività “schiumose” della riunione ritmica tra liquido ed aereo. Le saponine agiscono sull’attività ghiandolare, compresa quelle del tratto digerente. Oltre a questo lo spinacio contiene secretina che stimola le ghiandole salivari ed una serie di vitamine: provitamina A, B1, B2 e B6. Gli spinaci estivi hanno anche un po’ di vitamina D, acido ossalico (che si sente nelle gengive mentre si mastica) che denota che i processi inibitori sono stati dominati nell’eterico. R. Steiner è stato il primo ad introdurre la radice di spinacio assieme al decotto di sassafrasso nella cura dell’anemia perniciosa.
Una ricerca medica svolta da Leisen e Lohkamper ha evidenziato che per ogni malattia si evidenziano forte carenze di specifici minerali ed oligoelementi, eccone alcune delle più comuni e cosa evidenziano:
- AIDS: carenze di minerali ed oligoelementi di Oro, Calcio, Cadmio, Cloro, Cobalto, Rame, Ferro, Germanio, Afnio, Argento, Iridio, Potassio, Lantanio, Magnesio, Azoto, Sodio, Nichel, Ossigeno, Osmio, Fosforo, Rubidio, Selenio+
- Silicio, Stronzio, Tellurio, Titanio e Zinco
- AVVELENAMENTO DA AMALGAMA DENTALE: carenza di minerali o oligoelementi di Arsenico, Bismuto, Bromo, Calcio, Cloro, Cobalto, Ferro, Argento, Nickel, Ossigeno, Piombo, Stagno e Vanadio
- CANCRO: carenze di Astato, Ferro, Germanio, Piombo, Samario, Stagno, Stronzio, Titanio e Zinco
- DIABETE MELLITO: carenze di Oro, Cromo, Afnio, Selenio, Lantanio, Platino, Zolfo e Zinco
- REUMATISMI: carenze di Bromo, Cesio, Cromo, Mercurio, Litio, Magnesio, Stagno e Stronzio
Occorre ricordare che diversi minerali od oligoelementi ritenuti velenosi o pericolosi (Rame, Arsenico, Piombo, Bromo etc.) assunti in dosi omeopatiche sono invece fondamentali ed utili per la crescita e lo sviluppo sano di un organismo.
Con “sali minerali” (anche chiamati “elementi essenziali” o “minerali essenziali“) ci si riferisce ad un gruppo di composti inorganici, che hanno un ruolo fondamentale nel funzionamento di tutti gli organismi viventi, tra cui l’uomo. Essi hanno svariati compiti nel corpo umano e, poiché nessun organismo vivente è in grado di sintetizzare autonomamente alcun minerale, essi devono necessariamente essere introdotti attraverso una corretta alimentazione che li contenga nelle giuste quantità, altrimenti una loro carenza (ma anche un loro eccesso!) potrebbe determinare danni, anche gravi, all’organismo.
Nel nostro organismo sono presenti alcuni sali minerali, in quantità molto piccole e tuttavia necessarie al corretto funzionamento di molti meccanismi fisiologici. Nell’organismo la quantità di sali minerali totali rappresenta circa il 5% del peso corporeo, tuttavia essendo essi eliminati costantemente dall’organismo, attraverso le feci, l’urina ed il sudore, vanno costantemente reintegrati con dieta o integratori. In base al fabbisogno giornaliero, nell’alimentazione umana, i sali minerali vengono classificati in tre gruppi principali:
- macroelementi: il fabbisogno è > 100 mg/giorno;
- microelementi: il fabbisogno è tra 1 e 100 mg/giorno;
- oligoelementi: il fabbisogno è < 1 mg/giorno.
Nel bellissimo ed utilissimo libro “La salute attraverso l’eliminazione delle scorie” di P. Jentschura e J. Lohkamper i due medici sottolineano e spiegano che il processo di invecchiamento è più precoce nell’uomo che nella donna, in quanto la donna grazie alle mestruazioni espelle anche le scorie che si formano nel corpo: ogni essere umano fino ai 12 anni ha circa il 30% di oligoelementi e sostanze minerali, mentre a 50 anni la donna ne ha ancora il 20% , l’uomo ne ha solo il 15%, la donna a 70 anni ne ha ancora mediamente il 10%, mentre l’uomo ne ha il 6% ed ad 80 anni entrambi vanno decisamente sotto il 5%, in quanto i minerali e gli oligoelementi vengono usati dal corpo per neutralizzare l’aggressività degli acidi e non vengono sufficientemente ricambiati soprattutto con il tipo di alimentazione di oggi.
Quindi, invece di comperare farmaci dannosi e costosi, coltiviamo e consumiamo regolarmente e beviamo succhi di barbabietole, cavoli, cipolle, rafano bianco e spinaci bio e biodinamici ed avremo degli ottimi ed utili e magici risultati, evidenti a basso costo, con grandiosi effetti collaterali utili per la salute e il mantenimento di una buona e fresca giovinezza del nostro corpo/tempio: dai genitali, al cuore, fino al cervello!
Ivo Bertaina
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