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BIOPENSIERI SETTEMBRE 2022 | La morte della nutrizione e la resurrezione dell’umanità

A metà di ottobre verrà pubblicato da Agribio Edizioni questo libro scritto da Paul Emberson, decisamente molto importante per comprendere realmente il vero e grandioso significato fisico spirituale del Corso di Koberwitz: ovvero che il metodo agricolo proposto da Rudolf Steiner, che poi fu chiamata nel 1928 Agricoltura Biodinamica da Felix Dreidax, non consiste solamente nell’allestimento e nell’uso dei preparati biodinamici, magari poi dinamizzati con l’elettricità, ma è qualcosa di molto più rilevante, non solo per l’agricoltura, ma per tutta l’evoluzione umana. Va ricordato che il Corso di Koberwitz fu tenuto da R. Steiner in condizioni di salute molto precarie a causa dell’avvelenamento che aveva subito nel Capodanno del 1923: basta leggere cosa racconta in proposito la stessa Marie Steiner e Johanna von Keyserlingk nel libro di Agri.Bio Edizioni “Koberwitz 1924: la nascita dell’agricoltura biodinamica” di A. G. von Keyserlingk.

Già nel primo capitolo quando Paul Emberson ci spiega come sono nate le piante con il doppio movimento vorticante (sinistrorso per le radici e destrorso per il fusto-foglie) si comprende come sia stata ideata la dinamizzazione, ovvero come un vero e proprio rituale di rinnovamento del “matrimonio” dell’etere del suono e della luce. Sul tema invito anche a leggere il testo di Paul Emberson edito da Agri.Bio Edizioni sulla dinamizzazione “Riflessioni sui principi comuni all’agricoltura biodinamica, alla medicina ed alla tecnica morale”.

Il tema della morte della nutrizione ha un risvolto non solo fisico ma soprattutto spirituale, in quanto molti uomini che “studiano” antroposofia o più diffusamente il mondo spirituale solo attraverso il freddo e distaccato pensiero non sono in grado o non hanno voglia di far fluire questi pensieri nel sentire e successivamente nel volere, questo oggi è un vero e proprio dramma dal punto di vista spirituale.

La genialità dell’Autore è quella di ripercorrere la storia della nutrizione fisica e spirituale in relazione con la figura del Cristo per aiutarci a percorrere personalmente il nostro indispensabile Golgota, tappa indispensabile per l’incontro col Cristo, per farLo realmente risorgere etericamente e dare respiro spirituale ed eterico al Cristo in noi.

Non a caso furono i pastori abeliti nel Vangelo di Luca nella notte stellata a riconoscere la nascita fisica del Bambino Gesù natanico, sempre non a caso saranno i singoli agricoltori ed artisti cainiti nel pieno giorno del cosciente e consapevole incontro, i primi che avranno la capacità di riconoscere e vivere la resurrezione dell’umanità del Cristo in ogni essere umano che lo vorrà, perché da ora in poi il posto di Gesù lo potremo prendere noi stessi e potremo diventare finalmente Io-Cristo ed operare creativamente e spiritualmente nel mondo eterico.

Nel terzo capitolo mi permetto di aggiungere un quarto scopo all’agricoltura biodinamica oltre ai tre limpidi e chiari citati dall’Autore.

Oltre alla sanificazione ed alla rivitalizzazione del suolo mediante l’azione combinata di forze umane, forze cosmiche e terrene nell’allestimento ed uso dei preparati biodinamici e nella loro dinamizzazione senza uso dell’elettromagnetismo, a sostituire integralmente i cereali esistenti oggi esausti, gli ortaggi e le piante alimentari col CREARE nuove piante, nuove sementi e cultivar partendo da erbe selvatiche grazie alla conoscenza, coscienza e consapevolezza delle forze eteriche che solo oggi l’essere umano può conoscere totalmente ed  ad imparare e praticare l’azione rituale e spirituale condivisa con gli esseri umani, gerarchie spirituali, defunti ed esseri elementari per influenzare il terreno e le vicine condizioni ambientali, le colture, gli animali della fattoria compreso il “controllo” cosciente del tempo atmosferico, ovvero creare una coppa di condensazione di esseri cosmici sulla Terra, R. Steiner aveva chiesto che attraverso l’interazione tra l’agricoltura biodinamica, la scuola Waldorf, la triarticolazione sociale, la medicina antroposofica e l’euritmia di creare le condizioni per l’incarnazione di importanti maestri spirituali attraverso la creazione di «mucchietti» di esseri umani che vivano in società spirituali isolate e protette, magari coordinate tra di loro, trasparenti, quasi invisibili ed autosufficienti. E l’agricoltura sarà il vero trait d’union ed il motore eterico per la formazione di queste nuove importanti forme sociali. Questi tempi che stanno vedendo la maturazione veloce dei frutti preparati in silenzio per bene dagli ostacolatori nell’ultimo secolo, ci fanno capire quanto fu preveggente e preciso lo stesso R. Steiner nelle sue azioni compiute oltre un secolo fa.

L’altro aspetto fondamentale per la comprensione e l’esplicazione completa dell’agricoltura biodinamica è la comprensione ed il nostro fondamentale “dialogo” con gli esseri elementari e l’Autore ce ne parla in diversi capitoli: il loro odierno fuggire dall’uomo per andare verso Arimane è dato dalla nostra pericolosa “cecità e sordità spirituale” nei loro riguardi, assenza di sensibilità che ci porterà presto a sbattere contro ostacoli  insormontabili od a cadere nel vuoto spirituale.

Ho già citato, e non mi stanco di ripetere, che come asseriva Karl König dicendo “L’agricoltura biodinamica è un ramo della pianta antroposofia e se la si taglia e la si stacca dalla pianta questo ramo secca e muore”; non sono questo ramo secca e muore ma questo ramo dovrebbe interagire, come fanno tutti i rami viventi di una pianta, con tutti ogni alto ramo (medicina antroposofica, scuola Waldorf, triarticolazione sociale, euritmia etc).

I primi due capitoli sono discretamente semplici, per chi è avvezzo alla scienza dello spirito antroposofica, mentre i successivi capitoli hanno sempre più bisogno di essere digeriti bene, letti e riletti ed introiettati attraverso l’immaginazione e l’ispirazione, con calma ed una sacra lentezza come quando si mangia un ricco pasto, in modo che ci donino quell’intuizione che oggi è necessaria come l’aria che respiriamo per cambiare le cose.

Grazie a Paul Emberson per questo dono ricco di spirito di conoscenza cosciente e consapevole!

 

Ivo Bertaina

 

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