Il mese di agosto segna la svolta nell’estate, dopo l’Assunta, solitamente, il caldo afoso lascia spazio a un caldo più ventilato, Arimane allenta la morsa di afa che ci fa mancare il respiro, che ci blocca, e questo accade anche per le piante di ogni tipo dei nostri orti e frutteti.
In questo momento è importante tenere sotto controllo i problemi di marciume da maturazione (monilia, gloeosporium, ecc ) con trattamenti di caolino, macerato di felce e nei casi peggiori anche polvere di zolfo con acqua alla dose di 20% dato alla sera o al mattino presto. (tenete presente che lo zolfo crea facilmente bruciature circolari sulla buccia dei frutti).
Negli orti e nei frutteti sono ancora molto attive le cidie, carpocapse e le varie cavolaie, è necessario quindi intervenire con bacillus thuringensis guardando bene le dosi a seconda del preparato commerciale scelto.
Prima del trapianto dei cavoli e dei vari ortaggi invernali, fare una bella concimazione di base con compost maturo. Riteniamo utile anche utilizzare il preparato di valeriana (507) per aiutare le giovani piante a passare lo stress da trapianto in un periodo comunque ancora caldo.
Le piante di lamponi che hanno finito la produzione possono essere potate tenendo presente che si è visto negli ultimi anni un buon vantaggio nell’effettuare la cernita dei rami che portano i frutti in estate.
Le piante di ciliegie anche se da tempo senza produzione richiedono di essere irrigate con attenzione e un passaggio di polvere di aglio sulla chioma non guasterebbe.
I peschi che stanno maturando richiedono ancora un passaggio attento per esporre al Sole i frutti e permettere ad eventuale umidità di asciugare rapidamente con il primo sole del mattino, in modo da ridurre i rischi di monilia.
I meli autunnali richiedono uno smistamento dei succhioni per schiarire le piante e permettere il passaggio della luce all’interno delle piante.
Per chi avesse delle api a livello amatoriale, ricordo che questo è il mese in cui è necessario effettuare il trattamento contro la varroa, quindi per chi non lo avesse fatto è necessario fare il blocco di covata (meglio se orizzontale) e dopo 21 giorni, in assenza di covata effettuare trattamento con acido ossalico. Se non si vuole fare il blocco si può effettuare il trattamento con acido formico facendo attenzione che le temperature siano inferiori ai 30 gradi.
Come sempre ricordiamo che ai nostri contatti della sede 0173 70407 interno 4 potete avere consulenza più specifica…
Andrea Isoardi
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