BIOPENSIERI APRILE 2016
PENSIERO VIVO E PENSIERO MORTO: STELLE E TENEBRE
Con il calore spirituale dell’Io cosciente l’essere umano ha la possibilità di creare, di diventare un essere divino: ovvero portare la forma nella sostanza, unire la forma e la sostanza, unire cielo e terra con il calore dell’Io, ancora in noi in gran parte incosciente, che è di fatto la forma di Io “presente”, “avvolgente” nel vegetale che invece distrugge: ovvero separa la forma dalla sostanza. Questo è un grande “segreto” che oggi l’uomo ha quasi completamente perso: basta guardare come agisce oggi la scienza naturale e la medicina, distrugge, separa, cerca la vita nelle singole infinitesimali parti dimenticando il tutto, la forma vitale originale!
Oggi come esseri umani, per via del pensiero scientifico, tendiamo molto ad un “pensiero” molto vicino al mondo vegetale: un processo di pura separazione. Le scienze cosiddette naturali non sono scienza di vita ma scienze di separazione, di morte, come è evidente attraverso una sana osservazione oggettiva. un pensiero vivente è un pensiero in perenne movimento, in perenne tras-formazione. Oggi la maggioranza delle regole, delle formule che abbiamo creato sono la tomba del pensiero.
Se analizziamo per esempio l’albumina che ci dicono formata dagli elementi C, H, O, N e S scopriremo che il processo del carbonio (C) crea le linee di forma e questo processo, disegna e si materializza, si anima attraverso il suono delle sfere proveniente, originante, dalla costellazione dello Scorpione, che è di fatto la patria fisica delle grandi idee dell’Universo. Per l’agricoltura per esempio le musiche delle sfere che risuonano possenti e silenti, per il nostro cuore freddo e sordo, nell’umidità del terreno nel mese di novembre e dicembre hanno bisogno di una “batteria”, di un accumulatore che le immagazzini, ovvero l’humus che deve già essere presente nel suolo agricolo in questo importante periodo. i nostri nonni dicevano “sotto la neve, pane”, noi oggi potremmo dire più poeticamente, “sottola neve , stelle”, infatti è stato dimostrato scientificamente che ogni fiocco di neve ha la forma di una sempre diversa stella …
Mentre il movimento continuo dell’azoto (N) che ha le sue origini, le sue basi fisiche e spirituali nella complicatissima e variegatissima costellazione del Toro, porta, guida l’Ossigeno (O) che ha invece la sua sede fisica nella bellissima costellazione dell’Acquario e lo lega, lo unisce, lo “cuce” al Carbonio. L’azoto è il tessitore della vita, ma per tessere ha bisogno di filo (carbonio) e di una idea (l’ossigeno), questo la moderna agronomia lo ha completamente dimenticato. Questo movimento del carbonio che si intesse con l’azoto si manifesta visivamente proprio attraverso le piante nel periodo astronomico del Toro: le piante si riempiono, si “formano” grazie alle forze del Toro.
Infine il processo dello zolfo (S) che ha la sua sede fisica nella costellazione dei Gemelli sostiene e guida il processo dell’Ossigeno (Acquario) che è fondamentale per la manifestazione fisica della vita: potremmo dire che le forze del processo dell’Acquario generano la vita attraverso l’azione dell’ossigeno e le forze della costellazione dei Gemelli le rendono manifeste (copulazione (O) e nascita fisica (S)).
Mentre l’Idrogeno (H) che ha la sua sede nella costellazione del Leone è una sostanza tanto imparentata con il fisico che allo spirituale: infatti il processo del’idrogeno libera nel cosmo ciò che costituisce di fatto la vita vegetale, a volte rendendo le sostanze volatili (quelle che chiamiamo essenze) ed a volte rendendo “caotica” l’albumina (che si manifesta nel seme) per aprirla a nuovi domini cosmici, per poter creare così una nuova vita sulla Terra. Il seme le essenze sono i due estremi fisici del vegetale: un dono al cielo ed un dono alla terra, l’azione tangibile dell’idrogeno si manifesta tra la metà di agosto e di settembre dove si evidenzia questa azione slegatrice (essenze) e legatrice (semente).
Costruire e distruggere, formare e de-formare sono due processi, due attività creatrici che fanno parte della vita: inspirazione (creazione) ed espirazione (distruzione), uno che rappresenta il portatore della forma, il terrestre, ed uno che rappresenta il de-formato, il cosmico, che demolisce, amorfo ed imparentato col calore.
L’albumina è una sostanza proteica, la base essenziale sostanziale di ogni forma di vita, (seme ed essenza), quindi quando si osservano le piante, se abbiamo uno sguardo oggettivo e cosciente, potremo scorgere un processo più carbonico (Scorpione) quando non siamo in forma, più ossigenato (Acquario) quando ci manca le nuove idee, più azotato (Toro) quando ci mancano le forze, o più idrogenato (Leone) quando dobbiamo fare una scelta importante, processi vitali vergini e potenti raccolti dalle piante che possiamo far divenire processi umani ed è già solo per questo che nutrirci di vegetali ci da forze vitali più pure, più vergini, direi di “prima mano” e più belle che ogni forza proveniente dal mondo animale, senza fare tanta retorica sull’uso di carne : il nutrimento vegetale è sano e costituito di forma, di bellezza e purezza, solo così possiamo avere le basi fisiche per creare pensieri morali. Il nutrimento di carne animale è un nutrimento di seconda mano, molto meno puro è speso già usato ed anche “avvelenato” dalla cattiva vita che hanno fatto gli animali allevati in modo crudele e nutriti con “merda consentita dalla legge”.
Con queste semplici conoscenze potremo scegliere le piante che ci portano il processo del quale abbiamo bisogno, senza nessuna analisi né nostra né delle piante, l’unica “analisi” da richiedere è che queste piante siano coltivate con metodo biologico o meglio ancora biodinamico.
La vera ricerca scientifica che diventa anche artistica e spirituale si fa solo creando in noi un grande sguardo di insieme usando i sensi armonizzati e trasformati dal nostro pensiero: i primi “pensatori” caldei, egizi e greci sono diventati tali osservando le origini della vita, il cielo, i piccoli scienziati di oggi cercano l’origine della vita nelle tenebre dell’infinitamente piccolo del microscopio, ed è ovvio che chi guarda in su sa dove va, chi guarda verso il basso andrà a sbattere contro qualche ostacolo …
Riscoprire e reinterpretare la vita attraverso le forme, i movimenti delle stelle e del sistema solare, come hanno fatto Zarathustra, Ermete Trimegisto e Pitagora è oggi l’unica via accessibile a tutti per ritrovare le vere ed uniche origini della vita, le stelle ( i pensieri cosmici) sono avvolte masse immense di tenebre, ma la loro luce come un seme riesce a germinare in noi.
Perché come ci diceva poeticamente negli anni ’80 Alan Sorrenti noi siamo “I figli delle stelle” …. e questa affermazione non è solo corretta ma è vitale, unica ed essenziale per il nostro futuro! Occorre riscoprire cosa vuol dire io sono nato nel segno dell’Ariete, tu nel Cancro etc.: oggi non attraverso un “oro-scopo” ma attraverso un “umano-scopo”. I romani, quelli che hanno iniziato la distruzione del pensiero vivente, dicevano però ancora “Cogito, ergo sum”.