BioDinamica

RIFLESSIONI ED IDEE SULL’USO UMANO DEI PREPARATI E DISSUASORI BIODINAMICI

Vi sottopongo questo breve ma  interessante articolo di Glen Atkinson, biodinamico e ricercatore  neozelandese in quanto, anche se a prima vista può sembrare strano,  propone un uso anche a livello umano (dell’Io) dei preparati biodinamici   e ci dà  i suoi esiti  personali delle prove svolte. Io lo trovo geniale, molto interessante, utile  e scientificamente  e spiritualmente  corretto  ed olistico in quanto  in biodinamica sappiamo che:
– Il terreno agricolo aziendale è il corpo fisico dell’azienda agricola e vi agisce l’etere della vita
– Le piante ne rappresentano invece il corpo eterico e vi agiscono gli eteri del chimismo, del suono e dei numeri
– Gli animali domestici e/o selvatici (compresi gli insetti) ne rappresentano il corpo animico od astrale e vi agisce l’etere della luce
– L’agricoltore, la sua famiglia e chi ci lavora in azienda ne rappresenta invece l’Io o lo spirito aziendale e vi agisce l’etere del calore
Andando ad agire con l’uso dei preparati e dei dissuasori  anche sull’Io  aziendale si “comprende” tutto sia fisicamente, etericamente,  animicamente  e  spiritualmente rendendolo un vero  e rinnovato uni-verso umano; e poi ricordiamo  che nessun preparato  o dissuasore biodinamico anche se assunto per via orale  non ha alcuna controindicazioni e  mai e poi mai  ci  potrà far male. Ricordiamo anche che   i preparati ed i dissuasori sono  dei processi di risonanza  omeopatizzati che hanno un effetto ri-creativo e ri-generativo. A questo va aggiunto che   in questi processi riconoscere l’azione degli esseri elementari   è fondamentale per comprendere le problematiche agricole ed è importante ricordare che ogni azienda agricola, anche se biodinamica da anni, non è un’isola ma è sempre relazionata alle aziende vicine, al tempo atmosferico,  ed ai vari inquinamenti aerei  oltre che  alla presenza  ed alla qualità degli esseri elementari presenti. E  qual è l’elemento che più di tutti si relaziona maggiormente con le  aziende agricole? l’agricoltore! E già solo questa risposta ci pone in una ottica completamente diversa  l’uso dei preparati biodinamici.
Leggetelo e meditateci sopra e  se la cosa vi ispira provate voi stessi, perché come dice un vecchio detto  “Male non fai  paura non hai”    che  tradotto  per me significa “se  usi veleni  nutri i demoni, se usi amore nutri gli Angeli” ed i preparati biodinamici sono una vera sostanza d’amore disinteressato! Va anche ricordato che Glen Atkison come leggerete, parla chiaramente per l’uso umano  di uso omeopatico dei preparati biodinamici  e qui se andiamo a rileggere con attenzione e devozione  (cosa che vi invito vivamente a fare) le sperimentazioni svolte da Lilly Kolisko fino alla D60 di tutti i preparati biodinamici, capiremo da dove viene la sua idea  e comprenderemo meglio le azioni delle varie diluizioni omeopatiche.  E capiremo che chi pensa di sapere tutto sull’agricoltura biodinamica, ha compreso ben poco ….
Perché come   diceva Albert Einstein “Oggi serve un nuovo modo di pensare per superare i problemi creati dai vecchi modi di pensare”  od anche  “Occorre iniziare a pensare col cuore” come diceva R. Steiner. Perché, se come ha provato e dimostrato  Glen Atkinson,  i  preparati ed i dissuasori funzionano attraverso l’uso umano  per anni, sarebbe veramente un  grandissimo, insperato  e magico risultato che rivoluziona tutto!
Ecco le riflessioni sul tema di Glen Atkinson.
“Inizialmente ho applicato i preparati alle piante e al suolo, che rispecchiavano in modo eccellente l’effetto dei preparati. Tuttavia, all’inizio degli anni Ottanta ho iniziato ad assumerli come rimedi omeopatici umani.
Una meravigliosa conseguenza di questo fatto era che potevo sperimentare i preparati come esperienza soggettiva e non solo mediante osservazione.
Potevo spruzzarli sulle piante ed osservare il risultato, poi assumerli personalmente e sperimentarne l’effetto sui miei corpi spirituali.
In senso goethiano, l’esperienza intuitiva di questi corpi in me stesso mi ha permesso di avvertire l’attività corporea spirituale in altre forme viventi.
Un aspetto molto interessante di questo lavoro con i preparati biodinamici come rimedi umani è stato il collegamento degli animali dannosi domestici con gli abitanti della casa.
Come già pensavo, una conclusione essenziale dell’uso dell’agricoltura biodinamica è che gli animali dannosi e le malattie siano manifestazioni di squilibrio dei corpi spirituali in qualsiasi ambiente.
Inizialmente, quando si ha un attacco di un roditore o di un insetto, spruzziamo l’interno della casa ed all’esterno lungo un ampio perimetro attorno alla zona interessata.  Gli animali infestanti si allontanano per un periodo di qualche  settimana e poi ritornano.
Mi è sembrato quindi più appropriato rivolgermi direttamente alle persone della casa, che come Io dell’azienda sono i “portatori” dello squilibrio e che, in prima istanza, attirava il problema.
Dopo aver assunto poche dosi dello stesso rimedio che avevamo spruzzato, gli animali infestanti se ne sono andati e non sono più tornati.
Questa esperienza è stata ripetuta spesso dalla prima volta, nel 1989.
Oggi, raramente spruzziamo all’esterno per gli animali dannosi domestici.
Si può caratterizzare l’approccio dicendo che stiamo cercando di aiutare la proprietà a diventare una cosa sola, un vero organismo agricolo, con i suoi animali dannosi interni.
L’immaginazione che ho dei corpi spirituali e dei preparati è che la vita manifesta sia un tessuto intrecciato – basta riflettere sul disegno che il dott. R.  Steiner ci ha dato nella terza conferenza sull’agricoltura –  e tutti i corpi siano interconnessi così bene l’uno all’altro, in uno stato armonico, che non compaiono vuoti o non restano residui.
Tutte le sostanze sono assunte e digerite nella stessa struttura  agricola in modo che non vi sia degenerazione alcuna, e pertanto non resti ‘cibo’ per gli animali o insetti  dannosi.
Quando appare lo stato di disarmonia, per varie ragioni, le sostanze spirituali, astrali ed eteriche iniziano a ‘fuoriuscire’ dalla struttura ed ad accumularsi in centri, non diversamente dal grasso che si accumula in alcune parti del corpo se lo spirito non riesce a reintegrarlo nei processi vitali.
Queste “zone di deposito” appaiono come “buchi” che poi agiscono come cibo energetico e fisico per gli animali ed insetti  dannosi di cui vivono e in cui abitano.
L’applicazione dei preparati adatti riporta questi residui nell’attività della struttura, chiudendo i buchi, e gli animali  e gli insetti dannosi , funghi od erbe   infestanti devono andarsene.”
Ivo Bertaina

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