Wurstel: una “spremuta” di carcasse di volatili
Non immaginereste mai cosa c’è dentro i wurstel, l’insaccato più utilizzato in pub, fast food e nelle case degli italiani.
Sulle etichette dei principali marchi di wurstel, nell’ elenco degli ingredienti è possibile notare, scritta con caratteri microscopici e difficili da leggere, una percentuale oscillante tra l’ 85 e 90% di “carne separata meccanicamente” (CSM).
Cos’ è la carne separata meccanicamente? Si tratta della la carne di scarto che rimane attaccata alle ossa, la quale viene estratta meccanicamente. Se prendiamo ad esempio come riferimento i wurstel di pollo, le carcasse dei polli, tolti petto, cosce e pelle, vengono trasferite in speciali presse per essere macinate e fatte passare attraverso setacci per eliminare i residui grossolani delle ossa. Il risultato è l’ottenimento di una poltiglia rosa, alla quale vengono aggiunti aromi, amidi e acidi per dare una consistenza ai wurstel e per eliminare il “tanfo” di tale poltiglia.
La poltiglia rosa ha una composizione simile alla carne, ma il contenuto osseo è maggiore, ma sminuzzato in modo da essere quasi impercettibile. Inoltre l’aspetto fibroso è scomparso.
Bisogna quindi prestare attenzione a tale dicitura presente sulle confezioni di wurstel, ove non fosse presente vuol dire che il prodotto è fatto con vera carne, ma costa almeno il 50% in più.
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