L’ortica (urtica dioica) per le sue innumerevoli qualità dovrebbe essere usata moltissimo dall’alimentazione umana alla cura delle piante.
Rudolf Steiner diceva spesso che è la pianta più utile esistente in agricoltura.
In Francia si fa una fiera specifica creata da una associazione “gli amici dell’ortica”.
Nel XVIII secolo a Lipsia ed in Picardia veniva usata per confezionare tessuti ed oggi sono di nuovo presenti sul mercato magliette, pantaloni e perfino mutande di ortica.
La fibra di ortica viene anche usata per la fabbricazione di interni per automobili o suppellettili.
Il macerato di ortica, come l’uso delle alghe brune, ha un effetto immediato: nelle piante si ha un aumento delle concentrazioni di acido salicilico, che risulta essere un indicatore fondamentale per stabilire un’induzione di resistenza sistemica nel vegetale.
Grazie ai risultati di questa ricerca, che ha studiato a fondo le migliori metodologie di preparazione e conservazione del prodotto, il macerato di ortica, che tra l’altro è un prodotto conosciuto ed utilizzato in agricoltura biodinamica, si rivela un utilissimo strumento per la difesa delle piante, essendo tra l’altro un prodotto a bassissimo costo in quanto può essere prodotto direttamente dallo stesso agricoltore.
Per fare il macerato si usano 10 kg di ortica in 10 litri di acqua di sorgente o piovana, non ferrogginosa.
L’ortica va raccolta sempre prima della fioritura, se si usa ortica disidratata ne servono 200 gr. per 10 litri.
L’acqua deve avere un
PH di 6,5/7 e non essere clorata.
Bisogna mischiare il macerato ogni 2 giorni: quando è pronto si devono vedere le bolle della fermentazione, il tempo di macerazione dipende molto dalla temperatura atmosferica.
Appena si vede che non si producono più bolle bisogna fare subito la filtrazione con un filtro molto fine altrimenti continua l’azione che da fermentazione passa in putrefazione e cambia l’uso del macerato (diventa un fertilizzante).
Il PH scende da 6,5/7 a 5,5.
A questo punto si mette il contenuto in un bidone con un po’ di aceto (2-4%) che serve per bloccare la fermentazione.
Il macerato ben fatto dura circa 1 anno e mezzo ben rinchiuso nel bidone.
Usato puro è un erbicida in quanto attacca le pareti delle foglie delle piante.
Ha in se la presenza di moltissimi batteri ma non di funghi.
Usato al 5% diluito in acqua ha un effetto di stimolazione di crescita delle piante e di aumento della difesa immunitaria.
Il macerato di ortica viene usato molto anche in agricoltura chimica perché le piante trattate con i concimi chimici non rispondono più, non sentono più gli attacchi dei funghi e dei parassiti, mentre con il metodo biologico vi è più prontezza nel sentire gli attacchi.
Ci sono un milione di microrganismi in un millilitro cubo di macerato.
Prima delle semina per le sementi è utile fare un bagno sementi con macerato di ortica, equiseto con argilla.
Per la peronospora sulla vite usare macerato di ortica ed equiseto ogni 2 settimane.
Il macerato di felce è un buon insetticida.
Si stanno facendo esperimenti per usare macerati con estratti, acidi lattici per creare delle sinergie ed aumentare le azioni di difesa.
Usandone 5 ml per litro dandolo da bere agli animali fa reagire e rafforza il sistema immunitario dell’animale.
Va molto bene spruzzato su compost e su sfalci di erba per accelerare la decomposizione.
L’ortica andrebbe usata molto anche dall’uomo per aumentare le sue difese immunitarie nell’alimentazione, come andrebbe data quando possibile agli animali.
Anche se le ricerche sull’effetto di altre piante sono ancora allo stadio iniziale si è notato come ci sia un effetto sinergico tra il macerato di ortica in miscelazione con il macerato di equiseto al 20%.
Un’altra interessante indicazione proviene dall’effetto insetticida del macerato di felce al 10%, che è risultato ancora più efficace se miscelato con quello di ortica al 2-3%; anche il macerato di canapa sembra avere degli effetti importanti anche se sono ancora in fase di studio.
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