Tutto quello che non sai sul caffè decaffeinato, produzione e salute.

set 14
Pubblicato da hans palmer

Una pubblicità degli anni ’80 diceva : il caffè è un piacere… si nun è bono, che piacere è ?
Vediamo di saperne di più sul caffè decaffeinato. Il caffè contiene caffeina che è una sostanza stimolante ed eccitante. Quante volte si sente dire : ah no !! il caffè la sera non lo prendo, non mi fa dormire ! Oppure : quando prendo un caffè sento il cuore pulsare più veloce. Questi problemi deve averli avuti anche un certo Sig. Ludwig Roselius nel 1905 che divenne poi titolare dell’ azienda Caffè Hag il cui logo assieme al caffè è conosciuta in tutto il mondo.
Sfatiamo subito la credenza che la caffeina viene estratta mediante processi chimici dannosi per la salute, tutt’ altro, l’ estrazione della caffeina avviene con metodi ecologici, assolutamente naturali e sopratutto non dannosi per la salute. Riassumiamoli qua sotto :
Poiché la caffeina risulta solubile, finora sono stati testati 4 procedimenti per estrarla dal caffe’ crudo:
1. ACETATO DI ETILE: metodo attraverso il quale la caffeina viene estratta lavando il caffe’ crudo con etile acetato, un solvente naturale. Questo solvente si trova naturalmente anche nella frutta.
2. ACQUA: metodo basato sull’utilizzo di estrattori a colonne nei quali i chicchi di caffe sono trattati con un estratto acquoso saturato di sostanze solubili del caffe’, diverse dalla caffeina. E’ il metodo usato tra i primi per la decaffeinizzazione, ma scarsamente selettivo, infatti l’ acqua oltre alla caffeina toglie anche molte componenti aromatiche del caffè.
3. CLORURO DI METILENE O DICLOROMETANO: metodo in cui la caffeina viene estratta lavandola con diclorometano, un solvente chimico che evapora naturalmente a temperatura superiore a 40°C. E’ il metodo più diffuso, è stato tra i primi a essere utilizzato a livello industriale, e viene costantemente migliorato. Si tratta di una sostanza che agisce selettivamente sulla caffeina, è molto volatile (evapora a 40°C) e, pertanto, viene eliminata dal caffè per mezzo di vapore acqueo. La molto costoso dato da macchinari speciali che supportano alte pressioni e temperature.
In base alle nqualità del prodotto che si ottiene con tale solvente è molto elevata perché le caratteristiche organolettiche del caffè vengono mantenute pressochè intatte, vista l’elevata selettività nei confronti della caffeina. Il processo di decaffeinizzazione Demus a diclorometano rimuove anche le cere contenute nel chicco (C-5-HT), rendendo il caffè più leggero e digeribile.
4. ANIDRIDE CARBONICA: metodo che consiste nel lavaggio dei chicchi con biossido di carbonio allo stato critico (gas liquido) / P = 250 bar, che agisce da solvente della caffeina. Molto selettiva, quindi protegge gli aromi, ma è un metodo ormative vigenti il caffe’ si considera decaffeinato se contiene meno di 0,1 % di caffeina.

Quindi beviamo tranquillamente un caffè decaffeinato però senza mai abusarne.

Uno studio recente della Fuqua Heart Center and Piedmont Mercer Center for Health di Atlanta, sarebbe il caffè decaffeinato a rappresentare un pericolo per il cuore. Di conseguenza: la caffeina c’ entra poco. La differenza verrebbe dal tipo di colesterolo che si alza quando si bevono 4-6 tazze di caffè americano al giorno: se è decaffeinato, a salire è il cosiddetto colesterolo cattivo.

La FOSAN a questo comunicato rispondeva che In riferimento alle notizie riportate dai media italiani sul poster
presentato da Robert Superko all’interno del recente congresso dell’American Heart Association, la comunità scientifica italiana si dissocia e sottolinea che la stampa, a volte, per la rapidità dell’informazione, riprende notizie scientifiche, senza poter approfondire adeguatamente fonti e messaggi.

Probabilmente in Italia i quantitativi di caffè consumati sono di molto inferiori a quelli americani, e quindi questo studio vale sopratutto per le grandi quantità di dosi di caffè bevuti in una tazza e non solo, inoltre i candidati a supporto dello studio americano avrebbero potuto avere in partenza non eccelse performance fisiche ed essere in sovrappeso.
Per una maggior completezza dell’ argomento, diciamo anche che il decaffeinato si conserva molto più brevemente del caffè “normale”, una volta aperta la confezione, la possiamo mettere in un barattolo chiuso e conservarla in frigorifero.

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