- In primavera, appena gonfiano le gemme (marzo) fare 3 trattamenti di 500 (cornoletame) con una dose di 505 ( preparato di quercia) a distanza di una settimana sul terreno
- Rafforzano la radicazione (500): un punto debole del nocciolo e frenano le forze vegetative di ricaccio (505)
- per trapianti di nuove marze usare sempre bagni radici di almeno 30 minuti con 500 e 505 dinamizzati
- Dalla formazione del frutticino dinamizzare e spruzzare 501 (cornosilice) e 510 (corno zolfo) almeno una volta al mese
- ripetere il 501 con il 510 ad aprile, maggio, giugno – luglio
- e ripeterlo ogni volta che piove tanto: porta processi di luce e calore
- A 25 giorni dall’inizio della raccolta dinamizzare e spruzzare 501 con 506 e 507
- Per le malattie fungine usare 510 (cornozolfo) anche associato a 501
- usare tisana di corteccia di betulla dinamizzata 20 minuti come antifungino per portare luce su nocciole all’ombra o sotto troppa pioggia ed anche come base per la dinamizzazione dei preparati bd
- A ottobre, dopo la raccolta, dare una volta 500 + Fladen
- In autunno (ottobre- novembre) portare almeno 150 – 200 quintali di compost biodinamico per ettaro ed interrarlo leggermente attorno alle piante
- a caduta foglie dare Pasta per Tronchi Agri.BioDinamica sul legno: lo ringiovanisce e lo rafforza
- Dopo la potatura dare il 507 dinamizzato 20 minuti o pasta per tronchi sulle ferite più grandi (da 3 cm di diametro in su)
- In caso di forti grandinate spruzzare argilla pulvirolenta o caolino appena possibile sul legno e successivamente spruzzare 15 gr. di 503 dinamizzati 60 minuti e 25 gr. di 507 dinamizzato 20 minuti
- anche in primavera usare il 507 col 501 in caso di gelate o freddo e piogge persistenti(aiuta la formazione del frutto)
- usare Dissuasori Biodinamici per la difesa da funghi, insetti (cimici), infestanti ed animali dannosi (ghiri)
- Lasciare SEMPRE coperto il terreno con sovesci adatti e rinnovarli ogni 3-4 anni
- col terreno nudo, continuamente fresato od erpicato il nocciolo si ammala INESORABILMENTE
- usare e studiare consociazioni con betulle, pioppi, salici e querce ai margini della coltivazione e nel noccioleto: sono i loro parenti più stretti ed utili
- ricordarsi sempre che nel nocciolo il processo più debole è quello del calore e va sostenuto con l’uso continuo del 501, 506 , 507 e 510
- ricordarsi che il nocciolo non ama per nulla il vento e l’aria: quindi se è in pianura usare siepi frangivento per difenderlo
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