“Tra suolo e pianta esiste un matrimonio indissolubile”diceva inascoltato Goethe già oltre 200 anni fa, io mi permetterei di aggiungere che “Tra suolo, pianta e cielo esiste un matrimonio indissolubile”. Anche l’alimentazione umana non è solo cibo e liquidi ingeriti, ma è indispensabile, e spesso non cosciente, assunzione continua di aria, luce e calore. Rudolf Steiner scriveva che “L’attività degli organi , come tutte le attività, non vanno considerate nell’organo, ma nella sfera di azione dell’organo”, lo stesso accade nelle piante e nel suolo: la sfera di azione delle radici dove arriva? la sfera di azione del fiore dove arriva? E soprattutto dove si compenetrano, dove interagiscono, come interagiscono, quando e quanto interagiscono?
Proprio per questo motivo, per fare un esempio, il rene umano è paragonabile all’humus per la pianta ed all’azoto per il terreno. Sempre Rudolf Steiner afferma che “È l’azoto che come sistema renale trattiene il corpo astrale nell’elemento terrestre”, l’azoto (vivente) animalizza la terra, la rende attiva, le da sensibilità, trattiene e lega alla terra le forme spirituali provenienti dal cielo. A proposito del rene umano Rudolf Steiner afferma ancora “Se ci fosse solo l’azione dei reni questi formerebbero gli organi in modo unilaterale”; infatti quando il corpo astrale umano non è in ordine si ha il blocco renale, quindi vedendo ed osservando il funzionamento del rene (humus nel terreno) posso capire e comprendere cosa avviene nel corpo astrale (fruttificazione nel vegetale).
Vi è sempre una corrispondenza del ritmo: 4 battiti cardiaci (Sole, 4 mesi estivi, azioni dei 4 segni zodiacali estivi) corrispondono ad un respiro (testa nell’uomo ed estate o espirazione nel vegetale), 4 spruzzi di materia del rene (humus) corrispondo ad un respiro formatore della testa (forme zodiacali) e questo determina che la testa (radice nella pianta ) è 4 volte più lenta del rene (humus) e scopriamo con E. Pfeiffer che dal 1960 nel terreno l’humus non c’è quasi più … La testa della pianta (radice) ragiona, “pensa”; il rene (humus) invece è forza pura, incontrollata ed oggi anche grandemente sconosciuta. Per avere un’ armonia e un suono perfetto delle sfere tutto deve accordarsi, tutto deve avere un ritmo; ammalarsi infatti significa semplicemente non essere accordato, non in armonia, senza ritmo.
Cosa si accorda se non un suono? Il suono dell’humus da solo non basta: da vita, da sensibilità ma serve anche altro, ovvero il cuore che rappresenta il riferimento, il Sole nella pianta ovvero l’ossigeno la pianta come un piccolo Sole dona di giorno all’uomo in cambio di carbonio (vivente). Il cuore da forma, porta nella pianta idee nuove, suoni formatori nuovi mentre i polmoni rappresentano la crosta terrestre ovvero il carbonio nel vegetale. Rudolf Steiner ci dice che “Il cuore (Sole) è l’organo che con i polmoni (crosta terrestre) spinge le sostanze esterne nel nostro elemento eterico. Da qui in poi sono i nostri reni (humus) a spingere le sostanze nell’elemento astrale”. Vediamo ora dove è il Sole nella pianta: il Sole in biodinamica è supportato dal Cornosilice, va anche detto che vi sono diverse qualità di Sole, ogni mese ha un Sole diverso, lo dice chiaramente anche Rudolf Steiner e quindi ci dovrebbero essere almeno 12 cornosilici diversi, infatti nel corso di Koberwitz cita, non a caso e non compreso, 3 diversi tipi di silicati.. C’è un solo modo per nascere (500) ma moltissimi modi per morire (501). La fioritura, e la conseguente fruttificazione, di fatto per la pianta è una grande sofferenza che la porta alla morte e noi abbiamo il dovere di accompagnarla in questo suo Calvario vegetale … Karl Konig dice che le ghiandole endocrine sono paragonabili ai preparati da cumulo ovvero ai pianeti del sistema solare mentre il fegato è il terreno e la pianta insieme, il “terroir”, ovvero l’idrogeno.
Sempre a riguardo Rudolf Steiner afferma che “Così attraverso il fegato che ha il suo rappresentate fisico nell’idrogeno anche l’organismo dell’Io partecipa alla complessiva costruzione dell’organismo umano” ed ancora “Già il fatto che nell’intestino il cibo venga compenetrato di bile significa che il tutto venga spinto nell’organizzazione dell’Io, così attraverso il fegato che ha il suo rappresentante fisico nell’idrogeno anche l’organismo dell’Io partecipa alla complessiva costruzione dell’organismo umano”.
Dato che la testa umana è paragonabile alle radici della pianta, il fegato al suolo e la pianta è il ventre, lo stomaco della Terra (pensate ad un uomo rovesciato), la milza è paragonabile al fiore, allo zolfo, all’Io, ovvero la futura vita spirituale dalla pianta , ovvero ancora rappresenta le esigenze e le opportunità della prossima incarnazione. Il cervello umano è quindi paragonabile alla sostanza organica ben trasformata in humus, quindi il pensiero umano non è altro che il frutto dell’humus spiritualizzato, per questo aiutiamo il “nuovo pensiero di vita della pianta” con il 500 o Cornoletame ed il cumulo biodinamico a fermentazione controllata insegnatoci da E. Pfeiffer.
Per sviluppare un nuovo pensiero occorre calore, fatica, ovvero grandi forze eteriche e astrali. Facciamo un esempio: pensiamo che il corpo eterico della pianta sia in ordine ma che quello astrale, che alla pianta manca, ma le si avvicina col regno animale e la sostanza organica trasformata, non sia abbastanza forte per accogliere ed elaborare giustamente tutto quanto passa dal cuore (Sole) ai reni (humus). Può essere che il corpo eterico lavori troppo forte, è sì in ordine ma è troppo forte, troppo potente ed irruente, allora si presenta nell’uomo il blocco renale, così si capisce anche perché il bambino non stia mai fermo e sia in perenne agitazione e quale idiozia sia la mania dei genitori di “fare stare fermo” il loro bambino! In questo caso il corpo eterico è troppo forte e deve bilanciarsi con il sentire del corpo astrale e quindi il corpo astrale deve lavorare molto per compensare il corpo eterico infatti il bambino deve muoversi continuamente per bilanciare (ridurre) le forze eteriche altrimenti si ammala. Oggi neanche la medicina moderna conosce più queste cose …
Se il corpo astrale è forte ma quello eterico debole cosa capita? Nell’uomo una degenerazione del cuore e del sistema cardiaco, infatti troppe emozioni indeboliscono il cuore, abbiamo troppe forze astrali; nella pianta rappresenta troppe azioni solari (questo si verifica per esempio quando abbiamo un terreno coltivato completamente attorniato da un bosco). Tutto dipende sempre dal tutto. Se qualcosa non funziona nel corpo umano o nel corpo agricolo degenerano gli organi, ovvero i collegamenti con i pianeti del sistema solare, ecco perché Rudolf Steiner ci ha donato quelli che, troppo riduttivamente, chiamiamo preparati da cumulo, che sarebbe meglio chiamare “preparati planetari”. Corpo fisico, eterico , astrale ed Io devono sempre collaborare nel modo giusto. Supponiamo che un qualsiasi sistema organico non sia compenetrato dal corpo astrale in modo corretto, le conseguenze possono essere diverse, di fatto almeno due: ricordiamo che le forze della testa “arrotondano”, danno forma ed i reni “irraggiano” nuova sostanza, se quello che proviene dai reni viene troppo sollecitato, troppo spinto (ex. l’agricoltura chimica) abbiamo le cause di ogni infiammazione, di ogni ulcerazione dell’organismo umano, (insetti e malattie nel regno vegetale), occorre quindi equilibrare questa infiammazione in modo da limitare l’azione troppo forte dell’attività renale: in pratica vi è troppo calore! Come si argina questo squilibrio? Somministrando le finissime sostanze che si formano nei fiori per ottenere un raffreddamento interno: gli organi dei fiori delle piante contrastano le infiammazioni, sollecitando un raffreddamento interno.
Rudolf Steiner, nel quaderno dei suoi appunti del Corso di Koberwitz scrive “Dove c’è profumo non c’è malattia”, oggi l’uso di oli essenziali per la cura di ogni forma di malattia vegetale è una realtà. Se invece l’attività più forte è nella testa (radice nella pianta) insorgono formazioni tumorali, (funghi nelle piante), ovvero è troppo forte un’attività plastica, di veloce cristallizzazione, di formazione eccessiva. Il tumore in questo caso va circondato di calore affinchè possa guarire, chi ha il tumore manca di calore, di amore, idem nella pianta, una pianta senza Sole è una pianta senza amore. Occorre allora iniettare nell’organismo sostanze che portano calore: il tumore si tratta dall’esterno, si avvolge di calore, come una coperta per chi ha freddo, mentre l’infiammazione va trattata dall’interno, si danno all’uomo ed alla pianta sostanze che raffreddano: occorre sempre bilanciare gli eccessi e questo lo deve prima comprendere e poi fare l’essere umano.
Nella nutrizione alcune sostanze ingerite si occupano solo del cuore, non occupandosi per nulla del tubo digerente, altre vanno direttamente ad agire sui reni e così via, come agiscono per esempio le sostanze omeopatiche, sono mirate, sono “intelligenti”.
Ogni sostanza, ogni pianta ha una affinità diretta con un organo, questo i nostri avi che oggi consideriamo “barbari e superstiziosi” lo sapevano bene e per questo si devono conoscere bene le parti costitutive superiori dell’organismo umano, quando dico bene intendo completamente ed una volta conosciute vanno rapportate e relazionate con gli altri regni vegetale, minerale ed animale.
È impossibile comprendere e pensare di parlare di un rene solo vivisezionandolo su un tavolo anatomico, si può vedere che il rene ha cellule diverse dal fegato ma non si capirà mai la relazione con gli altri regni: il rene ha un intimo legame con il corpo astrale, il fegato con l’Io e questo ne determina il loro carattere.
Quindi come l’essere umano è un organismo VIVENTE completo ed indipendente anche l’azienda agricola è un organismo VIVENTE ancora più grande e complesso e non indipendente dove se studio solo le parti non comprenderò mai il tutto ed anzi più ne studio le parti come cose separate più perderò la strada della comprensione del grande essere “pianta-suolo-cielo” dove la testa sono le radici ed il suo ventre con tutti gli organi è nell’aria e nel calore del cielo.
Solo con la vera e completa comprensione di questa rappresentazione donataci dal grande genio di Rudolf Steiner capiremo che la stupida ed inetta pratica dello spargere veleni nel cielo e nella terra, autorizzati dagli stati idioti e succubi delle multinazionali ed insegnati ai nostri giovani nelle scuole agrarie di morte e di distruzione si trasformano in un karma che molto presto pagheremo tutti a caro prezzo, se non ci daremo velocemente una sana, solida e cosciente sveglia. Rileggiamoci e meditiamo questo inverno il Corso di Koberwitz e ci verranno svelate nuove idee per fare una VERA E PRATICA AGRICOLTURA BIODINAMICA.
Ivo Bertaina
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