Sesso con i robot, a rischio il futuro della riproduzione umana
Sesso con i robot: la riproduzione umana potrebbe essere a rischio. I ragazzi potrebbero perdere la loro verginità con dei robot e ciò danneggerebbe la società
Sesso con robot? In futuro potrebbe essere possibile. La notizia arriva da un esperto in materia di robotica, il professor Noel Sharkey della Sheffield University. La riproduzione umana sarebbe quindi a rischio. Il professore ha avvisato che il sesso con gli androidi potrebbe danneggiare irreparabilmente la società poiché non permetterebbe ai giovani di formare relazioni sociali con le persone normali. Noel Sharkey, durante il Cheltenham Science Festival, ha affermato che il sesso con i robot sarà accessibile e certo entro i prossimi dieci anni: probabilmente ci sarà un limite di età per quanto riguardo questo utilizzo.
Ma, come ha messo in evidenza il professore, le cosiddette bambole androidi adibite al sesso potrebbero essere possedute da qualche genitore, e quindi utilizzate di nascosto dai propri figli. Sharkey ha anche aggiunto che non è un problema praticare sesso con una macchina, ma se si trattasse di una prima volta le conseguenze potrebbero essere molto problematiche per i ragazzi in questione. Cosa penserebbero, in seguito, dell’altro sesso? Fare sesso con un robot ostacolerebbe sicuramente il normale sviluppo delle relazioni con gli esseri umani. Recentemente, è stato lanciato un allarme riguardo la crescita di problemi causati dal sesso con le macchine.
Il sesso con i robot potrebbe causare ansia da prestazione sia in uomini che in donne che hanno paura di non riuscire a eguagliare le prestazioni amorose degli androidi. L’esperto in campo di intelligenza artificiale David Levy ha predetto che più le persone si sentiranno a loro agio con la robotica, più le relazioni sessuali, ma anche l’amore e il matrimonio con androidi diventeranno sempre più diffusi e popolari. Poiché questi robot saranno costruiti seguendo gli ideali specifici di perfezione degli utenti, coloro che non possederanno più di un semplice corpo umano diventeranno ansiosi a riguardo della soddisfazione dei rispettivi partner.
Nuove ricerche hanno rivelato che un giovane su quattro, nel Regno Uniti, ha una relazione con un robot. Il numero di giovani che desidera frequentare un robot è notevolmente maggiore del numero di adulti britannici che hanno lo stesso desiderio. Infatti, solo il diciasette percento di loro ha affermato nei sondaggi di aspirare a fare questa esperienza. Ghislaine Boddington, co-fondatore e direttore creativo dell’unità di progettazione body>data>space, ha espresso il suo riconoscimento verso la tecnologia, che starebbe migliorando i nostri corpi e le nostre identità