Oggi sembra che tutto sia dovuto e poche persone sanno ancora dire grazie.
Fin da quando ero piccolo i miei genitori mi hanno insegnato a ringraziare per ogni piccola cosa ricevuta, questo non era solo una formalità, un rito, ma una presa di coscienza che mi rendeva attivamente partecipe di quello che mi veniva donato, anche solo una caramella.
L’ho sempre fatto ed ancora adesso sono felice e cosciente nel farlo.
Oggi molti esseri umani non sanno più ringraziare perché si stanno completamente arimanizzando a partire dal cuore: per loro tutto quanto succede è frutto spontaneo della Terra, ogni cosa è semplicemente dovuta, fredda e distaccata, queste persone stanno dimenticando il rapporto con il cielo, il mondo spirituale, anzi di questi rapporti ne ridono o ne “sorridono”.
Nello stesso modo, accade molto spesso, che non si sappia neppure più chiedere scusa per un’azione scorretta fatta nei confronti altrui perché non si vuole o perché non si riesce a farlo, qualcosa o qualcuno da dentro gli stringe e chiude le corde vocali, queste persone stanno iniziando una lenta ma inesorabile asurizzazione del suo spirito, una lenta ma inesorabile distruzione.
Il calore e la forza del proprio Io si sta lentamente spegnendo come una candela, si scioglie in un freddo glaciale inarrestabile, un freddo terrestre sta iniziando ad avvolgere e soffocare il cuore del loro spirito, si sta disgregando a poco a poco l’Io faticosamente formato nel corso dell’evoluzione.
Questi sono due tratti, due azioni molto chiaramente percepibili in molte persone che ci stanno accanto, che frequentiamo, ma sorge la domanda, cosa fare?
Basta stare lontano da loro, evitarle e cercare altre persone?
Assolutamente no, occorre invece cercare in tutti i modi di portare in questi esseri nuovo calore fisico e spirituale, non lasciarli soli, perché forse stanno più male di noi che ci riteniamo “offesi” dal loro comportamento.
Vi sarà certamente capitato di incontrare ed avere a che fare con persone che sanno di aver sbagliato, che sanno di avervi fatto del male ma non riescono proprio a chiedervi scusa e questo provoca in voi risentimento ed un senso tangibile di allontanamento da esse che poi è quello che vogliono accada gli esseri che “abitano” in loro.
Ma non bisogna reagire comportandoci come loro, non serve abbandonarle, occorre invece amarle, ridare loro il calore che hanno perso, o meglio, che qualcosa o qualcuno gli ha rubato e gli sta rubando.
Da San Michele, in particolare dal periodo dell’Avvento in poi sino all’Epifania scorre dal cielo verso la Terra una corrente unica e particolare nel corso dell’anno, scendono invisibili e silenti speciali doni celesti, i “veri doni del Natale”. In questo periodo occorre essere vigili e coscienti più del normale, perché ci giungono dal mondo spirituale comunicazioni, idee uniche ed eccezionali.
Se durante questo periodo teniamo a portata di mano carta e penna riusciremo anche a fissarli ed inciderli nel nostro cuore prima che la nostra debole coscienza li perda per sempre.
Questo è sicuramente il miglior tempo per agire in tal senso.
Ma come dal cielo cadono doni cosmici, dalla terra ci vengono incontro forze dell’ostacolo, perché “altre forze” ci spingono a “non sentire” la caduta di questi doni ma di cercare sulla stessa Terra i nostri doni fisici: così in questo periodo siamo tesi a correre a fare regali per il Natale, fare mangiate luculliane, divertirci in ogni modo, fare viaggi, in una parola fare di tutto per “evadere”, sono questi i “messaggi” ed i “doni” che ci portano, che ci distolgono, altre possenti forze dell’ostacolo in questo speciale periodo.
Forze che ci stordiscono ed illudono, come con il pifferaio magico, e siamo portati a seguire la massa per “passare il tempo”, per “perdere il tempo” utile, ricco ed unico.
Fino a pochi anni fa per me il Natale era una festa inutile, vuota e fredda come il tempo atmosferico di quest’epoca e cercavo di “passare” velocemente questo periodo che vedevo e percepivo solo dall’aspetto terrestre “falso e cortese”.
Poi, poco a poco, grazie anche alla lettura ed allo studio di Rudolf Steiner ho iniziato a capire e comprendere e sentire il “Vero Natale” ed ho iniziato ad amarlo, venerarlo ed aspettarlo come un grande, unico, irripetibile dono.
Purtroppo oggi i nostri sensi, doni divini per percepire il mondo spirituale, sono sempre più rovinati ed attaccati da queste entità dell’ostacolo.
Col computer ci sembra di poter avere una enormità di rapporti fino a poco fa inimmaginabili, ma sono solo con la terra, e così sempre più ci dimentichiamo i rapporti spirituali, celesti. Il pc diventa il nostro “falso cielo”, guardate che immagine appare sul pc quando lo accendiamo con i programmi di Bill Gates: un bellissimo e falso cielo con le nuvole (ma sottoterra).
Oggi ognuno di noi ha il proprio schermo del pc (il proprio “cielo”) che tiene accuratamente nascosto e protetto (“il mio tesoro”) e che lo sugge, mentre tutti gli uomini della Terra hanno un unico cielo completamente gratuito ed illimitato al quale affacciarsi, scrivere, leggere e guardare da condividere non solo con gli uomini ma con tutti gli esseri spirituali. Come diceva R. Steiner “Il bene è uno ed i mali sono tanti”.
Sempre con il pc stiamo perdendo la memoria, il pc sta diventando la nostra memoria, ci sta bevendo, succhiando la nostra memoria: per esempio pensiamo per quanto tempo riusciamo a tener desto il pensiero su una notizia importante : il terremoto dell’Aquila, quello di Haiti, etc , ce ne ricordiamo al massimo per 6 mesi, poi tutto passa nell’oblio. Per questo i partiti alle votazioni ci propongono programmi eccezionali che non faranno mai, tanto dopo pochi mesi li abbiamo dimenticati.
Oggi come mai era accaduto prima nella storia è il tempo delle menzogne fatte alla luce del sole, una volta le menzogne stavano accuratamente nell’ombra, oggi non hanno più paura!
Oggi viviamo solo nell’oggi, o meglio ancora in una piccola parte dell’oggi.
La memoria non è solo l’oggi o ieri, sulla memoria si forma la nostra coscienza, se questa non c’è non si può formare bene.
Oggi l’uomo non canta più, semmai sente “cantare” gli altri.
Esiodo, poeta greco, 700 anni prima di Cristo diceva “un uomo che non canta è un uomo senza futuro”.
L’uomo col canto crea, forma, si eleva e si congiunge col mondo spirituale, se dimentica “come si canta” è perso per sempre.
Per questo, per chi vuole unirsi a noi, con Agri.Bio domenica 19 dicembre inizieremo un corso di canto gregoriano: per ritornare a cantare. (vedi programma nella news letter)
I talenti sono figli del nostro passato, sono gli strumenti e ci servono per il presente e sono l’unica ricchezza per il nostro futuro.
Oggi l’uomo è pieno di paure perché non ricorda cosa ha fatto ieri (non guarda il cielo, dove tutto è scritto) e non riesce ad immaginarsi, a vedere, il futuro.
L’uomo di oggi non sviluppa talenti ma si forma sempre più paure che lo legano strettamente e sempre più indissolubilmente alla Terra (da qui nascono le paure umane, si sente prigioniero ed ha terrore di questo legame).
Oggi siamo tesi ad accumulare ricchezze per paura del futuro e ci dimentichiamo di sviluppare i talenti che servono molto più del denaro, sempre e solo per paura: il denaro passa i talenti restano.
Per esempio le previsioni del tempo sono oggi di moda, ma ogni uomo può prevedere il tempo da solo se si applica.
Un esempio dato da Rudolf Steiner.
Guardiamo attentamente il tempo al mattino, a mezzogiorno, la sera , guardiamo le nuvole, sentiamo il vento, l’umidità, il movimento degli insetti, degli uccelli, ogni minima cosa e cerchiamo di farci un quadro preciso di quello che abbiamo osservato.
Dobbiamo trattenere in noi queste osservazioni , questi quadri atmosferici con tutti i minimi particolari in noi fino all’indomani e meditarci sopra.
L’indomani alle stesse ore guardiamo di nuovo allo stesso modo e cerchiamo di nuovo di crearci un nuovo quadro atmosferico
Dopo 3, 4 giorni quando avremo creato due, tre o quattro quadri atmosferici e li faremo passare uno sull’altro sentiremo che si sta rafforzando il nostro pensiero.
Creeremo nuovi pensieri sul tempo ed arriveremo a prevedere perfettamente il tempo che farà domani oltre che rafforzare coscientemente il nostro pensiero.
Magari le prime volte potremo sbagliarci, ma con l’esercizio vedrete che si otterranno ispirate e perfette previsioni.
Sono i talenti che ognuno ha che finalmente lavorano e che invece teniamo dormienti.
E’ molto più comodo guardare le previsioni alla televisione, ci stanca di meno ma ci da anche di meno e ci lega alla terra.
Cosa possiamo fare?
Re – Imparare a dire grazie di ogni dono che abbiamo ricevuto ci fa probabilmente riuscire a capire da dove questi regali arrivano (veramente) e a riceverne sempre di più (soprattutto doni utili per tutti e che costano poco o niente).
Re- Imparare a chiedere scusa significa imparare già sulla Terra a conoscere e correggere in tempo reale e coscientemente gli errori del proprio karma individuale ed anche questo è un grande dono.
Re – Imparare ad aiutare gli altri a percepire queste verità spirituali aiuta molto anche chi lo fa.
Come disse in una conferenza del 1910 Rudolf Steiner “Tu singolo hai commesso un’ingiustizia, ma noi interveniamo per te! Prendiamo su di noi ciò che conduce alla modifica del tuo karma.”
Ed è così semplice! Basta ri-alzare gli occhi al cielo e tutto diventa chiaro, soprattutto in questo magico periodo dove il Cielo mai come nel corso dell’anno è pieno, è colmo di doni che scendono a fiotti coi fiocchi di neve, col freddo cosmico, ma che pochi “vedono” o “sentono”.
Sapete perché?
Perché non sono fatti di sostanza terrestre, non sono “visibili” con il normale sguardo e percepibili all’orecchio come un qualsiasi suono.
Sta a noi renderli visibili, affinare la vista e l’udito, basta che ci impegniamo, che siamo coscienti e perseveranti non perdendo le occasioni uniche che ci arrivano e che staccandoci un po’ dalle cose arimaniche terrestri, forse essendo meno pesanti ci solleviamo un po’ …
Sviluppiamo IMMAGINAZIONE, ISPIRAZIONE, INTUIZIONE: le tre I spirituali.
Ivo Bertaina
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