Dato che ogni tanto si parla di come riscaldare l’acqua che si usa per dinamizzare e sento dire cose che ritengo siano utili solo per complicare la vita di chi pratica l’agricoltura biodinamica desidero dare il mio parere su questo fatto.
Per facilitare il processo della dinamizzazione è importante che l’acqua che si usa per dinamizzare sia almeno di 35-38° per il 500 o cornoletame e sia di 38 -40° per il 501 o cornosilice.
Sappiamo che l’acqua che si usa per dinamizzare deve essere non clorata ma di fonte, di pozzo, o piovana e debba avere un pH inferiore a 7.
Personalmente io uso riscaldare sul gas, fino alla bollitura, ¼ dell’acqua da dinamizzare che poi mescolo con l’altra acqua che ho già versato nel dinamizzatore fino ad ottenere la temperatura voluta. Solo dopo aver raggiunto la temperatura desiderata sciolgo nel contenitore la dose del preparato. Alcuni sciolgono la dose del preparato prima in un piccolo contenitore di acqua a circa 30° per poi versarlo nel dinamizzatore ed iniziare il processo, non è sbagliato ma non è indispensabile a mio parere.
Altri biodinamici dicono invece che l’acqua da dinamizzare, sia questa 10 litri oppure 250 litri, vada tutta riscaldata solamente alla temperatura voluta e mai riscaldata oltre o portata a bollitura per poi mescolarla come vi ho spiegato prima. Secondo me questo metodo non è assolutamente pratico, perché richiede molto tempo ed un attrezzatura con contenitori molto capienti e non aiuta la pratica dell’agricoltura biodinamica, oltre tutto dato che nell’acqua non clorata vi possono essere batteri o altri agenti la stesa bollitura non fa altro che distruggerli.
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