Agricoltura

Premesse Tecnico – Economiche per la Produzione di almeno100 Ton per Ettaro
per anno di Biomassa Lignocellulosica con circa il 20 % di umidità ed un
Potere calorifero Inferioredi oltre 3.200 Kcal per K

Premessa :
Attualmente nel mondo ed in Europa si sono sperimentate colture a scopo energetico in grado di produrre molto meno di 100 ton \ ha \ anno di S.S. , e che presentano in genere un elevato contenuto di umidità , 50 – 70 % e un basso potere calorifico inferiore , 1.900 – 2.400 kcal \ kg.
Inoltre la capacità tecnologica di valorizzare e trasformare queste biomasse in calore, energia elettrica e biocombustibili sulla base delle tecnologie attualmente utilizzate non è in grado di ottenere rendimenti elevati e particolarmente redditizi e l’utilizzo delle biomasse per fornire energia alternativa necessita ancora di particolari sussidi ed incentivi economici.
I motivi di questo insuccesso derivano dai seguenti fattori:
1) si sono sempre realizzate colture energetiche basate su monocolture di piante dove gli antagonismi intraspecifici riducevano la produzione.
2) si sono scelte specie vegetali CONSUMATRICI DELLA FERTILITA’, che necessitano di grossi apporti di concimazioni , impoveriscono il terreno e contengono una elevatissima percentuale di umidità.
3) si sono eseguite coltivazioni che sfruttano l’energia solare solo per 6 – 7 mesi all’anno , perdendo una grossa fetta dell’energia solare che investe la superficie coltivata.
4) non si è mai capito come aumentare la fertilità , l’humus , e la carica microbica del terreno incentivando tutti quei processi di rigenerazione e riequilibrio del suolo che sono alla base di ogni progresso produttivo.
5) non si è mai capito come rigenerare la qualità dell’acqua di irrigazione che sta alla base dei processi di aumento della biomassa prodotta in campo ogni anno.
6) non si è mai capito come consociare opportunamente e alternare opportunamente diverse specie , cultivar ed ecotipi vegetali di COLTURE AUTUNNO – PRIMAVERILI , con
COLTURE PRIMAVERILI – ESTIVE.
7) Per la fretta di produrre subito e non in modo programmato ed ottimale si sono considerate soprattutto colture annuali erbacee trascurando quelle arboree ed arbustive poliennali.
8) Non si possedeva una tecnologia in grado di trasformare anche gli zuccheri a cinque atomi di carbonio che costituiscono la cellulosa , l’emicellulosa , gli xileni e gli arabani ecc… , cioè tutte quelle componenti organiche che non sono riconducibili a prodotti amilacei e zuccheri a 6 atomi di carbonio .
LA SOCIETA’ ENERGIA DAI BOSCHI S.r.l. è in grado di raggiungere la produzione di 100 ton \ ha \ anno di biomassa lignocellulosica(con il 20% di umidità e oltre 3.200 kcal \ kg)
che grazie alla tecnologia della soc. SIPATECH S.r.l. consentono di ottenere 30.000 litri di bioetanolo e 32 MWh \ ha \ anno, che ai prezzi di mercato attuali danno un ricavo di 33.600 euro \ ha \ anno , con un guadagno di oltre 14.000 euro \ ha \ anno.
Tutto questo è possibile grazie alle seguenti tecniche produttive :
1) Alternanza di COLTURE ERBACEE GIGANTI con COLTURE ARBOREE ad elevata capacità produttiva, su fasce di terreno larghe 12- 13 mt.
1) Utilizzo di COLTURE ERBACEE GIGANTI AUTUNNO – PRIMAVERILI , alternate con COLTURE ERBACEE GIGANTI PRIMAVERILI – ESTIVE, realizzate con una miscela di specie e varietà opportunamente consociate in modo da ottenere contemporaneamente l’aumento della fertilità del terreno , l’eliminazione degli antagonismi intraspecifici, il massimo sfruttamento del suolo e dell’irradiazione solare in tutte le stagioni, un benefico sinergismo interspecifico evitando oltretutto la stanchezza del terreno.
2) Utilizzo di specie azotofissatrici e miglioratrici della fertilità del terreno insieme al sistema di rivitalizzazione dell’acqua di irrigazione con il metodo Grander .
3) Utilizzo di tecniche di coltivazione biodinamica e di rigenerazione orgonica e dei nodi di Hartman.
4) Essiccazione delle produzioni in campo con la naturale energia solare gratuita.
5) Utilizzo di tecniche vivaistiche biodinamiche per la produzione delle piante forestali e di inoculo micorrizico con i ceppi di micorrize più produttivi.
Le COLTURE ERBACEE GIGANTI AUTUNNO – PRIMAVERILI , sono costituite dalla opportuna consociazione di ; CARDO MARIANO, FERULA , BARDANA, ARCANGELICA, CICUTA MAGGIORE, SEGALE GIGANTE, FAVINO DA FORAGGIO, AVENA GIGANTE, VECCIA VELLUTATA, COLZA E RAFANO GIGANTI.
Tali specie hanno la particolarità di riuscire a crescere nel periodo che va da settembre ad aprile dell’anno successivo riuscendo a sfruttare l’energia solare , le piogge e il terreno in un periodo in cui non crescono le altre colture, e riuscendo a produrre da 30 a 40 ton \ ha \ anno di sostanza secca.
Le COLTURE ERBACEE GIGANTI PRIMAVERILI ESTIVE , sono costituite dalla opportuna consociazione di ; SORGO DA FIBRA , SORGO ZUCCHERINO , PISELLO DEL TROPICO , FAGIOLO D’EGITTO, FAGIOLO DELL’OCCHIO , e consentono di ottenere da 45 a 55 ton di sostanza secca \ ha \ anno.
Le COLTURE ARBOREE ED ARBUSTIVE, essendo costituite da varie specie di alberi ed arbusti , disposti in file con distanza tra le file di 1,5 mt e distanza lungo le file di 1 mt, sono alternate con le colture erbacee giganti a blocchi di 9 file , andando quindi ad occupare 5.000 mq \ ha. Tali fasce boscate sono costituite dalla opportuna consociazione di alberi ed arbusti delle seguenti specie , adatte per il territorio italiano ed europeo in genere: OLMO CILIATO , OLMO SIBERIANO , OLMO CAMPESTRE, FRASSINO OSSIFILLO , SALICE BIANCO , PIOPPO CIPRESSINO, CILIEGIO CANINO, MIRABOLANO , OLIVELLO DI BOEMIA . Se si utilizzano piante forestali prodotte nel nostro vivaio ed aventi una maggiore velocità di crescita essendo state prodotte con le tecniche suddette con un adeguato disciplinare di produzione , in grado di garantire una irrigazione ed una concimazione per anno , oltre ad una adeguata mondatura erbe si accudiscono queste fasce boscate , le 3.600 piante \ 0,5 ha impiegate , possono produrre come minimo 100 kg di cippato verde \ pianta in media , in 5 anni , con una umidità del 25 – 30 % ed un potere calorifico medio alla raccolta di oltre 3.000 kcal \ kg.
In tal modo queste fasce boscate saranno responsabili della produzione di circa 70 ton \ ha \ anno, a partire dai 5.000 mq occupati , mentre le fasce di 5.000 mq \ ha , coltivate con erbe giganti produrranno in totale almeno altre 30 – 35 ton \ ha, cosi da ottenere un totale di almeno 100 ton \ ha \ anno di biomassa lignocellulosica di elevata qualità.
I COSTI DI PRODUZIONE DI QUESTE COLTURE INTERCALARI CONSOCIATE, A SCOPO ENERGETICO SONO I SEGUENTI:
1) RIMBOSCHIMENTO ; FASCE BOSCATE SUL 50 % DELLA SUPERFICIE COLTIVATA , COSTITUITE DA 9 FILE DI PIANTE CON 3.600 PIANTE \ HA PER 1,30 € \ PIANTA PER FORNITURA E TRAPIANTO = 4.680 EURO + IVA AL 10%. PER OGNI ETTARO PER UN TOTALE SU 50 ETTARI DI 257.400 €.
2) SEMINA DELLE COLTURE ERBACEE GIGANTI , AUTUNNO – PRIMAVERILI E PRIMAVERILI – ESTIVE NEL CORSO DI 5 ANNI = 4.000 EURO.
1) CONCIMAZIONE, LAVORAZIONE DEL TERRENO, MONDATURA ERBE INFESTANTI, RACCOLTA , ESSICCAZIONE IN CAMPO , IMBALLATURA , E TRASPORTO DELLA BIOMASSA DELLE ERBE GIGANTI , E RACCOLTA DELLA BIOMASSA DELLE FASCE BOSCATE , NEL CORSO DI 5 ANNI PER UN TOTALE DI CIRCA 8.100 € \ HA .
4) ACQUISTO DEI MACCHINARI CHE SERVONO ALLA COLTIVAZIONE , GESTIONE E RACCOLTA DELLE COLTURE ENERGETICHE 112.000 EURO OGNI 50 ETTARI DA GESTIRE.
5) COSTO DI DUE OPERATORI CHE DEVONO GESTIRE IL GOVERNO DELLE COLTURE E LA RACCOLTA DELLA BIOMASSA NELLARCO DI 5 ANNI = 300.000 EURO
2) ACQUISTO DI 3,5 LITRI DI NAFTA PER OGNI TON DI BIOMASSA PRODOTTA SU 50 ETTARI \ ANNO = 5.000 TON X 3,5 = 23.500 LITRI X 1,6 EURO= 37.600€ PER ANNO.
Se calcoliamo di ripartire il costo dei macchinari e del rimboschimento con un piano di ammortamento di 15 anni , e aggiungiamo i costi delle operazioni colturali , degli operatori e del carburante di ogni anno , arriviamo ad un costo annuo di produzione, comprensivo anche dei costi di manutenzione dei macchinari di circa 260.000 euro per 5.000 ton di biomassa lignocellulosica , vale a dire 52,20 euro \ ton prodotta, tale costo se viene rapportato al costo di ogni singola kilo caloria prodotta, comporta un costo di 0,000015 euro per kcal; se confrontiamo il costo medio di una ton di biomassa convenzionale , al costo di 55 euro \ ton con solo 2.200 kcal \ kg , ci rendiamo conto che le kcal delle biomasse convenzionali costano circa il 40 % in più di quelle che possiamo produrre nel contesto di un’azienda agricola ben organizzata , e con l’autoproduzione delle biomasse possiamo mantenere il titolo di azienda agricola e pagare pochissime tasse sugli utili.
Se volessimo valorizzare le 5.000 ton prodotte annualmente su 50 ettari coltivati con le suddette colture energetiche , con una bioraffineria che è in grado di produrre 200 KWe \ ora e 1.400.000 litri di bioetanolo \ anno , si riuscirebbe ad ottenere un fatturato di 1.609.600 euro \ anno ed un guadagno al netto dei costi di circa 700.000 euro \ anno , che corrisponde ad un guadagno di 14.000 euro per ogni ettaro investito , prima delle tasse.( vedi business plan allegato.)
Inoltre la possibilità di poter comprare sul mercato anche fino al 40-45 % della biomassa occorrete all’impianto se almeno il 55 % riusciamo a ottenerlo dalla coltivazione delle erbe giganti su 25 ettari di terreno , consente di rimanere attività agricola a titolo principale fin dal primo anno con tutte le agevolazioni fiscali del caso.
Quindi tutte le biomasse recuperabili sul territorio nell’arco di 50 km come per esempio paglie di cereali, stocchi di mais, potature dei frutteti , vigneti , oliveti e dei viali cittadini, residui di imballaggi legnosi ecc… , possono diventare ottimi prodotti per il nostro impianto, a basso costo.
Inoltre la tecnologia della soc. SIPATECH si presenta molto bene a livello economico , occupazionale e ambientale ; infatti oltre ad essere molto redditizia , crea un indotto occupazionale di 6 operatori fissi per almeno 15 anni per ogni impianto da 200 KWe e 1.400.000 litri di bioetanolo \ anno , contribuisce notevolmente a diminuire le emissioni nocive degli autoveicoli con l’immissione sul mercato del bioetanolo al posto di benzina e nafta, non produce emissione nocive nella produzione di energia elettrica dato che si avvale di un SYNGAS, più pulito del metano, e per garantirsi il proprio rifornimento di biomassa va a costituire rimboschimenti e colture consociate apposite che oltre a migliorare l’ambiente e le fertilità del terreno producono la biomassa vicino all’impianto che la utilizza abbattendo drasticamente i costi e l’inquinamento che occorrono per il suo trasporto.
Se poi andiamo a vedere il bilancio energetico della produzione di questa biomassa possiamo esaminare i seguenti dati :
LITRI DI NAFTA CONSUMATI NELLA PRODUZIONE DI BIOMASSA LIGNOCELLULOSICA DA UN ETTARO DI COLTURE CONSOCIATE SECONDO LA TECNICA DELLA SOC. ENERGIA DAI BOSCHI.
LITRI \ HA \ ANNO OPERAZIONE SVOLTA
40 TRAPIANTO DI 3.600 PIANTE FORESTALI
160 PRODUZIONE, TRASPORTO E SPANDIMENTO CONCIMI
40 ARATURA E ZAPPATURA TERRENO X TRAPIANTO
660 MONDATURA ERBE ED IRRIGAZIONE
40 SEMINA ERBE GIGANTI
1000 RACCOLTA BIOMASSA
TOTALE CONSUMO NAFTA = 1.940 LITRI : 410 TON DI BIOMASSA PRODOTTA OGNI ANNO IN MEDIA = 4,7 LITRI DI NAFTA PER OGNI TON PRODOTTA.
Se calcoliamo che la società ENERGIA DAI BOSCHI possiede la capacità di produrre 100 ton \ ha \ anno , e la tecnologia della SIPATECH riesce a trasformare una ton di biomassa in 300 litri di bioetanolo e 320 KWe, ci rendiamo conto che a fronte anche di un’ulteriore aggiunta di consumi energetici pari ad altri 10 litri di nafta e 20 KWe per ogni ton di biomassa trattata, il bilancio di produzione di biocombustibile e di energia elettrica e comunque largamente positivo, visto che si riesce a produrre circa 20 volte più carburante di quello che si consuma e 16 volte più energia elettrica di quella che si consuma.
PROGETTO DI REALIZZAZIONE DI BIORAFFINERIE PER LA PRODUZIONE DI BIOETANOLO A PARTIRE DA BIOMASSE AGROFORESTALI LIGNOCELLULOSICHE.
Sulla base di quanto detto sopra si evince che la realizzazione di piccoli impianti per la produzione di bioetanolo è sicuramente un’ottima attività economica; infatti a partire da 5.000 ton di biomassa \ anno , riescono a produrre 1.600 MWh e 1.400.000 litri di bioetanolo , con un costo di circa 900.000 euro \ anno ed un ricavo di circa 1.600.000 euro \ anno.
La possibilità di acquistare e produrre biomasse lignocellulosiche nel contesto del territorio italiano è molto grande e per esempio nella sola Emilia Romagna , a fronte di una superficie a cereali di varie centinaia di migliaia di ettari e di varie migliaia di ettari di boschi cedui si potrebbero alimentare diverse centinaia di piccoli impianti come quelli sopra descritti con un business veramente enorme.
Del resto in Italia la richiesta di bioetanolo per l’autotrazione è in continuo aumento, e rispetto alla percentuale di bioetanolo che dovremmo inserire nei carburanti siamo assolutamente inadempienti con gli impegni presi nell’ambito dell’Unione Europea.
Quindi dato che è possibile ottenere contratti di sicuro ritiro del bioetanolo e l’Enel deve ritirare obbligatoriamente l’energia elettrica , la tecnologia che proponiamo costituisce un investimento sicuro e una risposta concreta alle richieste sempre più pressanti di valorizzazione delle biomasse in impianti che possano creare reddito e migliorare l’ambiente.
RESTIAMO A DISPOSIZIONE PER QUALSIASI APPROFONDIMENTO SU QUESTI ARGOMENTI,
MARCO BERTELLI.

ENERGIA DAI BOSCHI s.r.l.
Via chiesa n° 13 41012
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