NUTRIRSI DI ZOLFO PER PORTARE LUCE

Durante il periodo autunnale-invernale la durata e l’intensità della luce solare cala e viene a mancare all’essere umano, agli animali ed alle piante la necessaria quantità di luce, chiamata anche vitamina D, e questa carenza di luce è una delle principali cause del calo delle nostre difese immunitarie.

Senza contare che questo calo di luce è molto più sentito e possiamo dire, senza timore di esagerare, importante e drammatico, per le persone anziane o malate per due motivi essenziali: il primo è che le persone anziane si muovono di meno e quindi hanno difficoltà a prendere il Sole oltre al fatto che abbiamo molta meno superficie del corpo esposta direttamente al Sole perchè ci copriamo per ripararci dal freddo, ed il secondo motivo è che gli anziani o i malati hanno maggior difficoltà a sintetizzare, a materializzare la luce.

Come sappiamo non possiamo fare una “scorta estiva” di vitamina D, ma occorre assumerla ogni giorno, massimo ogni due. Oltre all’assunzione di vitamina D dal cibo, attraverso pesci e frutti di mare, funghi, tuorli d’uovo, latte e yogurt, possiamo farlo ed aiutarci assumendo anche cibi ricchi di zolfo.

Rudolf Steiner in diverse conferenze ci dice che “quando la luce deve materializzarsi, deve bagnarsi le dita nello zolfo”, ovvero che l’elemento dello zolfo, messaggero del segno zodiacale dei Gemelli è il “trasmutatore” della luce in materia e man mano che diventiamo anziani cominciamo anche ad avere carenze di zolfo.

Pochi sanno che lo zolfo è il terzo minerale presente per quantità nel corpo umano dopo il fosforo ed il calcio. Esso svolge fondamentali funzioni curative per il nostro organismo ed è indispensabile nella formazione di cartilagini, unghie, peli e capelli, oltre a essere necessario per il corretto funzionamento del tessuto connettivo. Dunque, anche pelle, capelli, muscoli e ossa ne traggono benefici e una carenza di zolfo può determinare facilmente dolore e infiammazioni. Nello specifico, questo minerale regola il livello di energia delle cellule, favorisce il mantenimento del tono muscolare, conferisce elasticità allo scheletro, è essenziale nella conversione di carboidrati in energia, regola l’insulina, disintossica l’organismo, migliora l’apparato cardiocircolatorio e respiratorio, regola il metabolismo, contrasta infezioni e batteri.

Quali sono le piante ricche di zolfo?

Tutte le brassiche (cavoli, cavolfiori, broccoli, cime di rapa, rapanelli, senape) e le liliacee (aglio, cipolle, asparagi, porro, scalogno) sono molto ricche di zolfo, come tutte le tisane di fiori (nel giallo della tisana si evidenzia lo zolfo vegetale). Lo zolfo è il messaggero ed il “traduttore” dell’etere di luce del mondo spirituale. Durante il periodo invernale è molto utile usare questi importanti alimenti che ci aiutano a sintetizzare ed a materializzare la poca luce disponibile.

Fra l’altro il bambino, che è appena arrivato dal mondo spirituale, solitamente non mangia e non sopporta alimenti ricchi di zolfo, perché non ne ha proprio bisogno …

Quindi durante l’inverno usiamo sempre queste accortezze oltre a nutrirci di luce, ovvero di verdure e frutta prodotte in modo biologico e biodinamico, dato che come diceva R. Steiner nel Corso di Koberwitz “la sostanza delle piante è luce condensata”,  … infatti da recenti e numerose analisi i prodotti biologici e biodinamici hanno molti più hertz dei prodotti chimici, che sono invece carichi di tenebre, ed oggi se ne vedono i primi risultati.

Ivo Bertaina

10 dicembre 2021

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