Secondo uno studio recente, le patatine precotte e poi surgelate conterrebbero alti livelli di sostanze cancerogene
Patatine fritte precotte e surgelate sotto accusa. Si tratta, in pratica, di quelle che acquistiamo nei supermercati o che mangiamo al ristorante o nei fast food. Secondo uno studio condotto da alcuni scienziati e pubblicato da numerose riviste internazionali, potrebbero infatti essere cancerogene a causa dell’alto contenuto di sostanze chimiche cancerogene.
Nello specifico, per quanto riguarda le patatine fritte surgelate e precotte
la sostanza accusata è l’acrilamide, che rimane dopo la cottura in livelli troppo alti a causa del processo impiegato per congelare questo alimento. Spiega Donald Mottram, autore della ricerca: “Questo processo include la selezione delle patate, il taglio, l’aggiunta di zucchero, l’essiccazione, la frittura e il congelamento. Tutto questo, combinato alla cottura finale, dona il colore, la consistenza e il sapore che i consumatori si aspettano dalle patatine fritte. L’acrilamide si forma naturalmente durante la cottura di molti prodotti alimentari. La formazione di acrilammide nelle patate fritte è inevitabile”.
In definitiva, anche le patate contengono la stessa sostanza cancerogena ma nel caso di quelle precotte, i livelli sono di molto maggiori proprio a causa della doppia cottura a cui vengono sottoposte. Insomma, quando si fa la spesa sarebbe consigliabile evitare le patatine surgelate e preferire invece le patate crude, per poi tagliarle in casa e friggerle.
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