Specie: Rubus idæus
Famiglia: Rosaceae
Generalità
Pianta originaria dell’Europa continentale e dell’Asia Minore, viene coltivato principalmente nel Nord America, Italia (Nord), Svizzera, Germania, Francia e Scozia.
Oltre al lampone europeo (R. idaeus, in genere a frutti rossi, ma anche gialli o ambrati), vi sono le seguenti specie:
R. strigosus, originario del Nord America e in genere a frutti rossi; R. occidentalis, originario del Nord America e a frutti neri; R. neglectus, o lampone violaceo, spontaneo nell’est degli USA, forse ibrido naturale tra R. idaeus e R. occidentalis.
Il lampone europeo è una pianta cespugliosa, formata da numerosi polloni di durata biennale che sorgono dalle radici, per cui si ha un continuo rinnovo del cespuglio che si espande in larghezza. Le radici principali sono tozze e rizomatose, mentre quelle secondarie sono superficiali e fascicolate. Le foglie sono caduche, costituite da 3-5 foglioline ovali, di colore verde scuro
e con margine seghettato. I fiori sono riuniti in racemi portati da germogli fioriferi presentano un grosso calice, 5 sepali e 5 piccoli petali bianchi; la fioritura avviene scalarmente nel periodo che va da metà maggio a metà giugno. Dopo la fecondazione, da ciascun pistillo si origina una drupeola che, assieme a tutte le altre presenti sul ricettacolo, costituirà il frutto aggregato detto mora. Ciascuna drupeola è provvista di un minuscolo seme, che può essere fastidioso al momento del consumo, soprattutto in cultivar con poca polpa. La forma della mora varia da tonda a conica, più o meno allungata. Il colore varia dal rosa pallido, al rubino, fino al rosso carico quasi violaceo; ma esistono anche frutti di colore giallo ambrato, generalmente di sapore scialbo. A volte il frutto è coperto di uno strato di pruina, che rende il colore opaco e poco attraente.
Varietà
Si distinguono le varietà “unifere”, quelle che producono una sola volta l’anno prevalentemente sui tralci dell’anno precedente, e le varietà “bifere” o “rifiorenti” perché capaci di produrre sia sui rami dell’anno precedente (giugno-luglio) che sui polloni dell’anno (settembre-ottobre) anche se, di preferenza, queste varietà si coltivano in genere per la sola produzione autunnale privilegiando così la qualità (pezzatura) dei frutti.
– Cultivar unifere: Glen Moy (precoce), Canby (senza spine per l’industria), Fairview (con frutti conici, rustica), Glen Prosen e Summer (per la surgelazione), Titan (con frutti di grossa pezzatura, conici).
– Cultivar bifere: Ruby (adatta a tutti gli ambienti), Heritage (molto produttiva), Rossana (tardiva e con frutti molto resistenti ai trasporti, adatta a particolari ambienti).
Tecnica colturale
I lamponi non hanno particolari esigenze in fatto di terreno quantunque preferiscano quelli poco calcarei, sub-acidi, ricchi di sostanza organica, freschi e permeabili.
Si allevano in filari con l’ausilio di pali leggeri e uno o due fili verticali o orizzontali ai quali si legano i tralci o si indirizzano i polloni nel caso di varietà rifiorenti. Le distanze vanno da 1,50-2,50 m fra le file a 0,50-0,70 m fra le piante. Per evitare lo sviluppo delle erbe infestanti in prossimità delle piante e lungo il filare è consigliabile la pacciamatura con materiali naturali e/o paglia e fogliame. È opportuno evitare l’irrigazione a pioggia che favorisce lo sviluppo di marciumi ai frutti (Botrite).
Produzioni
Periodo di massima raccolta: luglio-agosto. A maturazione la mora si sfila completamente dal suo ricettacolo, pertanto presenta una grossa cavità che la rende piuttosto delicata e poco resistente allo schiacciamento. Per questo motivo si preferisce collocare i frutti raccolti in cestelli di piccole dimensioni. La maturazione è molto scalare, pertanto la raccolta dura circa un mese e viene ripetuta ogni due-tre giorni. La vita media dei lamponi raccolti dura 2-3 giorni, pertanto è necessario che nei cestelli vengano riposti solo i frutti maturi ma ancora compatti. Il raccolto giornaliero dovrà essere immediatamente conferito ai punti di raccolta per la surgelazione o ai mercati di vendita.
Avversità
Le avversità climatiche sono rappresentate principalmente dai ritorni di freddo in primavera e dalle gelate invernali, specie se alternate a giornate soleggiate.
Le micosi più importanti sono la Didimella, la Ruggine, la Septoriosi e la Muffa grigia.
I parassiti animali più dannosi sono la Cecidonia dei fusti, la Sesia del lampone, l’Antonomo del lampone, il Verme del lampone, oltre agli acari.
Trattamenti biodinamici, concimazione, impianto
Le piante non necessita di trattamenti particolari, in sede di impianto è utile avere un terreno con una buona vitalità per cui è sempre raccomandabile una buona concimazione organica effettuata con il cumulo, accompagnata da preparato 500.
All’inizio della primavera è utile distribuire 2/3 volte il preparato 500, a primavera inoltrata il 501 porta luce e calore in caso di inizio estate fresca e piovosa.
Caratteristiche nutrizionali
I lamponi sono ricchi di sali minerali e contengono un’ottima dose di vitamina C.
Così come le fragole, contengono sali dell’acido salicilico che li rendono adatti alla cura di reumatismi ed infiammazioni di vario genere.
Come tutti i frutti di bosco, sono tra gli alimenti a più alto potere antiossidante e sono pertanto in grado di rallentare i processi di invecchiamento e di prevenire alcune forme tumorali.