Antroposofia

LA VERA AZIONE DEI FARMACI MINERALI

Un farmaco ricavato dal regno minerale agisce in primo luogo sul corpo fisico dell’uomo.

Ora che senso ha somministrare al corpo fisico un farmaco minerale?

Badate bene: qui non parleremo di alcun tipo di farmaco vegetale, ma di farmaci esclusivamente minerali, della somministrazione dei metalli, sali e così via.

Mettiamo dunque che l’uomo assuma un qualsiasi farmaco minerale. Alla coscienza chiaroveggente si presenta in tal caso un quadro estremamente singolare.

Essa, infatti, può eseguire un particolare gioco di bravura, esercitando la sua permanente facoltà di distogliere l’attenzione da una data cosa. Così voi potete distogliere l’attenzione dall’intero corpo fisico dell’uomo e vedere quindi solamente il corpo eterico, il corpo astrale e l’aura dell’Io.

Vuol dire che siete riusciti a fare astrazione dal corpo fisico esercitando una forte attenzione negativa. 

Nel caso di un uomo che abbia assunto un qualsiasi  farmaco minerale, potete quindi sottrarre ogni altra cosa alla vostra attenzione chiaroveggente, rivolgendola esclusivamente al minerale, o al metallo, che si trova ora dentro di lui. State dunque facendo astrazione da tutto quanto vi è in lui di ossa, muscoli, sangue e così via, e state rivolgendo la vostra attenzione soltanto alla specifica sostanza minerale che gli è penetrata dentro.

A questo punto la coscienza chiaroveggente si trova di fronte a qualcosa di assolutamente straordinario: la sostanza minerale e finissimamente parcellizzata ed ha preso essa stessa la forma dell’uomo.

Avete di fronte una figura umana, un fantasma umano, costituito dalla sostanza che quell’uomo ha assunto.

Supponete che si tratti di antimonio: avrete allora davanti a voi una figura umana composta di antimonio finissimamente parcellizzato, e sarà lo stesso per qualunque altro farmaco minerale venga assunto. L’uomo compone, in se stesso, un nuovo uomo, che è costituito dalla sostanza minerale; egli incorpora in sé questo nuovo uomo.

Ed ora chiediamoci: qual è dunque lo scopo, qual è il senso di tutto questo?

Il senso sta in ciò, che, se voi lasciaste così com’è l’uomo che ha bisogno di questo farmaco, ossia non glielo deste, benché egli ne abbia bisogno, il suo corpo astrale, nel quale sono presenti determinate forze nocive, agirebbe allora sul corpo eterico, ed a sua volta il corpo eterico agirebbe sul corpo fisico distruggendolo a poco a poco.

Ora, invece, ne avete permeato il corpo fisico con un alter ego, che agisce in modo da sottrarre il corpo fisico agli influssi del corpo astrale.

Immaginate di avere una pianta di fagioli: se l’appoggiate ad un bastone, la pianta crescendo gli si attorciglierà attorno e non cederà più alle spinte del vento. Questo bastone, per l’uomo, è l’alter ego costituito dalla sostanza incorporata.

L’effetto è quello di sostenere il corpo fisico e di sottrarlo agli influssi del corpo astrale e del corpo eterico. Così facendo, l’uomo viene reso per così dire autonomo, quanto al corpo fisico, dal corpo astrale e dal corpo eterico. Appunto questa è l’azione esercitata da un farmaco minerale. Vi renderete ben presto conto, d’altronde, che la cosa ha anche un suo risvolto negativo, fortemente negativo.

Avendo sciolto artificialmente il corpo fisico dal suo legame con gli altri corpi, avrete indebolito l’influsso del corpo astrale e del corpo eterico sul corpo fisico e quest’ultimo lo avrete reso autonomo; quanto maggiore sarà l’apporto di farmaci minerali al vostro corpo, tanto più si ridurrà l’influsso del corpo astrale e del corpo eterico, mentre il corpo fisico si indurirà e si chiuderà in se stesso, finendo col diventare un essere autonomo, soggetto solo alle proprie leggi.

Pensate dunque a che cosa fanno coloro i quali somministrano per tutta la vita al proprio corpo i vari farmaci minerali. Un uomo che abbia assunto a poco a poco una grande quantità di farmaci minerali, fino ad averne dentro una dozzina intera, porterà in sé i fantasmi di questi minerali, che tratterranno il corpo fisico come fra solide pareti.

Ebbene, a questo punto che influsso potranno mai avere su di esso il corpo astrale ed il corpo eterico!

In effetti un uomo in queste condizioni si porta dietro il corpo fisico senza quasi poter agire su di esso. 

Se, dopo aver assunto tali medicine per così lungo tempo, prova ad andare da qualcuno che intenda sottoporlo ad un trattamento psichico, che intende agire specificamente sui corpi più sottili, dovrà rendersi conto di essere diventato più o meno refrattario agli influssi psichici. Avrà infatti reso autonomo il suo corpo fisico, togliendogli la possibilità di venire raggiunto dagli effetti di ciò che dovrebbe accadere entro i corpi più sottili. E questo precisamente perché egli ha dentro di sé un così gran numero di fantasmi, i quali, per di più, non sono affatto in armonia fra loro, tant’è che uno lo tira da una parte e l’altro dall’altro. Una volta negatasi la volontà di agire dal lato spirituale-animico, l’uomo non potrà certo meravigliarsi dell’eventuale insuccesso di una terapia spirituale.

Perciò, quando si tratta di intervenire con cure psichiche, dovete sempre domandarvi chi sia la persona da curare. Se è un uomo nel quale il corpo astrale o il corpo eterico sono stati ridotti all’impotenza per la condizione di autonomia in cui è stato messo il corpo fisico, allora è molto difficile risolverne i problemi con una cura spirituale.

Rudolf Steiner, 8 Dicembre 1908, X Conferenza tratta da “Antropologia spirituale volume 1” OO 107

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