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IDEE DI USO E SPERIMENTAZIONI PER NUOVI CORNOSILICATI ZODIACALI

IDEE DI USO E SPERIMENTAZIONI PER NUOVI CORNOSILICATI ZODIACALI

Oggi la qualità della luce, per meglio dire l’etere formativo della luce, non riesce più a raggiungere bene la Terra a causa principalmente del folle inquinamento elettromagnetico che l’inumano essere sta sempre più stupidamente aumentando. Rudolf Steiner in merito a questo è stato un notevole veggente, ed infatti ci ha regalato il cornosilice, che è un vero e proprio amplificatore dell’etere di luce. Se avete letto i mie articoli “Nuovi preparati a base di silice e pietre preziose” e “Riflessioni sullo scarso uso del cornosilice” dove spiego le genesi del preparato e le sue odierne esigenze di uso, sarà chiaro a tutti quali enormi potenzialità umane siano nascoste in questo importante campo. Nell’articolo vorrei dare un sunto del mio lavoro ideato negli ultimi 10 anni sui nuovi corno silicati, allestiti e sperimentati sulla base degli stimoli e delle idee di R. Steiner; donandovi così delle semplici indicazioni di uso che attendono e che potranno senza’altro essere da voi implementate sulla base delle vostre osservazioni pratiche.

Le piante sono le principali fornitrici e fruitrici dell’etere di luce. Quando non ricevono più dal cosmo le sostanze edificanti necessarie, le forze formatrici, perdendo il loro potere di resistenza e di resilienza alle avversità: hanno problemi di fruttificazione e possono ammalarsi e decadere fino alla degenerazione e al sopraggiungere della morte precoce, portandosi dietro il futuro evolutivo animale ed umano che di loro si nutre.

  1. Steiner definisce il cristallo come “organo dell’etere della luce” e disse anche che TUTTE le pietre, da quelle preziose a quelle comuni, sono organi di senso di elevate Entità Spirituali. Quindi le pietre preziose sono organi di senso di esseri spirituali nel mondo minerale e noi “sciogliendole” in polvere, liberando i loro eteri incantati nella forma, e facendole maturare in un organo ricettivo animale (corno) le risvegliamo ed attiviamo quelle sensibilità che servono alle piante e delle quali sono sprovviste.

Un consiglio, molto interessante ed utile, che diede R. Steiner ai primi agricoltori biodinamici, fu quello di scegliere e prendere alcune pietre presenti sul proprio terreno coltivato, ridurle in polvere fine come con il cornosilice, mescolarle, metterle a maturare in un corno nel periodo di allestimento del 501 ed usarle in una dose di circa 50 grammi per ettaro dinamizzate sul terreno per risvegliare gli organi di senso (le pietre) del proprio terreno coltivato all’inizio della primavera. Si procede dopo aver usato una dose di cornoletame dinamizzato con una dose di tutti i preparati da cumulo. Questo trattamento è molto indicato per tutti coloro che iniziano a fare biodinamica e per chi magari ha usato prodotti chimici e veleni sul proprio terreno.

Già questo esempio ci può dire molto su come possano essere usati i silicati e le pietre, preziose e non, sulle piante e sul terreno: dato che le piante non hanno una autonomia di luce (movimento) e di calore (temperatura autonoma), nella sua rigida forma trasparente o colorata il cristallo porta con sé l’immagine, la forma del risveglio interiore. Con l’uso della silice creiamo loro delle “porte” per il mondo esterno; i cristalli diventano organi che sono “i sensi acquisiti” delle piante e che fanno da porta di scambio con il mondo esterno: a questo serve il cornosilice!!! I silicati animalizzano, astralizzano il mondo vegetale!

In una conferenza nel 1906 R. Steiner parla del rapporto dei cinque sensi con le pietre preziose e ci dice che:

  • Il senso della vista è in relazione con la formazione del crisolito
  • Il senso dell’udito è in relazione con la formazione dell’onice
  • Il senso del tatto è in relazione con la formazione della corniola
  • Il senso dell’odorato è in relazione con la formazione del diaspro
  • Il senso del gusto è in relazione con la formazione del topazio

e si scopre che tutte queste pietre preziose contengono sempre silice in relazione con altre sostanze. R. Steiner ci dice anche che la silice è il senso generale della Terra e che fa da mediatrice perché le forze di luce e di calore possano scendere sulla Terra. Ci dice ancora: “Proprio attraverso la luce ed il calore, nel più remoto passato, le forme vegetali sono discese sulla Terra portandovi le sostanze silicee.” (tratto dalla conferenza del 23 dicembre 1923).

In queste poche righe ci sono un mare di immagini che possono diventare realtà: con l’uso delle cinque pietre preziose citate possiamo realmente “creare i sensi” della pianta, e se la pianta percepisce, si muove, si nutre e si difende, essa evolve; oppure possiamo crearle i sensi che noi riteniamo mancanti ed utili; oppure ancora possiamo creare nuove piante adatte alle esigenze dell’uomo di oggi, e qui si parla di rigenerazione di nuove forme di piante in riferimento all’ultima frase citata di R. Steiner. Questa è biodinamica vera, viva e dinamica!

Ricordo che R. Steiner intendeva tenere tre corsi di agricoltura, ma purtroppo dopo tre mesi dal primo Corso a Koberwitz si ammalò gravemente e passò il velo dell’esistenza terrena dopo pochi mesi. Tocca quindi a noi sviluppare le idee che non ci ha potuto dare direttamente, ma che è riuscito a donarci per immagini.

Come la tecnologia è una semplice, brutta ed imperfetta copia della magia, (ricordo che etimologicamente mago significa “il potente”: egli è potente perché con le sue forze solfuree può agire sugli elementi e liberare le loro energie. Ciò che non è dato all’uomo comune, è dato al “mago”, e sappiamo che “i magi” erano una casta sacerdotale zoroastiana di origine atlantidea dalla quale sono venuti, non a caso, i re Magi a portare i tre famosi doni a Gesù di Nazareth nel Vangelo di Matteo, e se ivi sono citati non era sicuramente perché erano degli “imbonitori”, come credono gli ignoranti oggi quando si parla genericamente e con supponenza di magia senza conoscerla veramente nella sua essenza), così la salute della terra, delle piante, degli animali e dell’uomo può essere mantenuta e rigenerata in stato di veglia dalla nostra ancora inconscia ed inusata magia umana, che mai potrà essere sostituita dalla tecnologia medica oggi imperante che si basa solo su minerali e macchine, e che bene che vada è un’ imperfetta copia della nostra magia umana, che tra l’altro manca, in modo palese ed evidente a tutti, di forze eteriche, forze astrali e forze spirituali. Ed in questo l’agricoltura biodinamica è un perfetto esempio di alchimia vivente operante, o altrimenti detta, da chi lo capisce, magia.

Qui di seguito troverete le mie idee ed esperienze che ho concretizzato su di una quindicina di preparati silicei che ho creato e sperimentato dal 2010 in poi. Ho collegato la pietra preziosa o silicato, il suo senso sulla terra, al segno zodiacale dando anche l’elemento che R. Steiner considera messaggero dello stesso segno per aiutarvi a dare una immagine completa delle sue caratteristiche. Cerco di fornire anche qualche immagine sull’elemento caratteristico di ogni silicato o pietra preziosa per aiutare la comprensione dell’attività del preparato. E’ anche molto utile e rivelatrice (qui non possiamo farlo per ragioni di spazio) studiare immaginativamente la mitologia del segno zodiacale e della pietra. Ed è da tener conto anche di due fatti: il primo è una bella immagine donataci da R. Steiner: “Quando la luce incontra le tenebre nasce il colore”; il secondo è la disposizione dei 7 colori dell’arcobaleno che partono dal baso verso l’altro, e che, non a caso, ha il verde della Natura esattamente nel suo centro.

Perché solo da una completa e triarticolata interazione tra scienza, arte e religione può emergere una vera e completa immagine creativa.

 

  • CORNO ZAFFIRO (Pesci)

Lo zaffiro, la cui formula chimica è Al2O3, contiene alluminio fortemente allocromatico: già questo ci dice che questo preparato è dal punto di vista alchemico un Mercur che agisce da ponte tra cielo e terra proprio come il periodo astronomico del suo segno, i Pesci: dal 12 marzo al 19 aprile, ovvero il periodo del “risveglio” vegetativo, quando le piante ricominciano a nutrirsi di forme celesti sostanziandone le loro giovani foglie.

L’Alluminio è il componente base dell’argilla, la cui  funzione è di mediatore tra forma e sostanza.

In senso analogico i quattro elementi corrispondono agli elementi chimici più abbondanti in natura: nell’ordine idrogeno, ossigeno, azoto e carbonio. La terra è determinata in prevalenza da carbonio con idrogeno e azoto, l’acqua da idrogeno con ossigeno, l’aria da azoto con ossigeno, il fuoco da ossigeno con carbonio. Occorre aggiungere che i numeri atomici dell’idrogeno (1), del carbonio (6), dell’azoto (7) e dell’ossigeno (8) danno un totale di 22: il numero degli archetipi che secondo certe tradizioni filosofiche e religiose -tra cui la Cabala- sono le forze costruttrici dell’universo.
Questo preparato agisce donando ed amplificando nella pianta le forze del Sole nei Pesci, attraverso la manifestazione dei suoi teneri ma decisi eteri della luce in questo segno, aiuta e sostiene la differenziazione in questo periodo molto delicato, anche dal punto di vista atmosferico. Sotto il segno dei Pesci le forze eteriche si movimentano, si manifestano nelle forme e si intensificano, la Terra sotto i raggi del Sole è più umida, ricca e fertile, propizia per la nuova germinazione, i germogli gonfi di rugiada iniziano a spuntare e ad aprirsi, e i suoni degli uccelli e degli insetti accompagnano e nutrono di etere del suono questa vivacità eterica. Con il Sole in Pesci abbiamo un forte collegamento con le forze ascendenti. E’ molto utile usare il 511 in sinergia complementare con il preparato di argilla (509), quello del calcio e del carbonio di Hugo Erbe. Il corno zaffiro va molto bene usato su piante giovani anche nelle semine e trapianti estivi di orticole oppure quando vi è un forte e caldo Sole estivo. Il segno in opposizione ai Pesci (1a acqua) è la Vergine (3a terra): questo significa che alle forze ascendenti periferiche, creanti dei Pesci fanno da contraltare, da completamento, le forze discendenti e centripete maturanti della Terra che ri-diventa vergine in autunno. L’elemento fisico che R. Steiner indica come messaggero dei Pesci sono i gas alogeni (fluoro, cloro, bromo, iodio, astato).

 

  • CORNO ONICE – AVVENTURINA (Ariete)

L’onice e l’avventurina sono due silicati messaggeri del segno dell’Ariete, segno che agisce astronomicamente dal 20 di aprile al 14 di maggio ed accompagna le piante nella crescita in altezza e radicazione.

La silice è essenziale per lo sviluppo dell’epidermide, vale a dire delle cellule protettive esterne della foglia, per lo sviluppo verticale dello stelo, per lo sviluppo vegetativo e per la stabilità della pianta in particolare delle piante annuali. La sua mancanza provoca allettamento e predisposizione alle malattie crittogamiche si possono creare problemi di carenza anche in terreni silicei.

Come l’ariete da cornate, così il Sole in Ariete “tira su” la parte aerea delle piante verso il cielo e sprofonda e ramifica le radici nel suolo: in tutto l’anno non vi è un periodo nel quale nelle piante vi sia un tale sviluppo sia radicale che aereo e crescano rapidamente quanto in questo delicato ed importante momento.

Si può dire che l’avventurina o quarzo verde, accompagna meglio la parte aerea della pianta, mentre l’onice, di solito nera, è più indicata per la parte radicale che lavora nelle oscurità della terra. Per il preparato l’ideale è che siano presenti entrambi i silicati nella dinamizzazione.

Questo ci fa capire che il 512 accompagna ed aiuta la crescita soprattutto delle orticole a foglia o radice, o quando le foglie si chiudono per formare il “frutto”: cavoli, insalate, sedani, finocchi, bietole, patate, aglio, cipolle, carote, barbabietole, insalate a radice, daycon, etc.

Le energie dell’Ariete sono associate alle forze eteriche che fanno germinare i semi e che fanno crescere le piante, in questo periodo le forze eteriche si esprimono in maniera privilegiata e visibile. L’Ariete indica la potenza visibile, percepibile del potente fuoco cosmico che rende possibile nuove vite, nuove incarnazioni. “Qui ed ora” è la sintesi delle energie silicee e formative dell’Ariete. Il 512 è utile usarlo in sinergia con il 504 o preparato di ortica. Il segno in opposizione all’Ariete (2° fuoco) è la Bilancia (3a aria). Il messaggero fisico dell’Ariete è la silice.

 

  • CORNO CORNIOLA – QUARZO ROSA (Toro)

Il periodo del Toro è il momento nel quale le forze vitali penetrano più fortemente e sostanziano possentemente il corpo fisico della pianta. Il Sole visita il segno del Toro dal 15 maggio al 21 giugno. Sia la corniola che il quarzo rosa sono due silicati: precisamente la corniola è un silicato con tracce di ferro, SiO2 + (Fe, O, OH), mentre il quarzo rosa è un silicato con diversi elementi (SiO2 + Na, Al, Fe, Ti, Ca, Mn, Mg).

Il Ferro (Fe) è importante come catalizzatore della fotosintesi e per l’ossidazione aiuta la formazione dei carboidrati e della clorofilla agendo dall’esterno. Una eccedenza di ferro provoca una carenza di manganese, mentre una eccedenza di calcio provoca una fissazione fisiologica del ferro. Ferro ed acido fosforico si disturbano a vicenda anche nelle analisi dove non possono venire ben rilevati in presenza l’uno dell’altro. Il ferro è sufficiente con una diluizione di 1:100.000; lo si trova nei fagioli bianchi, negli spinaci ed ortaggi. Quando abbiamo una carenza di ferro avremo foglie anemiche con grosse venature verdi, mentre troppa presenza di ferro rafforza od aumenta i fenomeni di carenza nel terreno alcalino. Il ferro rafforza il corpo eterico.

Le forze del Toro plasmano la pianta letteralmente nella struttura e nel frutto: la materia sotto la sua azione si risveglia e si struttura, si organizza: naturalmente se ci sono le condizioni fisiche (humus) per accoglierle. Il Sole in Toro finisce fisicamente il lavoro iniziato dall’Ariete: forze di riproduzione,  di condensazione di luce e calore nella materia fisica, una concentrazione di forze eteriche ed un inizio di forze astrali con la crescita delle forze di luce e di calore.

La pianta in questo periodo hanno molto bisogno di eteri della luce e del calore, le forze eteriche in questo periodo zodiacale penetrano dall’esterno all’interno con grande forza e continuità: le giornate si allungano ormai quasi al massimo ed il calore del Sole diventa intenso, avvolgente e penetrante. Dal 14 di maggio al 21 giugno vi è un grande rischio di attacchi fungini e di insetti perché l’eccesso di forze eteriche ed astrali li richiama e rafforza anche loro, soprattutto nel periodo della Luna Piena. Occorre usare il 513 (corno quarzo rosa – corniola) che porta, dove desideriamo e dove lo spruzziamo, le forze del Toro, le veicola: ovvero tutte le forze qualitative (forma, colori, gusto, sapori, profumi, croccantezza, oli essenziali, gradi zuccherini, conservabilità). Alternativamente si può usare il 513 quando non abbiamo sufficienti forze vitali nella formazione del frutto o della pianta stessa: mettiamo così in flusso, in processo armonico, l’etere del suono, dei numeri, della luce e del calore. In caso di piante deboli sarebbe opportuno usare, nel suo segno opposto (lo Scorpione), il 513 per preparare e rafforzare l’entrata di queste forze. Il 513 aiuta la pianta ad assorbire al meglio C H O N dalla luce e dal calore. In questo periodo si forma completamente la fase vegetativa ed i frutti si ingrossano, aumenta e favorisce la circolazione nel cambio, “ringiovanisce” la pianta e fortifica il processo di fioritura.

Usare il 513 su piante che hanno problemi di “nanismo”, debolezza o scarsa crescita, soprattutto nei frutti, accompagnandolo con il 503, preparato di camomilla e il 506, preparato di tarassaco. Il segno in opposizione al Toro (2a terra) è lo Scorpione (3a acqua). L’elemento messaggero del Toro è l’azoto.

 

  • CORNO AGATA – TOPAZIO (Gemelli)

Quando il Sole entra a visitare i Gemelli siamo nel periodo dove il Sole è più lontano dalla Terra e le forze di luce e di calore agiscono maggiormente: questo succede dal 21 giugno al 20 luglio dal punto di vista astronomico. L’agata è un silicato con alluminio, calcio, ferro e manganese  (SiO2 + Al, Ca, Fe, Mn), mentre  il topazio è un silicato con alluminio e ferro (Al2 Si O4 ( F , OH).

il Manganese (Mn) nella percentuale di 0,00005 grammi è ancora efficace e

stimola una benefica crescita dei batteri e delle piante verdi, stimola inoltre l’ossidazione e la riduzione nel tessuto cellulare ed aiuta la sintesi clorofilliana e della vitamina C; e’ molto importante per lo sviluppo e per la maturazione.

Il manganese coopera con cobalto, rame e ferro e con una eccedenza di azoto impedendo un’alterazione dello sviluppo delle piante; con una carenza di manganese avremo foglie maculate, venature sottili e necrosi, una diminuita capacità di crescita, di mancata resistenza alle malattie ed al gelo, una debole pigmentazione, ridotta durata dei fiori ed un cattivo stato di maturazione e di germinazione. Se uso troppo calcio, fosfati, magnesio e ferro, avrò sicuramente una carenza di manganese. La digitale purpurea accumula il manganese, come il mughetto e le sillacee, il carciofo e le alghe rosse.

I suoi sali vanno dal rosso – rosa al viola intenso e ne denotano l’aspetto spirituale –cosmico. A mio parere il manganese ha una forte azione sulla qualità delle sementi.

Questo periodo astronomico è molto delicato perché si raggiunge un delicato equilibrio tra i due Gemelli (Sole e Terra) che occorre poterlo e saperlo mantenere. Il Sole in Gemelli apre alle forze di diversificazione (si formano e si differenziano già le gemme del prossimo anno) ed avviene una grande intensificazione degli scambi eterici con l’ambiente circostante. La vita si esprime in questo periodo con l’evidente e completa diversificazione in forme, colori, aromi, profumi: le foglie, il fiore ed il frutto delle piante manifestano chiaramente le virtù della specie vegetale. Le piante si aprono massimamente in questo periodo alle forze cosmiche. Quindi è utile usare il corno agata o corno topazio quando mancano queste forze, per esempio se piove o fa brutto tempo durante la maturazione, o nel suo segno opposto (Sagittario) per rafforzare queste azioni.

Il 514 in relazione con 510 (corno zolfo) aiuta la pianta ad equilibrare le forze tra struttura rameale, foglie e frutti, e favorisce l’equilibrio e la giusta sensibilità della parte aerea della pianta. Usare il 514 per sbalzi di temperature, dopo grandinate o forti venti e piogge. Il segno opposto ai Gemelli (2a aria) è il Sagittario (1° fuoco). L’elemento fisico messaggero dei Gemelli, secondo R. Steiner, è lo zolfo.

 

  • CORNO CALCEDONIA (Cancro)

Quando il Sole passa a visitare la costellazione del Cancro, che è una costellazione poco visibile indice che le sue forze sono poco percepibili ai sensi fisici, i frutti prendono forma e durezza (la corazza che protegge il seme) mentre la vita sulla Terra inizia lentamente a ritirarsi; ciò non è ancora chiaramente percepibile in quanto fa ancora più caldo di prima, ma i giorni a poco a poco si accorciano, e se siamo attenti, anche l’etere della luce appare in maniera molto differente da quello, per esempio, del Toro. Occorre riuscire a percepire, ad annusare, a masticare, a vedere, a sentire e toccare la luce dei diversi segni. Questo esercizio, fatto regolarmente, ci sarà molto utile per l’uso dei preparati biodinamici e per percepire le esigenze eteriche ed astrali delle nostre piante.

Il periodo astronomico del Cancro va dal 20 luglio all’11 di agosto, è un periodo breve, ma da l’avvio alle forze discendenti (di contrazione) che scendono verso la Terra.

Il calcedonio dal punto di vista fisico è un perfetto silicato: SiO2 (colore blu); SiO2 + Cu + (Cu) (ramato); SiO2 + (Mn) (rosa); SiO2 + Fe (rosso).

Il rame (Cu) è il più importante catalizzatore nei terreni sabbiosi, fangosi e torbosi come anche nei terreni alcalini, ed è legato al pianeta Venere. Il rame impedisce la formazione di crescite anormale che sono causate da un eccesso di azoto nelle patate, nell’avena e nei funghi. Il rame è concentrato in tracce notevoli.

La carenza di rame provoca ruggine gialla (nei limoni) e rossa, lenta crescita negli ortaggi, colorazione pallida delle cipolle e tegumenti spessi nelle bietole che diventano di colore giallo smorto. Il solfato di rame in soluzioni di 1:100 milioni danneggia le alghe, nella soluzione di 1:700 milioni blocca la crescita del frumento e nella dose di 1:100.000 è un potente veleno per i batteri.

In questo periodo di fruttificazione, di “finitura” e di raccolta di molti frutti avvengono fenomeni molto delicati, importanti e silenti nell’interno delle piante e dei frutti. In questi anni avremo sempre più problemi con sbalzi di temperatura: eccessi di freddo o gelo in primavera e caldo sempre più “africano” d’estate, ed occorre quindi saper usare in modo complementare col 515 anche il 506 e 507 per accompagnare la maturazione ed usare il fladen per eventuali problemi di siccità ed eccesso di elettromagnetismo o radioattività.

Il Cancro (2a acqua) è opposto al segno del Capricorno (1a Terra).

Sotto il segno del Cancro avviene una gestazione molto intensa in seno alla Natura; l’impulso vitale raggiunge una nuova dimensione, quella della fruttificazione. La pianta esprime nei frutti i suoi pensieri visibili e fruibili a tutti. Nella pianta dopo aver saputo esprimere con pienezza e velocità la diversità delle forme e dei colori, lo stesso frutto matura sviluppandosi, e crescendo protegge nel suo seno il giovane seme ancora in formazione. Questo è il compito del 515 o corno calcedonia: accompagnare e proteggere “l’educazione” del frutto ed il seme. Il messaggero fisico del segno del Cancro è il fosforo.

 

  • CORNO DIASPRO (Leone)

Dall’11 di agosto al 16 di settembre il Sole visita il segno del Leone. Le forze vegetative si trasformano e transustanziano in qualità del frutto, qualità zodiacali di calore che si materializzano, riscaldano la terra ed il frutto e lo fanno maturare. Le forze del Leone sono forze centripete, forze del cuor dinamizzate dai ritmi del sistema solare. In questo periodo occorre usare con molta sensibilità il calendario biodinamico. Si inizia a pensare al prossimo anno, a sentire cosa ci raccontano i pensieri manifesti della Natura. Usare assieme al 516 anche il 506 (preparato di tarassaco), il 507 (preparato di valeriana), il 508 (corno equiseto) ed il Fladen.

La pietra preziosa associata al Leone da R. Steiner è il diaspro (SiO2 + Fe, O, OH, Si), un silicato abbastanza comune proveniente soprattutto dal Nord Africa, dalle terre del calore. In questo periodo praticamente quasi tutta la Natura giunge a maturazione e questo segno porta proprio le forze che dalla periferia fluiscono verso il centro e questo preparato è atto ad aiutare dove non vi è una buona maturazione, in caso di tempo inclemente, o di cattiva esposizione delle piante. Il segno opposto al Leone è l’Acquario: come l’Acquario rappresenta le prime giovani forze ascendenti di sviluppo della pianta ancora inespresse fisicamente, il Leone è un condensato di forze mature e visibili, un vero pensiero maturo che discende dal cosmo.

Nel suo quaderno di appunti del Corso di Koberwitz R. Steiner annota questo: “Nel passaggio dal Cancro al Leone si ha la formazione di humus: avviene la configurazione delle piante” e questo è il lavoro che può essere svolto dal 516, il corno diaspro. L’elemento fisico messaggero del Leone è infatti l’idrogeno.

 

  • CORNO SMERALDO (Vergine)

In questo periodo la terra (sostanza) si sgrava dei frutti del cielo (forma) e ridiventa vergine. E’ un tempo delicato ed importante per la raccolta dei frutti e la preparazione del terreno per le nuove semine: la raccolta delle vecchie forme e la preparazione delle nuove forme è il tema dominante della Vergine. Potremmo dire con una immagine che la terra in questo segno si cambia di abito. Questo segno è astronomicamente il più lungo dello zodiaco: dal 16 settembre al 1 novembre.

La pietra preziosa che R. Steiner indica come messaggera della Vergine è lo smeraldo che è la base del 517: la sua formula chimica equivale a Be3Al2Si6O18, cioè berillio, alluminio, silicio e ossigeno insieme a cromo e/o vanadio, un aspetto mercuriale dato dalla presenza dell’Alluminio, mentre il Berillio è un microelemento presente nelle membrane cellulari vegetali ed animali. È il veicolante della forza che i cinesi chiamano “Qi”, la radice dell’uomo: condensato si fa materia, rarefatto diventa energia. È un mediatore tra le forze della litosfera (parte rocciosa) e dell’idrosfera (terra ed acqua). È un oligoelemento utilissimo per irrobustire le radici delle piante ed agisce anche allontanando i parassiti radicali. Il segno opposto alla Vergine (3a terra) sono i Pesci (1a acqua). Il segno della Vergine indica in modo eloquente che è arrivato il tempo della raccolta, le produzioni della Terra sono giunte alla loro piena maturità. In questo periodo la Natura mette a disposizione di tutti  i suoi frutti migliori, che hanno attraversato come, un parto, tutto l’anno  ed accolto le forze di quasi tutti i segno zodiacali, frutti che dovranno anche sostenere fisicamente l’essere umano nel lungo inverno senza forme visibili. Come l’estate è la stagione delle forme terrestri, l’inverno è la stagione delle forme spirituali e la Vergine ne è la traghettatrice o l’ostetrica. Questo è un periodo di abbondanza segnato da un duro e intenso lavoro di raccolta ma anche di soddisfazioni, di piacere e di gratificazione. Questo preparato, il 517, è molto indicato per chi deve “rinverginire” la terra: quando si passa dall’agricoltura chimica a quella biodinamica, quando si cambia coltura, dopo che si sono estirpati frutteti o vigneti; perciò il 517, il corno smeraldo, è il preparato del cambio.

Il messaggero fisico del segno della Vergine è il Potassio.

 

  • CORNO ACQUAMARINA (Bilancia)

Sotto il segno della Bilancia vi è un rallentamento della vita ed una graduale scomparsa delle forze visibili della Natura: le energie fino ad allora orientate verso l’esterno, verso la parte aerea, il ventre della pianta, come lo chiamava R. Steiner, tendono velocemente a canalizzarsi verso l’interno, verso la testa, l’apparato radicale. L’intensità luminosa e del calore esterne diminuiscono visibilmente e le piante si spogliano con le foglie che lentamente ingialliscono e cadono innescando un lento rinchiudersi in se stesse ed iniziando un processo di autofertilizzazione che vedrà la sua conclusione in primavera.

Il preparato siliceo della Bilancia è il 518 (corno acquamarina) che esprime il suo tempo astronomico dal 1 al 20 di novembre ed è un preparato che aiuta a processare i fenomeni di interiorizzazione delle forze eteriche.

L’acquamarina ha una formula chimica molto complessa Be3Al2Si6O18 con una struttura a cristalli prismatici.

Usare il preparato 518 per piante a radice, per piante a lenta maturazione e per aumentare gli oli essenziali; anche nel suo segno opposto, l’Ariete.

 

519 CORNO AMETISTA (Scorpione)

Sotto il segno dello Scorpione, nel tempo astronomico che va dal 20 novembre al 20 dicembre, le forze distruttrici (liberatrici) delle forme sono in Natura pienamente all’opera: la vita, lasciando la sua forma esteriore, sembra a poco a poco rinchiudersi in se stessa sotto l’azione del clima sempre più freddo ed umido. Gli alberi sono violentemente messi a nudo e spogliati delle loro ultime forze dando l’impressione che gli stessi rami diventino ora delle radici piantate nel cielo: la pianta sembra ora capovolta. Il 519, il preparato di ametista, è un silicato di colore viola: il colore che R. Steiner definiva il più spirituale, il colore più basso dell’arcobaleno. Potremmo dire che il 519 distrugge le forme sopra il suolo e le porta sotto terra liberandole; questo preparato è un portatore di nuove forme cosmiche, da usare quindi quando abbiamo problematiche sulla forma dei frutti o delle piante. Quindi è un preparato molto utile da usare sulle piante a radice. Il segno opposto allo Scorpione (3a acqua) è il Toro (2a Terra). L’elemento chimico legato allo Scorpione è il Carbonio.

 

  • CORNO GRANATO – OSSIDIANA (Sagittario)

Sotto il segno del Sagittario la Natura, ripiegata su se stessa, o capovolta, sembra addormentata sotto una spessa coltre di neve, di gelo o di pioggia. Spogliata e deserta, la terra in superficie sembra arida e prigioniera di un profondo letargo e regna un silenzio che viene rispettato anche dagli uccelli; la vita sembra del tutto assente. Il Sole passa davanti al Sagittario dal 21 dicembre al 18 gennaio. La formula chimica del granato è X3Y2(SiO4)3. Il sito X è generalmente occupato da un catione bivalente (Ca2+, Mg2+, Fe2+, Mn2+) e il sito Y da cationi trivalenti (Al3+, Fe3+, Cr3+) in coordinazione cubica e ottaedrica rispettivamente.

Il Magnesio (Mg) aiuta la formazione della clorofilla ed è coadiutore nell’utilizzo di azoto, fosforo e zolfo da parte della pianta. Il magnesio è un equilibratore dell’acidità: con una carenza di magnesio le foglie inferiori diventano clorotiche, anemiche, color del bronzo e si ha una caduta fogliare, frutta più piccola, per esempio nei limoni e necrosi fogliari negli alberi da frutta. La corteccia di betulla ha il 14% di magnesio; anche nel cacao e nel polline c’è molto magnesio: mandorle, noccioline, anacardi, miglio, sesamo e quinoa ne sono ricchi. Un eccesso di magnesio provoca invece una carenza di calcio.

L’ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapidissimo raffreddamento della lava ricca di ioni silicato (dal 40% a oltre il 65%), i quali non riescono a raggiungere la formazione ordinata di un reticolo cristallino, ma assumono una disposizione caotica (struttura amorfa) come in un liquido superviscoso. L’ossidiana è un vetro naturale, del tutto simile a quello di produzione umana, quindi rispecchia il cielo nella terra.

Questo preparato favorisce tutto ciò che cresce in altezza: utile quindi per piante che hanno problemi di crescita è di verticalità, è utile associare il 520 con il 504. Il segno opposto al Sagittario (primo fuoco) sono i Gemelli (2a Aria). L’elemento chimico messaggero del Sagittario è il magnesio.

 

  • CORNO CRISOLITO (Capricorno)

Sotto il segno del Capricorno la Terra, spogliata di tutti i suoi attributi visibili, sembra essere sprofondata in un sonno profondo; ma sotto terra c’è un silenzioso e grandioso movimento eterico, che vibra grazie alla musica delle sfere, arrivando maturo alla superficie terrestre che può così accoglierlo.

Attraverso l’humus e l’umidità, la terra accoglie il suono delle sfere; giorno dopo giorno le notti si fanno più corte e quando tutto sembra perduto, la luce riporta la sua vittoria sulle tenebre.

Il periodo astronomico del Capricorno va dal 19 gennaio al 15 febbraio. La pietra preziosa del Capricorno, secondo le indicazioni di R. Steiner, è il crisolito con formula chimica Mg3Si2O5(OH)4. Ha un sistema cristallino ortorombico o monoclino. Il Capricorno è collegato all’etere del suono, durante questo segno tutto il cosmo risuona sulla terra. R. Steiner lo specifica molto chiaramente durante il corso di Koberwitz. Nel suo quaderno di appunti del Corso R. Steiner aveva annotato quanto segue: Nel passaggio dal Capricorno all’Acquario si ha la formazione di cristallo terrestre, la terra prende forma”. Nel periodo astronomico del Capricorno la Terra respira ed è rilassata come non mai nel corso dell’anno. Arriva al suo più alto grado di evoluzione: medita, pensa, immagina le nuove forme, si autocura: ma anche in noi, perché pure siamo fatti di terra. Il segno opposto al Capricorno (1a terra) è il Cancro (2a acqua). L’elemento messaggero del Capricorno è l’argilla che è una vera e propria società di elementi, il cui direttore d’orchestra è l’alluminio.

 

  • CORNO RUBINO (Acquario)

Il segno dell’Acquario rappresenta l’epoca dell’elaborazione nella Natura delle nuove energie arrivate con il segno del Capricorno. Si comincia a percepire l’apparizione fisica di nuove forze vitali, della re-incarnazione di un nuovo ciclo di vita. Dal punto di vista astronomico l’acquario va dal 15 febbraio al 12 marzo. La pietra preziosa che R. Steiner indica come messaggero del segno dell’Acquario è il rubino, la cui formula chimica è Al2O3:Cr.

La funzione del Cromo (Cr) è ancora poco studiata ed influenza il metabolismo dei carboidrati; R. Hauska ci dice che il cromo è un fratello del ferro (Natura e sostanza).

Come il ferro, il cromo scioglie il carbonio formando dei carburi. Il cromo lo troviamo nelle radici, nelle verdure e nei semi. Il Cromo pur essendo un “fratello del ferro” è però più un riflesso fisico di Giove che di Marte perché presenta certe caratteristiche tipiche dello stagno. Il Cromo è l’elemento chimico delle cuticole, delle pelli vegetali, delle guaine. Nell’organismo umano il cromo ha una relazione con la mielina, una sostanza chimica usata per la cura del diabete. Sempre R. Hauschka ci dice che “Giove è lo scultore dei liquidi”. Il segno opposto dell’Acquario (1a aria) è il Leone (3° fuoco). Il preparato 522, il cono rubino, scioglie le sostanza nelle forme.

Con questo segno si aprono le forze alla vita e l’elemento che viene collegato a questo segno è l’Ossigeno.

 

  • CORNO DIAMANTE

Questo preparato mi è venuto in mente leggendo il libro di H. Erbe. Il diamante è la forma più pura del carbonio “Il carbonio è il portatore fisico sulla Terra dell’immagine dei mondi degli archetipi.” H. Erbe “Appoggiandosi al calcio ed alla silice e legandosi oppure sciogliendosi all’ossigeno ed all’idrogeno, il creatore, il signor carbonio “padrona le faccende” insieme al portatore dell’anima, l’azoto e al portatore di luce, il potassio”.  Il carbonio dà la forma alla pianta. Il carbonio con H, O e N viene assorbito da parte della pianta a partire dal cosmo. Il diamante è forza formativa antichissima imprigionata e legata al segno dei Pesci. Usando la polvere si libera la sua forza formativa, tramite la distruzione (liberazione) della forma e mediante la messa in dimora della stessa polvere, unita ad acqua, in un corno per un anno. Si collega alle forze cosmiche, si arricchisce e si risveglia. Si usano 2 grammi per ettaro dinamizzato per un’ora al mattina in primavera, nel periodo del suo equinozio.

 

  • CORNO FELDSPATO

Il feldspato di calcio è un silicato presente nelle argille calcaree contenente monossido di calcio (CaO), triossido di alluminio (Al2O3), ed altre parti contenenti biossido di silicio (SiO2), come ossido di calcio, allumina e acido silicico.

Il preparato che ne risulta contiene in modo armonico i tre principali minerali costituenti il substrato: calcare, silice ed argilla.

Questo preparato è ideale per quei luoghi in cui la natura del quarzo è già presente e magari prevalente, nei terreni silicei, dove quindi l’obiettivo primario non è l’aumento delle forze del quarzo, ma dove occorre fare in modo che queste forze collaborino in modo armonico con il calcare e l’argilla, dove serve attivarle. Per le stesse ragioni potrebbe anche rivelarsi molto adatto l’utilizzo di un silicato di magnesio (serpentina). Questo silicato viene citato da R. Steiner nella quarta conferenza del Corso di Koberwitz per allestire il corno silice: “Si prendano di nuovo corna di mucca e si riempiono ora non con del letame ma con del quarzo macinato finissimo, oppure con della silice o dell’ortoclasio o del feldspato”.

 

  • CORNO ORTOCLASIO

L’ortoclasio è un minerale, importante del gruppo di feldspati alcalini; esso è alluminosilicato di potassio, KAlSi3O8, monoclino. Si forma quando un atomo di silicio su quattro viene sostituito dall’alluminio. Essendo il silicio di carica 4+ e l’alluminio 3+, si aggiunge uno ione potassio per neutralizzare la rimanente carica negativa. Si presenta generalmente con abito prismatico ed è facilmente sfaldabile secondo due direzioni ad angolo retto. Quindi questo ci fa capire che è un silicato più mercuriale (Al) e meno “luminoso” o potente del SiO2. Il Potassio (K) serve per la divisione cellulare, per la formazione degli zuccheri, degli amidi e degli oli essenziali.

Il potassio regola l’assimilazione del calcio, dell’azoto, del sodio e la fotosintesi e regola altresì il metabolismo degli idrati di carbonio (forma). Quando vi è carenza di potassio prima le foglie diventano gialle a partire dai margini e poi diventano brune tra le nervature fogliari e si formano steli e rami deboli, soprattutto nelle parti inferiori della pianta, ed uno sviluppo fragile e bloccato. Un eccesso di potassio ed un suo conseguente accumulo causano danni molto maggiori della sua carenza soprattutto perché ciò impedisce la formazione delle proteine. Il potassio lo si trova nei vegetali, nei semi oleosi, nelle arance, nelle banane e nelle patate.

Questo silicato viene citato da R. Steiner nella quarta conferenza del Corso di Koberwitz per allestire il corno silice:“Si prendano di nuovo corna di mucca e si riempiono ora non con del letame ma con del quarzo macinato finissimo, oppure con della silice o dell’ortoclasio o del feldspato”.

 

530 CORNOSILICATO COMPLETO

Come sappiamo il cornosilice si allestisce in primavera per maturare come i frutti durante l’estate, ed essere estratto in tardo autunno, e va interrato poco profondamente. Qualche anno fa mi è venuta l’idea di appendere le corna, come per la maturazione estiva del 502 (preparato di achillea) ed ho allestito diversi cornosilicati, ognuno collegato ad un segno zodiacale.

Un mese fa li abbiamo estratti ed è nato quello che ho chiamato 530 (cornosilicato completo). A che cosa serve questo silicato?

Quando a pag. 99 del Corso di Koberwitz, “Impulsi scientifico spirituali per il progresso dell’agricoltura” Ed. Antroposofica, Rudolf Steiner parla dell’allestimento e dell’uso del corno silice, dice testualmente: “Si prendano di nuovo corna di mucca e si riempiano ora non con del letame ma con del quarzo macinato finissimo, oppure con della silice o dell’ortoclasio o del feldspato. Se ne fa una pappa della consistenza di tenerissima pasta da pane e se ne riempie le corna. Invece di lasciar svernare le corna così riempite, le si lascia sotto terra per tutto il periodo estivo. Ad autunno inoltrato esse vengono estratte dalla terra, ed il contenuto viene conservato fino alla primavera successiva. … Si vedrebbe come il letame di mucca agisca spingendo dal basso verso l’alto, e come l’altro preparato agisca tirando dall’alto con forza né eccessiva, né troppo debole. Lo si potrà osservare benissimo proprio nelle piante da semi.”

Quindi mentre per il corno letame si parla di fatta di vacca o di altri ruminati, con il corno sempre di vacca, nel cornosilice lo stesso R. Steiner indica chiaramente ben quattro tipi di silicati, senza contare che la formula chimica dei silicati (SiO2) comprende almeno una ventina di altri cristalli, tra i quali agata, ametista, quarzo verde, quarzo rosa, calcedonia, tormalina ecc. Ho scoperto che ognuno di questi è collegato con un segno zodiacale o pianeta del sistema solare.

Negli appunti del Corso di Koberwitz, che pubblicherò a breve, lo stesso R. Steiner a proposito della silice scriveva: “la silice (letteralmente scritto: la sabbia) porta l’elemento superiore come vita e chimismo nel terreno. L’argilla porta l’elemento superiore come luce e calore nel terreno dall’aria. Il calcare configura la parte sotterranea mediante acqua e aria, chimismo. L’humus configura la parte sotterranea mediante la terra, l’elemento fisico, che è il prodotto finale del cosmo – propriamente non deve formarsi ai fini dello sviluppo. La crescita vegetale si forma in inverno ed allora viene cristallizzata l’elemento eterico; esso è un prodotto intermedio, elemento proprio dello sviluppo vegetale

  • A) nella parte superiore della terra è morto, calore e luce
  • B) nella parte inferiore è vivente : chimismo e vita
  • A) la vita diventa ricettiva verso la terra
  • B) l’elemento privo di vita diventa ricettivo verso l’astrale.

L’astrale opera dall’alto verso il basso in rapporto con il calore: prodotto iniziale del cosmo. In inverno il cosmo spirituale diventa attivo: nel passaggio dallo Scorpione all’Acquario vi è la formazione di cristallo terrestre Nel passaggio dal Cancro al Leone vi è la formazione di humus: la configurazione delle piante”

Dandoci così indicazioni molto precise sulla vita del terreno e della pianta, R. Steiner parla anche qui genericamente di cristalli, ovvero di minerali che tendono ad avere una loro forma e dei loro colori prorpi, per allestire preparati biodinamici. Occorre ricordare che i cristalli di silice sono forme minerali molto giovani, che hanno circa dai 300.000 ai 700.000 anni, e che in uno stadio evolutivo precedente della Terra erano un fluido minerale vegetale, un gel, un’acqua primordiale sottoposta poi ad incredibili pressioni.

Ed ancora E. Pfeiffer ci racconta di un dialogo avuto con R. Steiner a proposito della silice “Riguardo all’utilizzo del preparato di cornosilice il dottor Steiner disse che sarebbe anche stato possibile utilizzare un frammento di quarzo delle dimensioni di un fagiolo da inglobare e lavorare con della terra presa dal campo sul quale successivamente il preparato sarebbe stato utilizzato. Quanto ottenuto sarebbe stato il ripieno del corno. Prendendo una piccola parte del contenuto del corno, diluendola in acqua e dinamizzandola si sarebbe ottenuta una mistura contenente una quantità sufficiente di radiazione del silicio.” Si tratta in questo caso di un ottimo metodo che può essere utilizzato nelle operazioni iniziali di produzione del preparato di limo-argilla. E’ possibile, invece del quarzo, utilizzare un rubino od uno zaffiro, la cui sostanza è pura argilla cristallizzata. Questo è particolarmente indicato per un terreno in cui risulti particolarmente difficile portare verso l’alto le forze dei pianeti esterni. Quindi come si evince chiaramente, siamo ad essere appena all’età del bronzo nell’agricoltura biodinamica, perché molto spesso non si è voluto o potuto andare al di là di cosa disse R. Steiner nel Corso di Koberwitz.

Mentre esiste in pratica un solo modo di nascere, con opportune variazioni volendo anche queste legate ai segni zodiacali, ovvero il preparato 500, invece per morire, (la fruttificazione e la formazione del seme) esistono molteplici forme diverse e specifiche, almeno una dozzina, legati alle musiche delle sfere dei segni zodiacali. E se legassimo anche le mediazioni dei pianeti del sistema solare questi dodici modi di morire diventerebbero diverse centinaia: ecco perché Hugo Erbe, genio inascoltato ed avversato del mondo dell’agricoltura biodinamica, aveva creato oltre 40 nuovi preparati biodinamici e prima di morire ne stava progettando altre centinaia!

Dato che l’organismo sensoriale sia umano che animale, ed indirettamente anche l’organismo vegetale e minerale, è formato dai 12 sensi, ovvero i dodici segni zodiacali, ho pensato da qualche anno di specializzare ed affinare il “sentire” della pianta e del suolo creando altri specifici cornosilicati relazionati con i sensi del vegetale (ovvero ai 12 segni zodiacali). Attraverso la relazione che gli antichi avevano colto tra segno zodiacale e silicato, ogni silicato (che R. Steiner chiamava “luce condensata”) rappresenta e fa da “calamita”, ed è di fatto un “humus spirituale” per le forze, i processi ed i suoni delle sfere che arrivavano forti e potenti sulla Terra. Oggi, con lo “stupido progresso scientifico” dis-umanizzante, queste forze rischiano di essere silenziate e disturbate dagli inquinamenti non solo chimici nel terreno, ma anche dalle radiazioni elettromagnetiche delle radio, tv e cellulari, dalle scie chimiche, dai rumori meccanici e dei motori e soprattutto dalla sordità del pensiero umano scientifico rispetto alle vere origini cosmiche della vita.

Già dalla primavera del 2012 ho allestito e provato con diverse aziende alcuni silicati (agata, avventurina, quarzo rosa e ametista), il corno zolfo ed il corno diamante, ottenendo risultati molto evidenti ed incoraggianti. Successivamente ho affinato il sistema dei cornosilicati allestendone uno relazionato ad ogni segno zodiacale in modo da coprire ogni “esigenza specifica” di ogni pianta e di ogni terreno nell’importante fase della crescita e maturazione (digestione cosmica).

Per semplificare le cose anche dal punto di vista del nome, dato che questa nomenclatura non esisteva ancora, ho chiamato e relazionato così i nuovi preparati rifacendomi alle indicazioni sulla relazione zodiacale di silicati e pietre preziose date dallo stesso Rudolf Steiner.

In questo preparato ci sono oltre al cristallo di rocca anche: avventura, corniola, agata, smeraldo, ametista, acquamarina, ossidiana, crisolito, rubino, quarzo rosa, quarzo fumè, calcedonia, tormalina, tutti maturati per 5 anni singolarmente nelle corna e poi mescolati tutti insieme portano una armonia vibrante completa di tutte le caratteristiche zodiacali.

Oggi anche perché, a differenza di quando fu tenuto il Corso di Koberwitz nel 1924, con l’inquinamento elettromagnetico, le radiazioni nucleari, le scie chimiche e gli inquinamenti aerei di veleni vari, l’uso della silice in agricoltura sarà molto importante e noi agricoltori biodinamici abbiamo il nobile compito di aiutare a ri-portare la Vita sulla Terra.

Il 530 si usa nella dose di 5 grammi per ettaro ed è utile abbinarlo col 510 (cornozolfo) ed è disponibile presso il nostro punto vendita Agri.Bio Servizi o sul nostro sito agribioshop.

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