Nome Scientifico e parte di pianta utilizzata: Iperico (Hypericum perforatum L.) sommità fiorite
L’Iperico (Hypericum perforatum L.), altrimenti noto come erba di San Giovanni o scacciadiavoli, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Hypericaceae.
L’iperico è originario dell’Europa, ma oggi è diffusissimo anche nella altre parti del mondo. L’Iperico cresce bene in zone soleggiate e sui campi incolti.
L’iperico viene usato in fitoterapia ad uso interno per le sue proprietà
antinfiammatorie, antisettiche, antidepressive, antivirali, lenitive e cicatrizzanti, mentre per uso esterno vanta proprietà fotoprotettive, lenitive, cicatrizzanti, astringenti ed eudermiche.
L’iperico trova quindi impiego per uso interno nel trattamento della depressione, della distonia, della gastrite, dell’ulcera. Per uso esterno, l’iperico è adatto per proteggere la pelle dai raggi solari, per idratare la pelle secca, per i capelli grassi o devitalizzati, per le piaghe, bruciature, ulcere e pruriti.
Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono: le sommità fiorite costituite da fiori, foglie e pezzi di fusto (parti aeree). I principi attivi caratterizzanti sono flavonoidi (iperina, rutina, quercetina, biflavoni), naftodiantroni (ipericina, pseudoipericina, isoipericina, protoipericina), iperforina, olio essenziale, tannini e procianidine in modeste quantità.
Iperico: modo d’uso, dosaggi, formulazioni ed impiego nelle tisane
Nella moderna fitoterapia l’iperico viene utilizzato sottoforma di estratti secchi titolati, infusi, decotti, estratto glicolico, estratto oleoso e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a: 2-4 grammi di droga Iperico al giorno oppure 0,2-1 mg di ipericina; per le altre forme di somministrazione, 2-4 grammi di droga in 150 ml di acqua bollente (infuso), 5 grammi di droga Iperico in 100 ml di acqua bollente (infuso al 5% per uso esterno), 10 grammi di droga in 100 ml di acqua (decotto), 300-900 mg di estratto secco di Iperico al giorno, 50 gocce di Iperico tintura madre tre volte al dì.
L’iperico può causare effetti collaterali quali alterazioni del ciclo mestruale ed eritema cutaneo. Possibili interazioni farmacologiche per inibizione dell’attività del citocromo P450 e di tutti i suoi isoenzimi
L’impiego dell’Iperico è controindicato in gravidanza e in allattamento. Evitare l’assunzione di prodotti a base di Iperico durante il trattamento con farmaci antidepressivi ed anticoagulanti orali.
L’impiego dell’Iperico nelle tisane trova spazio per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche, antidepressive, antivirali, lenitive e cicatrizzanti. L’olio di Iperico è utile come linimento antinfiammatorio e cicatrizzante per uso esterno. Le tinture si sono rilevate inutili o pericolose se usate per sostituire farmaci o prodotti fitoterapici più sicuri. Attualmente la formulazione più efficace e sicura per assumere l’Iperico è l’estratto secco standardizzato in flavonoidi (50%) ed iperforina (5%), piuttosto degli estratti titolati in ipericina allo 0,3%. Viceversa, le preparazioni erboristiche tradizionali come tisane, infusi, succhi e decotti, non permettono di stabilire con esattezza la quantità di principi attivi somministrata al paziente, il che aumenta il rischio di insuccesso terapeutico. In una tisana, infatti, le quantità di principi attivi estratti possono essere eccessive o più comunemente insufficienti, oltre al rischio di estrarre anche componenti indesiderate.
Di seguito sono riportati alcuni esempi di tisane popolari che contengono le sommità fiorite (parti aeree) di Iperico.
Iperico nelle Tisane
Tisana contro la depressione con Iperico
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