Rudolf Steiner durante la seconda conferenza del Corso sull’Agricoltura di Koberwitz, tenuta il 9 giugno del 1924, parla all’importanza dell’argilla, oltre che della silice e del calcare per la salute del terreno (silice che viene processata e vivificata col cornosilice o 501 e calcare che viene messo in azione col cornoletame o 500 e della loro relativa relazione con il “ventre” o parte aerea della pianta e la “testa” o radici ed humus delle piante) ed accenna anche ad un preparato di argilla.
A pag 46 del Corso dice:“… l’argilla promuove l’ascesa verso l’alto delle forze cosmiche” e poi da pag. 48 continua: “L’acqua e gli elementi solidi terrestri in seno alla terra diventano ancora più morti di quanto non lo siano quando sono sopra; perdono qualcosa della loro vitalità, ma proprio per questo diventano atti ad accogliere le forze cosmiche dei pianeti più lontani. Le sostanze minerali devono emanciparsi da ciò che esiste direttamente al di sopra del suolo, se si vuole che siano esposte alle forze cosmiche più lontane.
Esse possono emanciparsi con più facilità dalla vicinanza della terra, ed entrare così sotto l’influsso delle sfere cosmiche più lontane, si potrebbe dire che fra il 15 gennaio ed il 15 febbraio, cioè durante l’inverno del nostro attuale periodo evolutivo. Simili cose verranno un giorno riconosciute come precise indicazioni.
E’ il periodo nel quale in seno alla terra si sviluppa la massima forza formativa , la massima forza di cristallizzazione per le sostanze minerali, ed avviene in pieno inverno, perché allora l’interno della terra ha lo strano sentore di essere meno dipendente da se stesso nelle proprie masse minerali, e di essere invece esposto alle forze cristallizzanti che esistono nelle lontananze cosmiche.
Immaginiamo dunque la situazione: intorno alla fine di gennaio le sostanze minerali della terra hanno la massima nostalgia di venir cristallizzate, e quanto più profondamente ci si addentra nella terra, tanto più esse tendono ad assumere pura forma cristallina in tutta l’economia della natura.
Per la crescita delle piante si ha invece la massima neutralità nei confronti dei minerali. Esse sono rivolte verso se stesse in seno alla terra, e sono poco soggette alle forze minerali.
Il contrario avviene un certo tempo prima ed un certo tempo dopo, ma più particolarmente un certo tempo prima, quando per così dire i minerali si preparano a penetrare nella forma, nell’elemento cristallino; essi hanno una particolare importanza per la crescita delle piante perchè irradiano forze che sono molto importanti a tale fine.
Di conseguenza possiamo dire che fra novembre e dicembre vi è un periodo in cui quel che succede sotto la superficie del suolo diventa molto importante per la crescita delle piante. Si pone quindi il problema di come sia possibile sfruttare questa condizione per la crescita delle piante. Si vedrà che un giorno l’utilizzazione di queste conoscenze sarà molto importante per dirigere la crescita delle piante.
Vorrei subito far osservare che se abbiamo un terreno per se stesso incapace di portare verso l’alto ciò che nel periodo invernale deve agire in alto, è opportuno aggiungere allora argilla nella dose adeguata di cui dirò più tardi.
Così si rende il terreno atto a condurre al di sopra del suolo la forza cristallizzante che si può osservare vedendo semplicemente la neve che cristallizza; tale forza di cristallizzazione diventa sempre più forte ed intensa quanto più si penetra nelle profondità della Terra; si utilizza così il processo, prima che esso giunga alla sua conclusione che avrà luogo in gennaio od in febbraio, e si porta in alto, al di sopra del suolo, quel che prima era in esso, sfruttandolo a vantaggio della crescita delle piante.”
Da conoscenze in apparenza lontanissime si arriva così a ricavare indicazioni molto positive che aiutano in modo radicale, mentre altrimenti si annasperebbe in tentativi sterili.
Dobbiamo renderci ben conto che, in unione a ciò che si svolge sotto il livello del suolo, il settore agricolo costituisce una individualità che vive anche nel tempo; la vita della terra è particolarmente intensa durante l’inverno, mentre in un certo senso muore nel periodo estivo.”
Se leggiamo con estrema attenzione immaginativa queste parole e se portiamo in noi i processi che descrive accuratamente R. Steiner con questo passo, diventa molto chiaro il messaggio che desiderava portarci sull’importanza dell’attivazione del processo dell’argilla per il suolo agricolo. Processo che non ha finito di spiegare dando il relativo preparato o preparati, dato che parla di due importanti momenti legati a precisi movimenti astronomici: nel segno dello Scorpione (novembre –dicembre) e del Capricorno (15 gennaio – 15 febbraio).
Occorre anche precisare che R. Steiner, soprattutto nei primi giorni delle conferenze non stava per nulla bene di salute, e proprio la contessa Keyerlingk scrive nel suo diario quando lo vede arrivare alla stazione la sera del 7 giugno “Fui colpita dall’aspetto pietoso di R. Steiner”.
Molto probabilmente R. Steiner si aspettava domande da parte dell’uditorio su questo processo dell’argilla: domande che non sono state fatte o che non sono state riportate, ma domande che dopo un secolo possiamo e dobbiamo farci noi stessi per trovare le risposte giuste.
La cosa “strana” è che al Corso hanno partecipato 135 persone tra i quali agricoltori ed antroposofi di alto ed altissimo livello e dato che ogni giorno dopo le 8 conferenze che R. Steiner teneva dalle 11,00 alle 13,00 e dopo il pranzo dalle 14,00 alle 15,00 i partecipanti facevano domande sulla conferenza appena tenuta è veramente molto strano, per non dire altro, che nessuno abbia ripreso nelle domande il discorso da lui non completato sull’argilla, e per fare un altro “strano esempio”, sul testo non appaiono tutte le domande e le risposte delle 8 conferenze e ci sono solo quelle alla 4a, 5a, 6a ed 8a; per esempio NON ci sono le domande alla seconda conferenza dove parla proprio dell’argilla e vi è questo passo citato palesemente incompleto …
Ed inoltre mancano COMPLETAMENTE alcune conferenze citate dalla Contessa Johanna Von Keyserlingk, nel libro pubblicato da Agri.Bio Edizioni “Koberwitz 1924” dove lo stesso R. Steiner ha parlato della riproduzione delle sementi, di come controllare il tempo atmosferico con le forze morali e su alcuni specifici mantram per gli agricoltori che aveva dato durante lo stesso corso.
Innanzitutto occorre comprendere che cosa è l’argilla, che non è un elemento fisico, come gli altri, ma è una “società” di elementi dove i tre partner principali sono la silice (Si), l’alluminio (Al) e il calcio (Ca) oltre a molti altri minerali, tra i quali tutti i minerali del sistema solare e molti altri ancora ed indica, se vogliamo creare una immagine, un percorso di vita, morte e resurrezione del mondo minerale e soprattutto ha una elevata capacità di cambio cationico, ovvero la quantità di cationi scambiabili che il complesso adsorbente del suolo è capace di trattenere, detto in parole semplici, la capacità di aiutare e trasmutare gli elementi mancanti nel suolo …
Secondo la mineralogia, l’argilla si è formata grazie all’azione degli elementi atmosferici e terrestri, su determinate rocce primordiali dette feldspati. Si può comprendere come essa, per manifestare le proprie caratteristiche, abbia dovuto staccarsi dalla condizione primordiale del minerale e poi passare attraverso varie trasformazioni come il metamorfismo e le disgregazioni fino ad arrivare quasi al regno vegetale: da un corpo duro come la roccia, si è formata una nuova sostanza, l’argilla, morbida, plastica e ricettiva di ogni forma possibile.
L’argilla, a differenza di molti altri minerali, si trova in uno stadio evolutivo intermedio tra il liquido e il solido, il che rivela la presenza di processi dell’etere del calore al suo interno: questo è un fatto molto importante, infatti mentre nei minerali il calore agisce da fuori ed i minerali ne sono un elemento passivo, grazie alle continue metamorfosi che ha avuto l’argilla possiamo dire che ha acquisto un suo certo grado di calore proprio, è quindi un “essere”, un’ individualità e questo la sottrae alle forze delle tenebre, portandola nella sfera della luce, avvicinandola così di più all’uomo e alle forze formative cosmiche. L’argilla esposta al sole si risveglia come un animale dopo un lungo letargo. Il calore e la luce solare sciolgono e dissolvono piano piano quelle forze che la incatenavano al sottosuolo, al mondo minerale. L’essicazione dell’argilla al Sole si può paragonare ad un processo di germinazione. Sia il germe che l’argilla, accarezzati dalle forze cosmiche (luce e calore solari) e terrestri (ossigeno) si risvegliano da una sorta di torpore accogliendo tutte le forze formative universali. Nell’argilla sono presenti un polo cosmico e uno terrestre, il primo è rappresentato dalla silice, il secondo è rappresentato dal calcare. L’argilla è in grado di armonizzare e creare un “respiro” tra queste forze diametralmente opposte e grazie alla sua particolare natura e composizione, è portatrice di vere forze ritmiche. Per questo si associano alla parola argilla, che in tedesco si dice “ton” che significa anche suono, le espressioni del fluire, movimento, forma, connessione, trasformazione …
Silice, calcare e argilla rappresentano nell’organismo terrestre il più estremo risultato dell’attività formatrice delle sostanze della Natura. Sotto il terreno vi è il calcare che afferra la pianta attraverso le radici e la incatena al suolo. Sopra il terreno agiscono le forze della silice che attraverso il fiore tendono a strapparla alle forze della terra per avvicinarla il più possibile al movimento infinito del cosmo. In mezzo troviamo la foglia che, grazie alle foglie argillose, armonizza e tiene assieme queste due opposte tendenze. L’argilla con la sua plasticità sta in mezzo, media, porta su le forze terrestri e porta giù le forze cosmiche e come il Sole nel sistema solare armonizza l’attività dei vari pianeti, l’argilla al suo interno armonizza le forze del calcare e della silice.
Nella lunga ed articolata risposta ad una domanda sul fatto “se abbia importanza su chi esegue il lavoro di dinamizzazione”, a pag. 113 – 115 del Corso di Koberwitz, oltre a parlare dell’azoto (elemento correlato al segno astronomico del Toro) come sede di tutte le immaginazioni cosmiche, R. Steiner ci dice un’altra cosa molto importante “Nei colloqui che abbiamo avuto nella sala Bock, il nostro amico Stegemann aveva posto una domanda molto delicata, è cioè se si possano combattere i parassiti per questa via, cioè con la concentrazione o simili mezzi. E’ fuori discussione che sia possibile, operando in modo adeguato. Soprattutto nel periodo fra la metà gennaio e la metà di febbraio, quando la terra sviluppa al massimo le sue forze che in quel tempo sono alla massima concentrazione; se si istituisse un periodo festivo per praticare simili concentrazioni, l’effetto non mancherebbe. Lo ripeto, è una domanda molto delicata, ma essa ha una risposta positiva nel senso indicato. Solo che tutto deve essere fatto in consonanza con l’intera Natura. Si deve sapere che non è lo stesso fare un esercizio di concentrazione in pieno inverno o in piena estate.”
Quindi in questo importante periodo astronomico del Capricorno si ha la possibilità che le forme immaginative del pensiero umano possano essere colte ed impregnate nel ritmico processo dell’argilla che mai come in questo momento diventa un “vero essere vivente”. Occorre anche ricordare che se durante l’anno non possiamo godere di questo momento ritmico dal punto di vista del movimento terrestre attorno al Sole (o più esattamente del Sole intorno alla terra, dal punto di vista tolemaico) ogni mese sappiamo che la Luna “visita” il segno del Capricorno per circa un paio di giorni e se le condizioni sono di buona umidità e soprattutto se abbiamo vicina la Luna Piena questa “sensibilità” si può rinnovare ed usare osservando il calendario delle semine biodinamico.
Rudolf Steiner alla pagina 12 del suo quaderno personale di appunti che ha usato durante lo stesso corso, che stamperò ad inizio 2022, scrive di suo pugno: “Nel cuore dell’inverno gennaio–febbraio far congelare l’acqua nel terreno: aggiungere argilla, vengono scacciati i parassiti” e queste due righe sintetiche aggiungono un tassello al passo appena riportato.
Il preparato di argilla (509) genialmente creato da Hugo Erbe amplifica le forze ritmiche del Capricorno ed è il mercur, il mediatore necessario ed indispensabile tra le forze telluriche terrestri calcaree della Bilancia e le forze cosmiche silicee dell’Ariete. Non a caso come citato prima nella seconda conferenza del corso di Koberwitz R. Steiner ci dice che “l’argilla promuove l’ascesa verso l’alto delle forze cosmiche” , ma aggiungo io che promuove anche l’elevazione verso l’alto delle forze terrestri, quindi svolge una doppia importante ed INDISPENSABILE azione ritmica, oserei dire animale!!!
Su alcuni articoli di vecchie riviste tedesche di fine ‘800 si scriveva che gli agricoltori usavano spargere sul terreno nel mese di novembre cornunghia e setole (peli) di maiale per aumentare la fertilità del terreno.
Sappiamo che il messaggero fisico del segno zodiacale dello Scorpione è il Carbonio, quello, del Sagittario è il Magnesio, del Capricorno è l’Argilla e dell’Acquario è l’Ossigeno. Unendo queste utili informazioni a ciò che ci ha detto R. Steiner sarebbe molto utile fare una serie di trattamenti in questo periodo molto vitale e molto senziente della terra con questi preparati e con questo calendario:
- Affinchè le infinite forze formative del Carbonio possano agire sulla Terra serve che ci sia una buona quantità di humus nel terreno per accoglierlo ed assorbirlo e ricordarle ed era questa la funzione della cornunghia, o delle setole di maiale, sparse sul terreno a novembre.
- Per poter accumulare le forze formative del carbonio ho allestito un preparato di shungite (525) che ha una alta percentuale di silicati inglobati in una matrice di carbonio che è utile spruzzare da metà novembre a metà gennaio.
- Il preparato del TKP (Preparato dei Tre Re di Hugo Erbe) spruzzato dall’Epifania in poi aiuta molto e sensibilizza queste importanti azioni
- Distribuire finemente sul terreno 5 kg di argilla verde per ettaro poco prima di metà gennaio: sarebbe utile dinamizzarla in 50 litri di acqua
- Dal 19 gennaio al 15 febbraio dinamizzare una dose di 502 e di 503 (15 grammi per ettaro) insieme ad una dose di 509 e spruzzarlo nel pomeriggio–sera finemente sulle piante da frutto
- Dall’equinozio di primavera, al max alle idi di aprile, dinamizzare spruzzare il preparato di argilla (509) di Hugo Erbe
- Naturalmente appena le condizioni climatiche lo consentano dinamizzare e spruzzare insieme 500 e Fladen (assenza di gelate ed umidità nel terreno)
Per chi desidera fare questo ciclo di trattamenti può trovare tutti i preparati su agribioshop.it oppure telefonare o mandare una mail in sede (ordini@agribio.email) per farseli spedire.
Oggi il processo dell’argilla è anche molto importante per risvegliare il processo spirituale dell’essere umano, oltre che per i campi coltivati.
Ivo Bertaina
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