- Il cavolo fa parte della Famiglia delle Brassicacee; possiamo considerare in questo gruppo il cavolo verza, cavolo rapa, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiore.
- Consociare con camomilla, aneto, salvia, menta piperita, rosmarino, pomodoro, fagioli, spinaci, ravanelli, insalata. I cavoli vanno tenuti lontani dalla cipolla e non vanno seminati dopo i ravanelli. Si possono intercalare sedano e cavolfiori.
- Richiedono molta concimazione con compost poco maturo e sono i primi ad entrare nella rotazione, insieme a Solanacee (pomodori, peperoni, patate, melanzane), Cucurbitacee (zucche, cetrioli, meloni), porri, sedano
- Nella rotazione il cavolo dovrebbe seguire le leguminose (fagioli, piselli, lenticchie o coltura intercalare di lupino). È un forte consumatore, nell’autunno dell’anno precedente la sua coltivazione è quindi consigliabile effettuare una concimazione con compost ottenuto da letame completamente maturo, per non correre il rischio che in primavera il letame inneschi un nuovo sviluppo fungino nel suolo. Se non si fa così, i cavoli vengono attaccati da vari funghi.
- Amano essere seminati e curati nei giorni di foglie. Fare attenzione a non raccogliere i cavoli in giorni di foglie, altrimenti marciscono presto. È consigliabile raccoglierli in giorni di fiori o frutti.
- La diluizione omeopatica di Menta viridis (provare con una CH 8 o CH 9) viene usata per afidi e ditteri su piante della Famiglia delle Brassicacee.
- Contro la cavolaia si può usare il dissuasore oppure il Bacillus thurigensis
- Le piante possono essere tagliate alla base a livello del terreno dall’agrotide. Per impedire il guasto si può tagliare il fondo e la cima ad un barattolo di latta e metterlo intorno alla pianta oppure si può mettere nel terreno uno stuzzicadenti, un fiammifero di legno o un rametto ben solido, direttamente a contatto con il gambo delle piante, accanto ad esso. Quando l’agrotide attacca il gambo per tagliarlo, deve circondarlo ed il legno duro glielo impedisce. Esiste però anche un altro tipo di agrotide che si arrampica su per la pianta per mangiarne le foglie. La pacciamatura di foglie di quercia alla base del fusto terrà lontano l’agrotide.
- I geometridi si trovano sotto le foglie di tutte le piante della famiglia dei cavoli delle quali si nutrono. Hanno un caratteristico modo di muoversi, s’incurvano e si distendono. L’adulto è una farfalla spesso di colore marrone.
- La menta piperita piantata o disseminata fra i cavoli li protegge dalla farfalla cavolaia. Se la salvia è piantata in mezzo ai cavoli, li protegge contro la farfalla cavolaia. Perfino i rametti soli della salvia sparsi fra i cavoli hanno l’effetto benefico di respingere questi insetti.
Riferimenti bibliografici
- “Indicazioni dallo studio sulle costellazioni” di Maria Thun (Editrice Antroposofica) pag. 145
- “Calendario delle semine 2008” di Maria Thun (Editrice Antroposofica) pag. 54
- “Calendario delle semine 2018” di Maria Thun (Editrice Antroposofica) pag. 51
- “Agricoltura biodinamica” di Koepf, Schaumann, Haccius (Editrice Antroposofica) pagg. 262, 265
- Corso di “Agromeopatia” tenuto in Agri. Bio. nel 2017 da Maria Franziska Rindler
- “Controllo ecologico delle erbe infestanti” di Adriano Del Fabbro (La casa verde Gruppo Demetra) pag. 21
- “Il suolo – Un patrimonio da salvare” di C. e L. Bourguignon (Slow Food Editore) pag. 81
- “Leguminose – Un aiuto per l’agricoltura biodinamica” di Almar von Wistinghausen (Editrice Antroposofica) pag. 49
- Quaderno n. 5 di Biodinamica “Le consociazioni vegetali e il loro impiego” di R. B. Gregg e H. Philbrick (Editrice Antroposofica) pagg. 64, 83
- Quaderno n. 6 di Biodinamica “Il libro degli insetti – Metodi non tossici del controllo degli insetti” di J. E H. Philbrick (Editrice Antroposofica) pagg. 43-45, 79, 131
Fabrizio Testasecca
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