Idee biodinamiche per creare qualità nel frutto

L’uso del cornoletame e del cornosilice deve essere complementare, come ci dice Rudolf Steiner nella quarta conferenza del Corso agli Agricoltori: il 500 concima e porta vita ed humus nel terreno, il 501 concima la luce e porta vita con il rinnovo dell’etere della luce nell’aria. Ricordiamoci sempre che oggi, a differenza del 1924, quando si tenne il Corso, l’aria è almeno 100 volte più inquinata del terreno.

Nicolas Joly mi ha detto più volte in occasione dei nostri incontri che un mese prima della raccolta usa sempre i preparati elencati di seguito consociati per aumentare la qualità organolettica delle sue uve, ovvero: aromi, sapori, profumi, conservabilità, colori, qualità del grado alcolico etc.

CORNOSILICE CON 506 E 507

Alla dose di cornosolice (5 grammi) aggiunge subito dall’inizio della dinamizzazione con 35 -40 litri di acqua di fonte tiepida, una dose di preparato di tarassaco (506) di 15 grammi e poi al 40° minuto di dinamizzazione aggiunge, senza fermare il processo di dinamizzazione, una dose di 25 ml di preparato di valeriana (507). Questa è la dose per un ettaro.

  • Il 501  è l’amplificatore del mondo delle qualità, che arriva dalla periferia del Cosmo, ha la capacità di attrarre queste qualità e concentrarle sul frutto irrorato dal 501. Oggi l’inquinamento elettromagnetico, radioattivo e dei veleni chimici sparsi nell’aria, non permette più all’etere della luce di “concimare” il frutto. Il cornosilice permette un migliore e completo sfruttamento della luce. La luce permette di creare forme, forma che si traducono in una abbondante formazione di albumine e zuccheri. L’azione della silice trasmuta quella fatta del calcare che è stata creata dal cornoletame. Il calcare agevola la formazione di acqua e di humus.
  • Il 506 (preparato di tarassaco) è collegato a Giove, pianeta collegato alle forze dell’etere di luce periferico, che è il pianeta del sistema solare legato al mondo delle qualità sopracitate, infatti il tarassaco è una pianta ricca di silice e quindi di forme e di suoni.
  • Il preparato di valeriana (507) è il preparato collegato con le forze archetipiche di Saturno, forze di calore esterno. Va ricordato che uno dei fattori, che anche i viticultori osservano sempre molto bene per la raccolta delle uve, è la maturazione completa del seme. Il seme quando è maturo diventa come un Sole interno del frutto ed apporta attraverso la linfa matura che passa attraverso il peduncolo l’apporto dell’etere di luce all’interno del chicco sviluppando i più fini e complessi processi di maturazione.

 

PREPARATO DEL GUSTO E QUALITA’

Nicolas Joly usa fare anche, sempre prima della raccolta, questo preparato che per un processo di risonanza: occorre ricordare che la pianta è come un bambino ed ama molto gli esempi che gli vengono dati.   

  • Prendete 100 grammi di buon miele biologico o meglio ancora biodinamico, un miele che sia bene cristallizzato, non usate il miele di acacia, che non cristallizando è il miele meno qualitativo che esista. Dinamizzate il miele sciolto prima in un contenitore di vetro in acqua tiepida con 50 litri di acqua tiepida di fonte (PH inf. A 6,5) per 60 minuti.
  • Dopo 20 minuti, senza fermare la dinamizzazione, aggiungete 50 grammi di propoli in soluzione idroalcolica sempre continuando a dinamizzare.
  • Dopo ancora 20 minuti, quindi al 40° minuto di dinamizzazione aggiungete 25 grammi di 507 (preparato di valeriana)
  • SPRUZZARLO AL MATTINO PRESTO, COME IL 501, UN MESE PRIMA DELLA RACCOLTA. IL CICLO LUNARE PERMETTE DI FAR LAVORARE QUESTI TRE ELEMENTI ATTRAVERSO LA LINFA DELLA PIANTA NEL FRUTTO.
  • Il miele, per risonanza, favorisce la formazione di zuccheri di alta qualità nel frutto
  • La propoli blocca e riduce il marciume, le possibile botriti, o altri marciumi del frutto, ed è un disinfettante naturale
  • Il preparato di valeriana (507), come detto prima, è un attivatore del processo di maturazione archetipica del seme ed apporta ed amplifica il fine ed importante processo di maturazione interna

Fate qualche prova sui vostri vigneti, frutteto, cereali ed erbe aromatiche o nell’orto mantenendo una zona campione dove non lo avete spruzzato per poter comparare il risultato e mi direte cosa vi è successo ….

Ivo Bertaina

 

Condividi su
WhatsApp Scrivici su WhatsApp