luglio 2014

LA RELAZIONE DEL FIORE CON L’ESSERE UMANO

Non esiste  essere umano che non apprezzi i fiori o che non ne sia influenzato: i fiori portano luce, portano gioia, portano vita, colorano i nostri pensieri  e danno luce al nostro cuore. Il fiore  nell’essere umano corrisponde al sistema del metabolismo e delle membra: le nostre mani sono dei petali  sempre aperti che accolgono i pensieri, i gesti  e le azioni delle persone che incontriamo.
 Il fiore è un sistema di foglie  ridotte ad unità: è la massima concentrazione di forze della pianta, uno sforzo  immenso per la creazione di una nuova creatura che infatti prima come fiore si differenzierà completamente e  poi come frutto si staccherà, si libererà  dalla pianta. Il colore verde  e la funzione assimilatrice  che vi è connessa spariscono, si trasformano, il ritmo  ascendente , regolato da  severe leggi numeriche della spirale di inserzione  fogliare è metamorfosato e lascia il posto ad un movimento  circolare, sintomo chiaro che stiamo passando dal mondo della luce  e dell’aria  nel mondo del calore.  Che il fiore sia inserito nel mondo del calore lo si vede dalla forma del fiore:  fatto a coppa, a campana o a tubo , delimita  e racchiude spazi interni  mentre l’unico spazio della foglia è uno spazio esterno. Mentre la foglia  è un frammento di uno spazio esteso all’infinito  che si nutre dal cosmo per crescere, è di fatto un minerale  eterizzato, vivificato dalla lue e dal calore, il fiore è una porzione di sfera  che racchiuderà e proteggerà  l’ovario ed emetterà colori, profumi, aromi, nettare e polline per richiamare altra vita,  il fiore tenderà a differenziarsi e “animarsi”.    
 I fiori sono collegati all’elemento dell’aria   e sono indispensabili in un organismo agricolo in quanto collegano e mettono  in processo gli eteri della luce e del calore. I fiori “lavorano” sul lato delle emozioni, della percezione : i fiori di Bach sono oggi conosciuti ed usati per curare “l’anima”, come le radici aiutano la formazione dei pensieri e le foglie rafforzano il sistema ritmico; naturalmente di qualità biologica o biodinamica. Per poter agire bene i fiori devono essere raccolti oltre che in giorni di “fiori –aria” possibilmente dalle 10 alle 12 per dare il loro massimo apporto di forze di luce ed in giorni pieni di luce. Anche in una semplice insalata la presenza dei fiori è fondamentale: danno colore, danno luce e  “suoni” al nostro cibo: una insalata equilibrata, ben bilanciata avrà la presenza di radici (carote, patate, cipolle), foglie (insalate), fiori e frutti (pomodori, peperoni, semi). Se in quel momento sono troppo “nelle nuvole” e staccato da terra “comporrò” una insalata con prevalenza di  elementi di radici e foglie, se invece sono troppo “terrestre”, troppo incazzato farò una inalata con più elemento di fiori e frutti per bilanciare meglio  i miei eccessi: così facendo, scegliendo cosa mangiare in una semplice insalata faccio una azione curatrice sul mio corpo e sulla mia anima.
Rudolf Steiner ci parla della correlazione della crescita dei fiori con i defunti: il primo lavoro del defunto nel mondo spirituale è quello di agire attorno alla pianta per portarla alla fioritura, per aiutarla in questo difficilissimo e “doloroso” gesto di trasformazione, basilare per la sua riproduzione: lo spirito del  defunto ( fiore del mondo fisico) aiuta la natura a riprodursi, a partorire, a creare nuova vita, perché sono con la vita che si riproduce nella natura vi è una speranza di vita umana. Da questo nasce anche la consuetudine di portare fiori ai defunti, ovvero fiori che portano luce per chi entra nel mondo delle tenebre e da questo gesto si comprende che comprare e portare fiori “chimici”  pieni di veleni porta loro ben poca luce, anzi probabilmente rafforza le tenebre, la disperazione e la paura attorno a loro.
La coltivazione dei fiori (dato che non si mangiano) è la maggior  e più bieca e stupida forzatura  di veleni legati all’agricoltura chimica  che esista al mondo: proprio per questo coltivare fiori bio o biodinamici è una vera e grande opportunità  di lavoro sano e di avere fiori che diano veramente luce. Sempre Rudolf Steiner  aveva dimostrato che molti fiori sono farfalle che si sono legate al mondo vegetale, insetti che si sono sacrificate per aiutare il mondo vegetale, vedi per esempio la viola del pensiero: la farfalla è un’anima di un insetto che si lega al mondo vegetale che tanto ha bisogno dell’elemento animico ed una farfalla la possiamo considerare come un fiore liberato nel cosmo. Il maggior dolore che possiamo dare  ad una pianta è di farlo vivere senza la presenza di insetti, senza la presenza di animali, il mondo al quale aspira di salire evolvendosi: l’insetto  che vola libero nell’aria è un modello, un esempio da seguire  e da imitare per la pianta prigioniera nel terreno: proprio per questo grazie “all’imitazione” e grazie ad un grande sforzo, potremmo anche chiamarlo  tranquillamente,  in relazione all’organismo umano, “dolore”, la pianta attraverso il fiore e nel conseguente seme- frutto si stacca dalla Madre Terra, si evince e si “muove” anche se di poco e per poco prima nell’aria e poi   tornando alla  terra ed alla nuova vita del seme rinnovato dai suoni  cosmici .  La pianta di per sé, non avverte il dolore quando è tagliata, come il fiore non avverte sofferenza quando è reciso, come l’animale o l’essere umano perché la pianta non ha il corpo astrale o  quella che chiamiamo comunemente l’anima; però si avvicina al dolore, alla sofferenza quando le foglie si devono trasformare in fiori e poi in frutti e semi e da queste “sofferenze” nascono i profumi, nascono i sapori, i colori, le forme e le consistenze dei frutti e dei semi.  Perchè si regalano dei fiori ad una persona amata? Perché servono per portare luce nelle decisioni e calore nel cuore; il fiore è un “messaggio nemmeno tanto subliminale” di volontà di riproduzione, di forze di amore e di sacrificio, il fiore rappresenta la (possibilità)  e un invito alla  fecondazione (cosmica).  
La donna è più in rapporto col mondo dei fiori perché il conseguente frutto “partorito” dal fiore  sfiora e palesa la maternità per il mondo vegetale. Se entriamo in una casa od in un  giardino attraverso la presenza, la disposizione, la qualità e la varietà dei fiori comprendiamo e conosciamo subito le persone che ci abitano o ci lavorano: pensate a che sensibilità ci sia in una casa con fiori finti  e piante rinsecchite  oppure senza la presenza di una pianta  od invece  l’accoglienza che ci da un semplice mazzetto di fiori di campo ben disposto  su un tavolo o nella stanza dove siamo ospiti: significa “io mi sacrifico e lavoro perché tu abbia a disposizione la miglior qualità di luce possibile”.
Esistono due tipi di fiori sia tra le piante annuali che tra le piante a legno: i fiori che sbocciano in primavera prima di aver messo  ancora le  foglie sono calore e luce  condensati  e conservati gelosamente dagli esseri elementari per tutto l’inverno che viene poi liberato (come messaggio e viatico) in primavera quando il calore non c’è ancora e le forze di luce sono ancora deboli: è un dono di luce e calore conservato con amore dalla terra  per la delicata pianta ancora immersa nel freddo primaverile. I fiori che nascono dopo le foglie sono invece fiori più maturi, più equilibrati, un esempio ne è la mela, non a caso per il Peccato Originale è stato scelto la mela  e non un altro frutto … Un frutto con la polpa dura e che si conserva per un buon tempo, come il corpo umano; mentre i fiori  che nascono prima delle foglie   danno frutti a polpa molle (pesca, albicocca) oppure con una  polpa bruciata  e dura (mandorle)  e con tracce di veleni (arsenico).
I fiori delle piante annuali sono maggiormente portatrici di forze astrali, animiche mentre  i fiori degli alberi a legno sono maggiormente portatrici di forze eteriche: di qui, in base alle esigenze delle persone alle quali  regaliamo i fiori, possiamo scegliere cosa abbisogna loro. Oltre a questo elemento va considerato che il colore, le forme, le dimensioni, i profumi dei fiori influiscono  fortemente sul corpo eterico ed  astrale dell’uomo: avete mai sentito un fiore comprato da un fioraio  emanare profumi? In agricoltura i fiori annuali agiscono molto sull’aspetto astrale (mancante) delle piante: lo dimostrano chiaramente i fiori usati per i preparati da cumulo biodinamici, l’unico albero  a legno che si usa è la quercia (corteccia, parte morta, “cervello esterno”) che viene usata  per smorzare, transustanziare l’eterico (calcio e forma) della pianta. I fiori degli alberi che come detto sono più eterici captano più finemente le forze astrali ( a loro mancanti) delle sette animicità planetarie del sistema solare stimolandone conseguentemente ciò che li attornia.
La Luna è collegata al ciliegio e porta forze di vitalità, Venere è collegata con i fiori di pesco   e la sua azione si concentra sul metabolismo, Mercurio è collegato con i fiori del biancospino  ed agisce sulle forze di trasformazione, strutturazione e rinascita (quando serve). Le forze del Sole si trovano al Nord  nel fiore del cako e portano equilibrio, oppure sempre con il Sole al sud abbiamo i fiori degli agrumi  che rafforzano l’Io nell’uomo e l’Io  di gruppo nelle piante. I fiori del pero sono collegati a Marte ed agiscono per  sanare e risolvere conflitti  ed ambienti difficili, i bellissimi e gioviali fiori del melo sono collegati a Giove e lavorano sulla equilibrata maturazione spirituale umana e delle piante  ed infine con Saturno abbiamo a nord i fori del susino che lavorano sulla conservazione del corpo umano  ed al sud le fini forze dei fiori del mandorlo che lavorano sulla piena elaborazione del cibo che mangiamo,  situazione difficile per l’essere umano malato od anziano. Questo è un campo oramai dimenticato da noi umani meccanicisti e che consentirebbe di poter assorbire a piene mani  e gratuitamente la saggezza curativa delle piante naturalmente coltivate in modo bio o biodinamico.
Anche nelle foglie passa e  in qualche caso si “ferma” una parte delle azioni  di luce che vanno a sbocciare nel fiore, soprattutto nelle piante aromatiche, dove l’aroma anziché andare tutto le fiore si “blocca” nella foglia, potremmo dire che le foglie delle aromatiche sono dei “fiori  non finiti”.  
In autunno cadono le foglie  e la loro caduta sulla terra ed il loro essere “mangiate” dalla terra stessa è un sano ed indispensabile nutrimento di nuove e forti forme cosmiche nel periodo nel quale  le forze della terra si ritirano sotto il suolo, fra l’altro d’autunno le foglie  prima di cadere si “colorano” come dei fiori  e si accendono come delle “fiamme vegetali”…
Va considerato che dalla primavera all’autunno, finito il processo di fioritura,  la  caduta  dei petali dei fiori sulla terra, pur essendo  un processo in forma  omeopatica, è una vera e proprio nutrimento spirituale e vivo  delle forme fissate dalle costellazioni dell’Acquario, Pesci, Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone  e Vergine per portare il cielo nella terra: una comunione del cielo con la terra; non a caso per gli sposi si fanno letti di petali di rose sul quale camminano una volta  usciti dalla chiesa o dal comune …
Tutti questi piccoli esempi vogliono essere un  invito alla riflessione sull’importantissimo  processo della fioritura nella sua più ampia accezione ed un invito a coglierne i riflessi  ed i nessi nell’essere umano: elementi alla portata di ognuno di noi e con costi praticamente nulli, perché i fiori sono oggi spesso dimenticati come dimenticata è la nostra anima non solo dagli altri ma da noi stessi  e  proprio per questo non riesce a fiorire e dare frutti …

Ivo Bertaina

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