BOLLETTINO DI GESTIONE DELLA VITE IN BIODINAMICA – MARZO

Fase fenologica

BBCH 01 (pianto della vite – rigonfiamento della gemma)

 

Con l’aumento delle temperature e qualche precipitazione anche la vita biologica del terreno aumenta. La siccità e le temperature elevate della scorsa stagione hanno depauperato il suolo lasciandolo spesso scoperto. La situazione ha causato forti mineralizzazioni della sostanza organica e rallentamenti nei processi biologici, in particolare legati al ciclo dell’azoto. Il terreno appare spesso destrutturato e molti concimi e ammendanti sono rimasti come bloccati e rimangono indisponibili senza un’adeguata attività microbiologica nel terreno e fisiologica della pianta.

 

Una valutazione della qualità del suolo può essere fatta eseguendo in questo periodo la prova della vanga, esaminando una fetta di terreno in termini di struttura, colore, odore, presenza di glomeruli o di sostanza organica non trasformata e humus stabile.

 

Un altro strumento di indagine è costituito dalla cromatografia circolare al nitrato d’argento che consente di trarre preziose indicazioni sullo stato di salute del terreno o sulla qualità di un composto. Essa sfrutta la capacità di separare i diversi elementi che costituiscono il materiale da analizzare di un particolare tipo di carta da filtro, evidenziandoli tramite un reagente.

La lettura del cromatogramma non solo consente di evidenziare le qualità vitali legate alle forze formatrici, ma dona anche indicazioni sulla struttura del terreno e sullo stato delle trasformazioni in atto; più particolarmente sull’attività microbica, sul processo di formazione dei colloidi argillo-umici, sulla mineralizzazione, sulla tendenza alla costipazione e all’asfissia, all’erosione ed al dilavamento, sulla capacità di ritenzione idrica e di rendere disponibili gli elementi.

Di seguito alcuni esempi:

Terreno di vigneto convenzionale

 

 

Terreno di vigneto di media qualità

 

 

Terreno di buona qualità, ma che evidenzia una mineralizzazione

 

In base alle indicazioni ottenute si potrà valutare la situazione attuale relativa alla fertilità chimica, fisica e biologica e gli interventi necessari (concimazioni, lavorazioni, preparati biodinamici…)

Potete trovare ulteriori informazioni qui

 

Giulio Moiraghi – Spec. in vitivinicoltura biodinamica – imagine@biodin.com

 

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