BOLLETTINO DI GESTIONE DELLA VITE IN BIODINAMICA – APRILE

APRILE

Bollettino di gestione vigneto biodinamica

 

Fase fenologica

BBCH 05 – 11 (gemma cotonosa – sviluppo delle foglie)

 

Situazione:

Fase fenologica in largo anticipo. Le temperature elevate e la mancanza di precipitazioni hanno spinto le essenze da sovescio ad andare precocemente a fiore limitando lo sviluppo fogliare. La siccitá ha anche limitato la trasformazione della sostanza organica grezza, per cui i terreni risultano particolarmente destrutturati con un’attivitá biologica molto limitata.

É opportuno incrementare la fertilitá del terreno con i preparati fladen (piú attivo sui batteri della biologia del suolo, scopri di più) e cornoletame (piú attivo sul microbioma fungino, scopri di più) considerando oltre al periodo piú adatto in base al calendario (luna discendente) anche l’eventuale umiditá e la copertura del suolo.

A seconda delle condizioni del vigneto in virtú della scarsa attivitá biologica occorre valutare se trinciare la massa da sovesciare precocemente senza far maturare completamente i bacelli, per non appesantirne la ‘’digestione’’, oppure limitarsi a sfalciare o trinciare leggermente in caso di scarsa copertura del terreno per non lascarlo esposto all’erosione. Dopo l’eventuale interramento procedere nuovamente alla spruzzatura del preparato 500 P e/o Fladen); ripetere nel caso che la siccitá perduri.

 

Si consiglia di tenere pronto il preparato di valeriana 507 per eventuali gelate tardive dal germogliamento in poi (scopri di più).

 

Le temperature mediamente basse in rapporto alla fase fenologica comportano uno sviluppo lento dei germogli con conseguente aumento dei danni alle gemme da parte delle nottue. Dove si sono verificati forti attacchi negli ultimi anni é opportuno effettuare un attento monitoraggio ed eventualmente intervenire. Gli interventi fitoiatrici hanno scarsa efficacia, avendo il lepidottero attivitá notturna, mentre piú opportuni risultano quelli meccanici, quali la raccolta manuale notturna, l’apposizione di collarini (minigonne) o le lavorazioni interceppi, in particolare con la spollonatrice.

 

Difesa

La stagione precedente grazie all’andamento climatico si era conclusa con una pressione fungina limitata. Si presuppone quindi una scarsa virulenza sia per quanto riguarda le infezioni primarie di peronospora sia per gli attacchi dovuti ad oidio svernante.

Si consiglia comunque di effettuare la spruzzatura del preparato cornozolfo e del 508 cornoequiseto.

 

Giulio Moiraghi – Spec. in vitivinicoltura biodinamica – imagine@biodin.com

 

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