Oggi esiste un approccio alla realtà basato sul “pensato”o sul pensiero: tutto lo scibile umano si basa su regole create sul pensare che è diventato oggi arido e fisso. Quello che noi chiamiamo il nostro pensare, fin dai primi anni di scuola, è quasi sempre “il pensato” di altri uomini, quindi più che un pensare libero è un riflettere su pensieri di altri uomini, molto spesso già morti da secoli …
Non caso un ragazzo quando inizia a pensare in modo autonomo (dai 14 anni in su) giustamente rifiuta e tenta (giustamente) di distruggere il vecchio pensare nel quale la società vuole impigliarlo ed inquadrarlo ma la società organizzata “democraticamente” ( a maggioranza) lo educa al pensato cercando di ottenebrare il suo nuovo libero pensare …
La mente, agendo da sola, può solo mentire, perché non si confronta con altri: questo è un importante punto di partenza da tenere in considerazione. Inoltre questo porta aridità di pensiero perchè non poggia quasi mai sulla realtà. La realtà è SEMPRE in movimento, non è mai ferma, né fissa. Oltretutto il pensare dominante rifiuta sempre ogni altro tipo di pensiero diverso, anzi ne ha paura! Questo è un approccio dominante ed oppressivo, mentre l’essere umano è molto più complesso, è un essere tripartito, basato su:
- Pensare che si esprime nella Testa
- Sentire che si esprime nel Tronco
- Volere che si esprime negli Arti
Il Pensare dovrebbe partire sempre dal Sentire ed influisce fortemente sul Volere. Si può dire che al Pensare corrisponde la Scienza (centro), al Sentire corrisponde la Religione (periferia), al Volere corrisponde l’Arte (creazione). La VERA agricoltura biodinamica si basa SEMPRE su questo approccio tripartito e proprio per questo è molto facile da riconoscere! Non rifiuta il pensare, anzi, ma sa che non basta SOLO il pensare per comprendere l’agricoltura, ma il Pensiero (Scienza) attraverso il Sentire (Religione) deve inventare il modo con cui Creare (Arte) nuove forme vitali.
Il Pensiero che non si relaziona con il Sentire ed il Volere diventa arido perché non si confronta con altri campi ed altri pensieri e prima o poi muore e sapendo la sua fine si chiude ed attacca tutti e tutto, per difendere l’indifendibile: il suo unico scopo è allungare l’agonia.
Mentre invece il confronto, soprattutto su approcci diversi porta sempre ricchezza, novità e differenza, perché oltre che creare confronti libera nuove energie che possono essere re-impiegate e moltiplicate insieme!
Questo modo tripartito di usare i nostri talenti ci fa scoprire una cosa assolutamente nuova: creando (dando nuove forme) alla materia libero energia, in quanto il calore spirituale dissolve (libera) esseri elementari del calore ed il lavoro umano crea nuove forme.
Con la pratica si scopre anche come guidare o convogliare questa energia liberata, perché avere diversi modi di pensare è una grande ricchezza per una società viva e libera ed è e diventa un rischio per chi agisce da solo ed ha poca libertà e soprattutto non vuole che vi sia libertà.
La vera libertà si realizza solo col relazionare il nostro sentire, il nostro pensare ed il nostro agire con altri umani. La Libertà si conquista solo socializzando l’umanità ed allora dalla libertà nasce e si manifesta la forza morale che scaturisce proprio dall’energia lasciata libera (esseri elementari del calore) dal vero lavoro, che altro non è che la capacità di esercitare i nostri talenti insieme.
Non a caso Rudolf Steiner affermava che “La massima fondamentale dell’uomo libero è quella di vivere nell’amore per l’azione e di lasciare vivere avendo comprensione per la volontà altrui”. Solo in questo modo la saggezza si trasforma in amore, ovvero il calore ricevuto dal Pensare attraverso il Sentire agisce e riscalda come un Sole gli altri esseri umani.
Ivo Bertaina
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