BIOPENSIERI SETTEMBRE 2018: DIVERSI APPROCCI

Oggi esiste un approccio alla realtà basato sul “pensato”o sul pensiero: tutto  lo scibile umano si basa su regole create sul pensare  che è diventato oggi arido e fisso. Quello che noi chiamiamo il  nostro pensare, fin dai primi anni di scuola, è quasi sempre “il pensato” di altri uomini,  quindi più che un pensare libero è un riflettere su pensieri di altri uomini, molto spesso già morti  da secoli …

Non caso un ragazzo quando inizia a pensare in modo autonomo (dai 14 anni in su) giustamente  rifiuta e tenta  (giustamente) di distruggere il vecchio pensare nel quale la società vuole impigliarlo ed inquadrarlo  ma la società organizzata  “democraticamente” ( a maggioranza) lo educa al pensato cercando di ottenebrare il suo nuovo libero pensare …

La mente, agendo da sola, può solo mentire, perché non si confronta con altri: questo è un importante punto di partenza  da tenere in considerazione. Inoltre questo porta aridità  di pensiero perchè non poggia quasi mai sulla realtà. La realtà è SEMPRE in movimento, non è mai ferma, né fissa. Oltretutto il pensare dominante rifiuta sempre ogni altro tipo di pensiero diverso, anzi ne ha paura! Questo è un approccio dominante ed oppressivo, mentre l’essere umano è molto più complesso, è un essere tripartito, basato su:

  • Pensare che si esprime nella Testa
  • Sentire che si esprime nel Tronco
  • Volere che si esprime negli Arti

Il Pensare dovrebbe partire sempre dal Sentire ed influisce fortemente sul Volere. Si può dire che al Pensare corrisponde la Scienza (centro), al Sentire corrisponde la Religione (periferia), al Volere corrisponde l’Arte (creazione). La  VERA agricoltura biodinamica  si basa SEMPRE su questo approccio tripartito e proprio per questo è molto facile da riconoscere! Non rifiuta il pensare, anzi, ma sa che non basta SOLO il pensare per comprendere l’agricoltura, ma il Pensiero  (Scienza) attraverso il Sentire (Religione) deve  inventare il modo con cui  Creare (Arte) nuove forme vitali.

Il Pensiero che non si relaziona con il Sentire ed il Volere diventa arido perché non si confronta con altri  campi ed altri pensieri e prima o poi muore e sapendo la sua fine si chiude  ed attacca  tutti e tutto, per difendere l’indifendibile: il suo unico scopo è allungare l’agonia.

Mentre invece il confronto, soprattutto su approcci diversi porta sempre ricchezza, novità  e differenza, perché  oltre che creare confronti libera nuove energie che possono essere re-impiegate  e moltiplicate insieme!

Questo modo tripartito di usare i nostri talenti  ci fa scoprire una cosa assolutamente  nuova: creando (dando nuove forme) alla materia libero energia, in quanto il calore spirituale dissolve  (libera) esseri elementari del calore ed  il lavoro umano crea nuove forme.

Con la pratica  si scopre anche come guidare o convogliare questa energia liberata, perché  avere  diversi modi di pensare è una grande ricchezza per una società   viva e libera ed è  e diventa un rischio per chi agisce da solo ed ha poca libertà e soprattutto non  vuole che vi sia libertà.

La vera libertà  si realizza solo col  relazionare il nostro sentire, il nostro pensare ed il nostro agire con  altri umani. La Libertà  si conquista solo socializzando  l’umanità ed allora dalla libertà nasce  e si manifesta la forza morale che scaturisce proprio dall’energia lasciata libera (esseri elementari del calore) dal vero lavoro, che altro non è che la capacità di esercitare i nostri talenti insieme.

Non a caso Rudolf Steiner affermava che “La massima fondamentale dell’uomo libero  è quella di vivere nell’amore per l’azione  e di lasciare vivere  avendo comprensione per la volontà altrui”. Solo in questo modo la saggezza si trasforma in amore, ovvero il calore ricevuto dal Pensare  attraverso il Sentire agisce  e riscalda come un Sole gli altri esseri umani.

Ivo Bertaina

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