Oggi, come forse mai nell’evoluzione umana, occorre avere la massima attenzione ed essere sempre presenti ed attenti mantenendoci coscienti e consapevoli verso ogni atto che pensiamo, ogni parola che pronunciamo, ogni sensazione che cogliamo ed ogni azione che compiamo.
Il principale motivo di questo invito è che i vuoti di presenza di spirito, di coscienza e di consapevolezza che abbiamo lasciato per pigrizia, per paura, per indifferenza, per orgoglio o per stanchezza, vengono riempiti istantaneamente da altri esseri, che possiamo chiamare demoni, e se non ce ne accorgiamo si insinuano sempre più radicalmente fino a distruggerci fisicamente e spiritualmente, danneggiando anche gli altri esseri umani che ci circondano .
Le misure di difesa ci sono e riguardano la qualità della nostra alimentazione, i ritmi della nostra vita, la moralità di ogni nostro pensare, parlare, sentire e volere che portano e sviluppano luce in noi ed attorno a noi e la coscienza e la consapevolezza di mai essere lasciati soli o abbandonati in ogni istante della nostra vita. Gli Angeli e tutte le Gerarchie Spirituali, gli esseri elementari ed i defunti desiderano solo potersi relazionare a noi e creare tante Società di Mutuo Soccorso Spirituale. La libertà che ci hanno donato gli Dei è forse una responsabilità ancora troppo gravosa e non ben compresa per l’uomo di oggi.
Per ottenere questo serve attivare e conservare un’autoeducazione interiore: ce lo ricorda Rudolf Steiner nel suo libro “L’Iniziazione” con alcune semplici ma potenti condizioni:
1) La prima condizione è di porre la massima attenzione alla salute del corpo e dello spirito. Non dipende sempre da noi avere più o meno salute, ma dobbiamo fare di tutto per sempre migliorarla.
2) La seconda condizione è di sentirsi membro della vita complessiva: adempiere a questa condizione ha una portata molto vasta ed ognuno può e deve adempierla soltanto a modo suo.
3) La terza condizione è che dobbiamo elevarci all’idea che i nostri pensieri ed i nostri sentimenti hanno per il mondo altrettanta importanza delle nostre azioni. Occorre sempre ricordare che è altrettanto nocivo odiare il prossimo quanto colpirlo o fargli fisicamente del male.
4) La quarta condizione è di essere convinti che la nostra vera identità non risiede nell’essere esteriore ma in quello interiore. Il sentimento della nostra propria essenza animico-spirituale è la base fondante di questa disciplina.
5) La quinta convinzione e è di mantenere sempre e comunque la costanza in una decisione presa, tranne la constatazione di essere caduto in errore. Ogni decisione presa è una vera e propria forza, ed anche se la forza messa in questa decisione non porta ad un risultato immediato nella direzione desiderata, nondimeno ricordiamo che agisce e crea sempre, abbiamo creato un seme e se anche noi non ne vedremo i frutti, sicuramente altri lo porteranno a maturazione.
6) La sesta condizione è lo sviluppo di riconoscenza verso tutto ciò che si riceve. Occorre sapere che la nostra esistenza è un dono dell’intero Universo ed occorre sempre ringraziare ed avere una somma venerazione verso ogni essere che chi ci fa dei doni.
7) La settima ed ultima condizione che riassume tutte le precedenti è di considerare tutta la nostra vita, ogni secondo della nostra vita allo stesso modo di queste condizioni, perché queste condizioni ci permettono di dare una impronta unitaria alla nostra vita. In questo modo le singole manifestazioni della nostra vita saranno fra loro in completa armonia e mai in contraddizione e la via dello spirito sarà sempre più chiara e luminosa per noi e per chi ci sta vicino.
Va ricordato e sottolineato che di nessuna di queste condizioni si richiede il suo completo adempimento, ma solo lo sforzo che possiamo attuare per raggiungerlo e solo noi siamo completamente coscienti e consapevoli di aver compiuto ogni possibilità o aver omesso questi sforzi. Nessun uomo oggi può adempiere completamente a queste condizioni citate, ma ognuno può incamminarsi in questa via e seguirla con costanza, è un esercizio, un allenamento spirituale per la nostra vita. Quello che importa in questo esercizio, in questo percorso è la volontà, l’intenzione, la coscienza, la consapevolezza, la presenza ed il ritmo o per meglio dire il rito sacro di avviarci su questa grande libera strada verso le nostre radici e la nostra vera patria ed i nostri veri amici.
Ivo Alfonso: Bertaina
14 maggio 2023
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