BioPensieri Marzo 2025 | Cosa è l’essere umano?

L’essere umano si rende conto di essere un essere divino quando e quanto più percepisce coscientemente e consapevolmente di essere uno strumento musicale vivente risonante, unico ed irripetibile.

Uno strumento musicale che può essere suonato in tre modi diversi: individualmente, socialmente o diventare lo strumento del Christo.

Quale modo di far risuonare il proprio strumento musicale lo decide l’essere umano in piena ed assoluta libertà e può anche decidere di percorrerne, nel tempo, un modo, due o tutti tre.

L’uomo può essere un irripetibile solista musicale col suo strumento ed emanare così la sua tecnica e virtuosità, può decidere di diventare strumento di una orchestra, di un gruppo, di una società, ed emanare musiche ancora più grandiose e maestose che risuonano potentemente in molti più esseri umani di quanto possa fare il solista, ma deve accettare che in questo caso vi sia in direttore d’orchestra e deve seguirne indiscutibilmente, venerandolo, le indicazioni, oppure ancora può decidere di offrirsi liberamente di diventare lo strumento musicale di Christo e dare a lui l’opportunità di abitare in noi e risuonare potentemente e fortemente in noi, come il Gesù nathanico ha fatto col Christo dal battesimo del Giordano.

L’aspetto di essere uno strumento musicale vivente unico ed irripetibile va anche coscientizzato dal fatto che ogni giorno, ogni ora, ogni anno, questo nostro strumento abbia suoni e toni diversi e possa emanare musiche irripetibili, quindi se non risuona, ogni ora, ogni giorno, ogni anno, non potrà mai più emettere i suoni che poteva emettere e questi suoni andranno persi per sempre e non potranno essere mai più uditi dai nostri simili e dal mondo spirituale.

Il mondo spirituale, nelle sue nove Gerarchie è il primo fruitore dei nostri suoni e delle nostre musiche e, senza presunzione, si può dire che per il mondo spirituale i nostri suoni, le nostre musiche sono il loro cibo principale.

Per suono intendo il logos, il suono irripetibile della nostra voce, che può essere declinato in parole, poesia e canto.

La musica che emette l’essere umano si può anche chiamare talento e questi è composto di tre essenze principali: amore disinteressato, moralità e abnegazione che diventano coraggio, determinazione e imprevedibilità.

Oggi si sta allargando sempre più un vero e proprio deserto musicale umano, che è stato sempre più sovrapposto e nascosto ai sensi spirituali da un rumoroso stuolo arimanico di musica meccanica, stuolo di esseri arimanici che usa i defunti per manifestarla e confonderci e come nella fiaba del pifferaio magico che usa questa musica per liberare gli abitanti del villaggio (esseri umani) dai topi (uomini senza Io) facendoli cadere nelle gelide tenebre dell’abisso, anzichè salire verso la luce ed il calore spirituale.

Diventando coscienti e consapevoli di essere ognuno di noi uno strumento musicale divino unico ed irripetibile questo fatto ci apre ad accogliere in noi e manifestare il nostro Sé Spirituale, perchè con l’uso delle vibrazioni creative del nostro Logos il nostro corpo fisico inizia a trasformarsi ed il nostro corpo più denso e basso sarà proprio il corpo eterico che altro non è che etere del suono manifesto.

Come diceva Esiodo, poeta greco vissuto nel VII secolo a.C. “Un uomo che non canta è un uomo senza futuro!”

È giunta l’ora di diventare musicisti, cantanti e poeti, veri artisti  praticanti e professionisti ed esprimere  e portare nel mondo le magie del Logos!

Ivo Bertaina

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