BIOPENSIERI DICEMBRE 2018: RESPIRAZIONE TRA VIBRAZIONE ED EVOLUZIONE

Arimane entra in noi con l’inspirazione ed esce con l’espirazione:  se mentre inspiriamo abbiamo buoni pensieri entrano in noi esseri elementari buoni, mentre se inspiriamo con cattivi pensieri diamo corpo  ed albergo (il nostro) ad essere elementari negativi.  Rudolf Steiner ci ricorda che l’inspirazione  è un processo che ricorda la formazione e l’azione fisica umana sull’Antica Luna, lo stato evolutivo precedente della Terra.

Quando espiriamo  succede il processo inverso: una parte dell’aria inspirata se ne torna (umanizzata) fuori di noi.  Già questo fatto ci fa comprendere  che l’espirazione è un modo  per liberare,  per “sublimare” o per “redimere”  la nostra aria, ovvero gli esseri elementari  che allontaniamo da noi:  uno dei modi più semplici e migliori per  liberare gli esseri elementari  è quello di accompagnare l’uscita dell’aria con il canto: le vibrazioni  emesse dall’aria che esce dai nostri polmoni  attraverso la trachea “ripuliscono”  l’aria che esce e la vivificano,  potremmo dire  santificandola.

 

Su Giove, lo stadio evolutivo successivo della Terra, gli attuali esseri elementari saranno tutti liberi dalle “incombenze” che hanno avuto dall’Antica Luna in poi  e liberarli prima del tempo è un segno di gratitudine, di rispetto e di doverosa riconoscenza.  Attualmente gli esseri elementari, proprio perchè  da parte umana non vi è NESSUNA riconoscenza, si stanno “arruolando” con Arimane  che vuole creare una società delle macchine ed ha bisogno di usare loro e di noi per arrivare allo scopo  e non vi è nemmeno così tanto lontano …

Un altro fattore legato al canto è che se un uomo ha paura  od angoscia non canta sicuramente: in molte favole si racconta che il protagonista per vincere le sue paure canta nella notte vagando per il bosco … E funziona proprio così, il canto umano allontana Arimane perché le vibrazioni emesse dal canto lo annichiliscono letteralmente e fugge lontano! Mentre quando le macchine “cantano” al posto dell’essere umano succede l’opposto, ovvero la paura e l’angoscia penetrano nell’essere umano che ascolta questi falsi -suoni  e diventa poco a poco sua preda: Arimane vuole trasformare l’essere umano nella bestia, leggetevi l’Apocalisse di Giovanni  con i commenti di Rudolf Steiner e tutto diventa molto chiaro …

Una persona vera, se la si frequenta un po’, la si riconosce subito perché canta, suona ed ama la musica,  ride o scherza: inoltre una persona spiritualmente sana sorride, ama l’ironia ed ama ridere di se stesso: a proposito R. Steiner diceva che “Dio ama sentire le risa degli esseri umani” perché le risa sono un “canto contratto” che come una malattia contagiosa fa ridere anche gli altri …
E’ molto semplice “scovare” la presenza arimanica nel vostro prossimo: mettetevi con un pretesto a cantare e dalla sua reazione lo scoprirete subito: se canta anche lui o se lo vedete felice della cosa è un buon segno, se si allontana inorridito o chiama l’ambulanza (per voi) è chiaramente preda arimanica! Se con questo stratagemma riesce a mantenere un contegno fategli delle battute ironiche su di lui o mimate dei suoi difetti e si disvelerà …

Chi ama e nutre Arimane ama sentire SOLO musica registrata (la musica arimanica), NON canta mai, sorride poco e gli dà molto FASTIDIO l’ironia fatta su di lui, mentre ama e gode di quella fatta sugli altri (sarà per questo che oggi chi fa ironia sui politici ha tanta fortuna?). Guardate i grandi comici che ancora oggi fanno ridere (Stanlio ed Ollio, Charlot, Buster Keaton), perché sono ancora conosciuti, rivisti e fanno sempre ridere ancora oggi? Perchè facevano ironia soprattutto su se stessi e quasi mai sugli altri!
Un uomo è nato per sviluppare, perfezionare e CREARE col SUONO e con la PAROLA, e CHI NON LO FA, letteralmente, si ammala. Arimane si riconosce immediatamente nell’inattività perdurante del corpo eterico.

Magistralmente R. Steiner nel libro “La porta dell’iniziazione” ci dice che “Il corpo eterico che è portato a vivere in movimenti euritmici quando cantiamo o parliamo, è protetto dalla pesantezza di Arimane (chiamato confidenzialmente anche Satana), dal fatto che esegue questi movimenti e può portarli ad espressione soltanto con una parte del corpo: può soltanto seguirli nel polmone e nella laringe, facendo passare l’aria attraverso di essi. E così nascono parola e canto.”
Come ci spiega con grande chiarezza R. Steiner, il corpo fisico diventa una gabbia, una prigione pesante lasciata governare ad Arimane grazie anche alla nostra pigrizia,  usata per non lasciare esprimere il NOSTRO corpo eterico: e le “regole” di bon ton, spesso create su suggerimento di Arimane, soprattutto per i bambini, aiutano ad imprigionare ancora di più il nostro ed altrui corpo eterico. Se vedeste un umo che canta per la strada oggi il 90% delle persone penserebbe subito che sia matto e se ne allontana disgustato!

Quando ero bambino vedevo cantare nei bar e nelle osterie: oggi silenzio assoluto! Ci sarebbe da preoccuparci seriamente …

In un’altra conferenza Rudolf Steiner spiega come i polmoni nel prossimo futuro diventeranno le nostre ali eteriche e diventa facile comprendere che più cantiamo e più voleremo in alto e meno cantiamo e meno svilupperemo le nostre ali e quindi il nostro futuro evolutivo spirituale. Questo fatto Arimane lo conosce molto bene e per questo ci ha donato la televisione, i video, la musica registrata, internet ed i pc ed ogni cosa per AMMUTOLIRCI. Pensate a come stiamo imprigionando il corpo eterico dei nostri giovani, magari regalando come premio per i buoni voti a scuola un bel telefonino di ultima generazione!!!!

Ma non basta che cantiamo solo noi, sarebbe semplicemente un atto egoista, ma abbiamo il dovere di far ricantare anche il nostro prossimo, perché il futuro sta nell’umanità e non nel singolo umano, perché come diceva Esiodo, poeta greco, nel 700 A.C. “Un uomo che non canta è un uomo senza futuro”.
Una volta che abbiamo riconosciuto un uomo che è preda di Arimane, un uomo che non canta, abbiamo il compito ed il dovere di LIBERARLO, per esempio facendolo cantare e cantando con lui …

“Il male non va combattuto ma va accarezzato” diceva sempre il Maestro Rudolf Steiner, ed il canto è una vera ed ampia, completa ed inarrestabile carezza vibrazionale che avvolge inesorabilmente ogni essere che incontra. In piccolo il canto è come l’azione di luce e calore solare con gli esseri umani: il Sole illumina tutti gli uomini, anche i bastardi, i violenti e gli stupidi.

Il canto umano che viene generato dal nostro cuore, che è il nostro personale piccolo Sole, illumina e riscalda, fin dove arriva la nostra voce (per questo occorre cantare a pieni polmoni) in modo che   rivivifichi  anche i cuori raffreddati e gelati da Arimane, liberandoli e  sciolga l’arimanico incantesimo!

Ivo Bertaina

Condividi su
WhatsApp Scrivici su WhatsApp