BIOPENSIERI APRILE 2023 | La nostra voce

La nostra voce, il suono che emettiamo con le corde vocali è uno dei regali più grandi che ci hanno fatto gli Dei e noi dobbiamo essere sempre consapevoli e consci su come e quando usare questo grandioso dono, che può rivelarsi il più grande atto magico e creativo che possiamo compiere, come farlo divenire preda di un demone distruttore, se lo lasciamo usare in noi da altri esseri.

Dare la parola agli esseri umani è stato l’atto che ha sancito il divenire dell’uomo un essere spirituale. Il canto, la poesia, la parola devono oggi sorgere più che dalla mente, devono sgorgare dal cuore, perché sono le sue vibrazioni che danno vita, unicità e carattere del suono. Il suono della parola è un matrimonio indissolubile ed un equilibrio alchemico tra tutti gli eteri: della vita, del suono, della luce e del calore. Se manca anche solo un etere non è sicuramente parola umana.

Dare la parola, anticamente era un patto più forte di una parola scritta, perché era pronunciata, vibrata davanti ed alla presenza degli dei, come un di loro pari.

Oggi è molto importante ridare dignità alla parola ed usarla nel suo cosciente e consapevole aspetto spirituale, anche perchè tra meno di due millenni la nostra gola, la nostra laringe diventerà l’organo di riproduzione umana sostituendo la riproduzione sessuale che abbiamo ora in comune con gli animali.

Lordare la nostra parola significa ammalarla spiritualmente e farla decadere fino a renderla sterile in ogni senso, ed è quello che alcuni demoni stanno da tempo facendo silenti con discreto successo.

Sta a noi riportarla al suo vero ed unico valore umano e spirituale.

E ricordiamoci che il silenzio, che è un suono interno, fa parte della voce e ne è il suo più grande e forte alleato.

Ivo Bertaina

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