BIOPENSIERI APRILE 2018: COMPRENDERE ED AFFINARE LA DINAMIZZAZIONE BIODINAMICA

BIOPENSIERI APRILE 2018

COMPRENDERE ED AFFINARE

 LA DINAMIZZAZIONE BIODINAMICA

Uno dei punti fondamentali  e basilari dell’agricoltura biodinamica è la dinamizzazione e  si potrebbe dire che:

  • Il preparato biodinamico rappresenta l’elemento terra ed è la musica che vogliamo portare al terreno
  • L’acqua da dinamizzare rappresenta l’elemento acqua e ne è l’amplificatore ed il messaggero
  • L’aria e la luce che si sviluppano ed agiscono durante il movimento vorticoso  e la creazione e la rottura del vortice rappresentano l’elemento aria e rappresentano la potenza (i watt)
  • Il calore dell’acqua, il calore presente nell’aria al momento della dinamizzazione, la pressione atmosferica, le azioni agenti dei pianeti del sistema solare e zodiacali ed il fondamentale calore fisico di chi dinamizza e la coscienza e la consapevolezza oltre che la direzione dei  suoi pensieri sono il musicista, il cantante od il coro (se si alternano più persone a dinamizzare)

Da questo si evince che  tre punti su quattro sono direttamente dipendenti dal modo di dinamizzare: io posso avere un preparato bd di ottima qualità, ma se lo dinamizzo male avrò un risultato scarso, al contrario posso avere un preparato di qualità magari anche scarsa, ma se applico un modo di dinamizzazione perfetto avrò un buon risultato. Certamente occorre tendere ad avere  ottimo preparato ed un ottimo modo di dinamizzare. Dalle mie personali esperienze  ho percepito che la dinamizzazione di 60 minuti del preparato è oggi un grande ostacolo per la diffusione della biodinamica in quanto spesso le persone si stancano solo a pensare di dinamizzare: si spaventano di dover stare lì a girare un volume  d’acqua per un’ora con un bastone  e magari lo fanno una volta o due e poi si lasciano facilmente stancare e smettono di farlo: con questo non dico che non bisogna usare il bastone e plaudo chi lo fa, ma occorre sempre creare dei sistemi adeguati ai tempi che oggi cambiano molto velocemente.  Certamente i dinamizzatori meccanici sono stati una grande “rivoluzione” ma occorre sempre ricordare  e leggere cosa disse Rudolf Steiner a proposito dell’uso dell’elettricità durante il Corso di Koberwitz nel 1924 (per chi non se o ricorda rilegga i miei Biopensieri di  Settembre 2017)

Per questo motivo ho  studiato e creato un dinamizzatore a pedali: dopo il primo Cyclo Din creato con l’amico Vittorino Crivello ho perfezionato la cosa ed è nato il Mercur Dyn: un  perfetto ed innovativo dinamizzatore a pedali col quale si possono dinamizzare da 20  a 250 litri di prodotto con pochissimo sforzo, anzi divertendosi e facendo attività sportiva!

L’aspetto fondamentale della dinamizzazione bd è che si crei un vortice profondo fino a vedere  un “buco” al centro del vortice perché è così che si crea  una  altissima velocità  nel centro (vicino alla velocità della luce) dove le molecole di azoto si trasmutano in silice come ha rilevato la biologa francese Jeanne Rosseau nei suoi esperimenti. L’ossigenazione dell’acqua provocata dallo choc molecolare, aspira dentro i vortici  l’azoto dell’aria (78%)  ed in questo modo grazie all’energia creta dalla dinamizzazione due atomi di azoto  (7 p+7 n = 14 di massa atomica) si trasmutano in un colloide siliceo (14 +14). E dato che Rudolf Steiner asseriva (non a caso)  che l’azoto fisico è la sede delle immaginazioni cosmiche, il Silicio ha la capacità di memorizzare le informazioni cosmiche e del preparato bd dinamizzato. In questo articolo non ho la possibilità di spiegare  dettagliatamente  cosa avviene durante la dinamizzazione biodinamica  ma in un libro che sarà pronto per settembre, parlerò diffusamente di cosa succede nella dinamizzazione.  Un altro aspetto importante e sottovalutato è la quantità di acqua che si usa in campo : 30 anni fa si usavano 60 litri ad ettaro, oggi si tende ad usarne 30 litri :  per esempio per il 500, se il terreno è umido possono bastare ma se il terreno è secco occorre sicuramente aumentare la quantità di acqua per far agire bene il preparato, anche magari fino a 100 litri per ettaro, bisogna sempre ricordare che l’uso della biodinamica non deve diventare  un atto meccanico ma deve essere sempre un atto pensato e ponderato in base all’osservazione diretta dell’agricoltore.

Va ricordato che la dinamizzazione non è utile solo per i preparati bd ma ogni tisana, ogni macerato, ogni prodotto dinamizzato, e la stessa acqua dinamizzata usata per  irrigare od abbeverare gli animali ha delle proprietà  decisamente più vitali. Un altro fatto importante del Mercur Dyn è che ci permette di “elevare”  la funzione dei nostri piedi, arti spesso sottovalutati che solitamente ci servono solo da sostegno fisico e renderli “creatori” come le (più libere)  mani è un atto decisamente innovativo: potremmo dire con vanto “questo prodotto è dinamizzato con i piedi!” Nel Mercur Dyn ho anche inserito un leggio in modo da poterci leggere, durante l’ora di dinamizzazione, un libro e/o cantare qualche mantram o canzone o leggere preghiere  o articoli  appropriati all’atto che stiamo compiendo o scrivere le sensazioni che proviamo e le idee che arrivano!  Il dinamizzatore pesa 120 kg ed è facilmente spostabile con un leva ed un bel paio di grandi  e comode ruote. Se siete interessati a vederlo e sapere le caratteristiche ed il prezzo andate  alla pagina   http://www.agribioshop.it/dinamizzatori-contenitori-per-i-preparati-biodinamici/3030-mercur-dyn.html

Buona e cosciente e consapevole dinamizzazione! Questo settore prenderà presto  sempre più attenzione ed uso anche nel mondo dell’agricoltura convenzionale! Ed è un BENE!

Ivo Bertaina

 

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