Asparago

Nome scientifico: Asparagus officinalis L.

Famiglia: Liliaceae

Breve storia e note botaniche sulla pianta
L’asparago è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia occidentale, già nota ai tempi degli Egizi, che ne diffusero la coltivazione in tutto il bacino del mediterraneo; si diffuse successivamente anche oltre oceano.
Maggiori produttori mondiali sono Cina, Perù, Messico e Stati Uniti, mentre in Europa è l’Italia a fornire le rese maggiori, prevalentemente in Veneto, Emilia Romagna e Piemonte.
L’asparago da orto appartiene alla famiglia delle Liliaceae, genere Asparagus, e comprende oltre duecento specie.
La pianta è costituita da fusto debole, foglie e fiori di piccole dimensioni, i frutti sono bacche rosse della grandezza di un pisello; l’apparato radicale è molto sviluppato. La parte edibile è rappresentata dai turioni, teneri germogli allungati che si sviluppano dalle gemme del fusto.
L’asparago è pianta dioica, la pianta maschile è più vigorosa e produttiva, ma produce turioni più sottili e meno redditizi.

asparago
Esigenze pedoclimatiche

L’asparago, come testimoniato dalla sua diffusione, è pianta molto adattabile da un punto di vista climatico; teme però i ritorni di freddo che ritardano la crescita dei turioni e ne compromettono la qualità.
La pianta predilige terreni leggeri, sciolti e sabbiosi, leggermente alcalini; non si adatta ai terreni subacidi che necessitano quindi di correzioni.

Tempi di semina e trapianto
L’impianto dell’asparago si esegue utilizzando zampe di uno/due anni o piantine in vaso; quest’ultima tecnica si è sempre più diffusa negli ultimi anni perché garantisce una più elevata percentuale di attecchimento.
La coltura dell’asparago permane nel terreno per circa 12/15 anni, non può essere quindi inserito nelle normali rotazioni agrarie; la lavorazione all’impianto del terreno è abbastanza profonda (circa 60 cm). Il sesto d’impianto è di 100 cm tra le file e 30 cm sulla fila, con un investimento complessivo di 30.000 piantine per ha; conviene optare per il trapianto su fila unica, che facilita le frequenti lavorazioni successive.

Lavorazioni
L’asparago non sopporta il ristagno idrico, sono quindi importanti le lavorazioni che favoriscono l’arieggiamento del terreno: le sarchiature che vengono effettuate a mano sulla fila e le erpicature e fresature meccaniche tra le fila. Le lavorazioni devono essere frequenti per controllare la presenza di erbe infestanti che deprimono le piante, causando la riduzione della qualità e quantità dei turioni; non dimentichiamo che in vari periodi dell’anno la coltivazione non è competitiva nei confronti delle infestanti.
Nel caso si voglia produrre asparago bianco, le file vengono rincalzate in modo da favorire l’imbianchimento.
Al termine di ogni stagione la parte epigea va tagliata raso terra ed allontanata dal campo; ciò per evitare il proliferare di malattie fungine e attacchi di parassiti.

Fertilizzazioni
E’ pianta molto esigente e richiede abbondante apporto di letame all’impianto; letame o compost vanno poi utilizzati regolarmente durante la fase di riposo invernale, interrandoli con una leggera fresatura. Utile anche l’utilizzo di pollina.

Cure colturali ed irrigazione
La forzatura in tunnel viene comunemente utilizzata per migliorare la qualità dei turioni ed evitare i danni da gelate tardive. Le coperture vengono posizionate prima dell’emissione dei turioni e mantenute per un mese dopo la fine della raccolta.
La pianta soffre parimenti i ristagni e lo stress idrico: necessita quindi di costante frequenza nell’irrigazione. Nella fase di raccolta è necessario mantenere costantemente umido il terreno, per ottenere la massima espressione produttiva e qualitativa dei turioni.

Avversità
Buone pratiche colturali come avvicendamento, l’utilizzo di compost maturo, giusta e tempestiva irrigazione sottochioma, assicurano il buon esito della coltura.
Ruggine e stemfiliosi sono le patologie fungine più pericolose, in grado di determinare gravi danni; più limitati i danni causati dagli insetti, principalmente gli afidi e la mosca dell’asparago (che provoca la deformazione dei turioni).

Prodotti per la difesa
Negli orti biodinamici non si riscontrano problemi particolari , pertanto raccomandiamo un corretto uso dei preparati biodinamici anche come prevenzione.
In caso di importanti attacchi di ruggine utilizzare rame o propoli.

Produzione e raccolta
La raccolta è scalare e si effettua con apposito coltello a sgorbia, quando il turione è lungo 12 cm. nella coltivazione dell’asparago verde. In caso di imbianchimento con rincalzatura del terreno, si raccoglie

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non appena il turione spunta dalla baulatura.
La raccolta si protrae per circa 60 giorni, con rese assai variabili a seconda della zona e delle condizioni di coltivazione, indicativamente 50/100 q/ha.

Valori nutrizionali
100gr di asparagi (41 Kcal) contengono: g 87,5 di acqua, g 5,1 di proteine, g 0,3 di grassi, g 4,7 di carboidrati.
Sono ricchi di vitamine dei gruppi A, B e C, di calcio, potassio e fosforo; contengono abbondanti fibre e apportano un contenuto calorico modesto.
Hanno buone proprietà diuretiche e lassative, è utile consumarli quindi in caso di costipazione, ritenzione idrica e cellulite.

Famiglia e varietà
L’asparago appartiene alla famiglia delle Liliaceae, tra le varietà più coltivate ricordiamo il Violetto di Albenga e il Precoce di Argenteuil.

Biodinamica
In giorni di terra e acqua distribuire il preparato 500 prima del trapianto e delle sarchiature.
Per migliorare la qualità dei turioni distribuire il preparato 501 sulla vegetazione estiva, in giorni di aria o fuoco, in giornate soleggiate.
Uso del calendario biodinamico: il trapianto e le sarchiature vanno effettuate in luna discendente, in giorni di terra.

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