aprile 2011

AGRI.BIO A MAGGIO COMPIE 20 ANNI! FESTEGGIAMOLA INSIEME!

IL 24 maggio 1991 nasceva, promossa da l’Associazione “La strada del sale”, il consorzio per l’agricoltura biologica Piemonte – Liguria, la cooperativa della Rava e della Fava e l’Associazione Produttori Biologici Cuneesi, l’associazione Agri.Bio.Piemonte, associazione dei produttori biologici piemontesi con sede in Torino in Via Carena, 8.

Sono passati 20 anni da quel giorno ma sembrano veramente una eternità: le cose da allora ad oggi sono profondamente cambiate, sono profondamente cambiati i tempi e sono profondamente cambiati gli esseri umani.
Ad affrontare il tema del biologico 20 anni fa sembrava di parlare di ritorno a tempi preistorici, dove parlare e promuovere l’agricoltura biologica sembrava a tutti un “ritorno al passato”, un rifiuto del progresso, “una nostalgia di quando si stava peggio” etc. etc.
Agri.Bio.Piemonte si legò da subito ad A.I.A.B. e ne diventò la sede regionale e prese i primi timidi ma decisi contatti con la Regione Piemonte e varie istituzioni per promuovere la nascente realtà dell’agricoltura biologica: allora si contavano in Piemonte di circa 50 – 60 aziende biologiche e biodinamiche.

Nel 1996, in una riunione allargata ad altri soggetti operanti sul territorio piemontese, si fece l’importante passo di staccarsi dal cordone ombelicale con il mondo A.I.A.B. e diventare un contenitore aperto a tutti gli agricoltori biologici e biodinamici piemontesi e dal marzo 1996 iniziò anche il mio lavoro all’interno di Agri.Bio.
A livello nazionale aderimmo ad A.M.A.B. ed il rapporto con Gino Girolomoni fu per me e l’associazione un periodo fertile di grandi impegni, di grandi incontri e di scontri e di molti passi importanti che fecero conoscere e rendere attiva sempre più l’associazione sia in campo regionale che nazionale.
Mentre in Regione Piemonte dopo nostre lunghe e costanti richieste, con l’approvazione della Legge 13/99 sull’agricoltura biologica ci diede il giusto riconoscimento di 10 anni di lavoro ed i primi importanti fondi per lo sviluppo del settore.

Cosa fa Agri.Bio?
Assistenza tecnica diretta alle aziende sull’agricoltura biologica e biodinamica, assistenza tecnica per la certificazione biologica e biodinamica con uno sportello in ogni provincia, sperimentazioni in collaborazione con la Regione Piemonte, promozione commerciale dei produttori soci attraverso fiere nazionali, locali ed internazionali, siamo Ente di Formazione riconosciuto ed organizziamo un centinaio di corsi di formazione ed informazione ogni anno, forniamo mezzi tecnici, sementi e piantini ai soci, allestiamo e distribuiamo in tutta Italia i preparati biodinamici, siamo diventati anche casa editrice con libri, CD audio e video di grande importanza, forniamo notizie attraverso la news letter AgriBioNotizie sempre più apprezzata e letta non solo in Italia e siamo diventati un punto di riferimento importante e riconosciuto nel settore biologico e biodinamico.

Dal 2007 con Agri.Bio.Umbria, Agri.Bio.Emilia Romagna e poi in altre 10 regioni abbiamo promosso e caldeggiato la nascita di Agri.Bio regionali che stanno iniziando a svolgere attività sui loro territori per promuovere e portare semi su tutto il territorio nazionale sotto la tutela e la guida di Agri.Bio.Italia.

La sede dal 2005 è a Cissone (CN), piccolo paese delle Langhe che abbiamo contribuito a far conoscere in tutta Italia e meta di molti partecipanti al nostro Corso annuale di Biodinamica ed altri incontri.
Un ringraziamento sentito per questo importante traguardo raggiunto va a tutti i soci che ci hanno sempre sostenuto, al Consiglio Direttivo che è sempre stato unito e coeso, a Franco Fischetti, Cristina Marello e Germana Panero che hanno lavorato con tenacità ed assiduità con me per raggiungere questi importanti traguardi, a tutti i tecnici che hanno collaborato e collaborano con noi, ai docenti dei nostri corsi ed ai responsabili regionali e provinciali piemontesi che ci hanno sempre sostenuto ed aiutato, in particolare a Caterina Ronco referente dell’agricoltura biologica dell’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte .
Un ricordo con molta simpatia va in particolare all’ex responsabile dell’agricoltura biologica del MIPAF Ermando Montanari col quale ho mosso i primi passi a livello nazionale.

Cosa farà prossimamente Agri.Bio?
Ci sono molte cose da fare: per noi ci sarebbe da fare una sede più grande e che potesse sviluppare anche altre attività come la ricerca e la sperimentazione biodinamica, una sala corsi più capiente, un laboratorio di cucina per fare degustazioni, altre persone che possano dare una mano in ufficio e nei campi, una società che a latere si interessi veramente di una vera e sana commercializzazione dei migliori prodotti biologici e biodinamici, organizzare un sostegno finanziario e legale ai piccoli produttori, proporre nuove linee per la certificazione biologica, cercare di far capire l’importanza del consumo di prodotti biologici ai consumatori, tradurre e stampare decine di testi utilissimi per l’agricoltura biologica e biodinamica, far capire ai giovani che il lavoro agricolo può essere un investimento sul futuro e cercare di farli aiutare e sostenere, far capire a tutti che l’agricoltura biologica e biodinamica non è solo materia ma qualcosa di più alto e nobile, far capire che è indispensabile riprendere contatto con gli esseri elementari, far capire a tutti che occorre pensare ad aiutare la terra, le piante, gli animali e gli altri esseri umani, far capire e comprendere che oggi l’essere umano deve sempre più individualizzarsi e nello stesso tempo sempre più ricordarsi che un individuo vive bene in una società dove vi è armonia, fiducia e sincerità.

Riusciremo a farlo? Dipende da molti fattori: da noi innanzitutto, da nuove forze, da nuovi stimoli e da un sostegno fisico, spirituale e finanziario ma comunque ci proveremo.

Per far questo iniziamo i prossimi 20 anni facendo una Festa di tre giorni di studio e di riflessione sull’acqua, sulla fonte della vita, sul corpo fisico degli Angeli, sulla vera struttura fisica del sistema lunare, sulla sete che abbiamo tutti di conoscenza e di ricollegamento cosciente con le entità del mondo spirituale affrontandolo in diverse situazioni e con la collaborazione di quattro magnifici docenti che ci parleranno del’acqua in diverse declinazioni.

Venerdì 20 Maggio Ore 15,00 -19,00 Margherita Ciervo Università di Bari ci parlerà di “Geopolitica dell’acqua”
Chi, come e perché trasforma l’acqua in un bene economico
Acqua: sorgente di profitti, canale di potere .
La privatizzazione in Italia: fra mistificazione economica e giuridica. Una questione di democrazia.
La ripubblicizzazione dei servizi idrici nel mondo e in Italia. Il referendum.
Margherita Ciervo, Ricercatore in Geografia Economico-Politica presso il Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali, Giuridiche, Merceologiche e Geografiche dell’Università di Foggia. Ha svolto attività di ricerca in diversi Paesi del Sud America (Bolivia, Ecuador, Colombia e Brasile). Collabora con il “Bollettino della Società Geografica Italiana”. È membro del Contratto Mondiale sull’Acqua e parte del corpo docente dell’Università del Bene Comune (UBC) Onlus. È autrice del libro “Geopolitica dell’Acqua” (Carocci, 2010).

Sabato 21 maggio dalle 9,00 alle 13,00 Jörg Schauberger, nipote e continuatore delle attività del purtroppo non a tutti conosciuto Victor Schauerger ci parlerà di Suolo sano – acqua sana.
Il relatore si occupa di scoperte e questioni di attualità inerenti i seguenti temi:
+ Interdipendenza della qualità dall’acqua con lo stato del suolo
+ Come si può migliorare l’acqua?
+ Utilizzi pratici dei trattamenti per l’acqua per agricoltori
Il punto di partenza sono le conclusioni profetiche del nonno, l’inventore e naturalista anticonvenzionale austriaco, Viktor Schauberger (1885 – 1958). Egli è considerato un pioniere della ricerca sull’acqua negli ambienti accademici.
Aveva avvisato della possibilità di distruzione dell’ambiente e aveva espresso in modo molto aperto le proprie paure già più di 75 anni fa: aveva già riconosciuto il carattere rapace dell’uomo nei confronti della natura, criticava le tecniche depauperanti e le relative monoculture dell’agricoltura moderna.

La monocultura non porta solo a una crescita monotona. La cosa peggiore è che anche le proprietà del terreno e la vita microscopica ne vengono influenzate negativamente. Come ultimo effetto la monocultura influenza l’acqua, che, secondo Viktor Schauberger, viene poi trasformata da ciascuna pianta in un succo differente.
L’acqua comincia ad impoverirsi, dato che solo una pianta a qual punto produce acqua: Viktor Schauberger parla, in questo caso, di “acqua monocoltivata”.
Viktor Schauberger fu uno dei primi a schierarsi contro la diffusione e l’affermazione dei concimi artficiali che avvenne alla sua epoca:
“I successi non sono durevoli, in quanto, in breve tempo, i terreni concimati con concimi artificiali cedono. Una volta ancora l’Uomo ha lavorato contro la Natura e si è precluso con incoscienza l’ultima fonte di nutrimento, la capillarità del terreno. E adesso i contadini rimangono a bocca aperta ad osservare i propri campi….”

Circolazione dell’acqua piena e dimezzata
Viktor Schauberger osservò i cicli nel bilancio globale dell’acqua come potrebbe fare qualunque agricoltore legato alla terra. Distinse quindi due principali tipologie di circolazione dell’acqua: la circolazione piena e la circolazione dimezzata.
Schauberger ha un occhio di riguardo per la cosiddetta “Piena circolazione dell’acqua”: l’acqua piovana filtra nel terreno, si ripulisce e si rigenera, si raffredda, assorbe minerali, risale nelle montagne attraverso innumerevoli cammini arzigogolati e alla fine schizza fuori come acqua di fonte.
Partendo da questa sequenza teorizzò un “apparecchio per la fabbricazione di acqua potabile simile a quella di fonte”. Secondo le sue dichiarazione sarebbe stato in grado di aiutare molte persone malate grazie all’arricchimento di acqua in base a tale procedura. Brevettò quindi la procedura nel 1935. E’ quindi possibile, in base a ciò, definire Viktor Schauberger come l’inventore e il pioniere della “rivitalizzazione dell’acqua”. Per i suoi contemporanei era semplicemente “il mago dell’acqua”.

Esiste ancora il “pieno ciclo dell’acqua” che Schauberger considerava necessario? Sempre meno. In molti luoghi l’acqua non riesce più a filtrare nei terreni. Questo a causa degli insediamenti umani, della cementificazione selvaggia di ogni superficie per realizzare fabbriche e supermercati, i relativi parcheggi e le strade di scorrimento veloce per accedervi, la canalizzazione di ogni rivolo in ambito urbano e, infine, gli effetti di ciò che dovrebbe protegge e curare le poche superfici verdi sopravvissute e che invece ha lo stesso identico effetto dei nuovi insediamenti urbani, ovvero le moderne tecniche colturali (grandi macchinari, monocultura, concimi artificiali e simili)

L’acqua oggi entra quasi solo più nella “circolazione dimezzata”. Non filtra più nei terreni, non può più rigenerarsi. Deve scorrere superficialmente (nel primo torrente o nel primo fiume disponibile) e genera quindi alluvioni che sommergono improvvisamente cantine, case, strade, interi centri abitati in brevissimo tempo.
Gli agricoltori biologici hanno scelto, più o meno consapevolmente, una strada che aiuta l’acqua. Non è necessario considerare l’acqua come un essere vivente o un organismo, come faceva Viktor Schauberger, per riconoscerne la sua “vitalità”, che condiziona in modo diretto e imprescindibile la vitalità degli esseri umani.

Viktor Schaubergers e il „Principio k. & k“

In parole povere: se il terreno è a posto, lo è anche l’acqua. Quindi l’agricoltura bio-logica è anche un’acquacoltura bio-logica. Questa corrente di pensiero bio-logica è stata battezzata da Viktor Schauberger con la sigla “k & k”: occorre imparare a capire la Natura (kapieren, la prima “k”) e poi utilizzare correttamente i suoi metodi (copiare, kopieren, la seconda “k”). Da qui nasce il principio del “capire e copiare”, “kapieren & kopieren”, “k & k”.
Ha poi dato un ulteriore consiglio: dato che diverse tecniche culturali (industria, costruzioni, realizzazione di macchine, agricoltura, scienze energetiche ed acquatiche, ma anche l’economia) sono andate ad arenarsi e non sanno più come uscire dall’empasse, l’unica via d’uscita possibile è una correzione di rotta radicale; o, come disse lui: “Dobbiamo cambiare modo di pensare a 180°”.
Molto del lavoro di Viktor Schauberger deve ancora essere capito appieno e messo in pratica. Anche lui non era ancora disperato: “Non è ancora troppo tardi, l’acqua c’è ancora. Se cominciamo a curare questa fonte di vita, tutto si metterà a posto da solo!”
In questo senso gli agricoltori biologici non curano più solo le piante ed i terreni, ma sono anche i curatori dell’acqua. Questo pensiero che apre al futuro deve entrare a far parte della consapevolezza comune.

Sabato 21 maggio dalle ore 15,00 alle ore 19,00 Manfred Schleyer, che lavora presso l’Institut für Strömungswissenschaften e si occupa in particolare di questioni inerenti la qualità dell’acqua e i suoi effetti sulle alghe e sui microrganismi acquatici e di processi di sviluppo e formazione delle strutture degli esseri viventi in collegamento con i processi di moto turbolento dei fluidi. E’ ora uno dei due responsabili dell’Istituto. L’Institut für Strömungswissenschaften si occupa da quasi 50 anni di qualità dell’acqua e caratteristiche dell’acqua. Ha edito il libro “Il caos sensibile” di T. Schwenck e il breve saggio sperimentale “L’acqua muove” ci parlerà di “Acqua Fonte di Vita – La qualità dell’acqua e come ottenerla”.

L’acqua è movimento – l’acqua è vita! Modella i nostri paesaggi con i suoi percorsi tumultuosi, è forza e bellezza. L’acqua è essenziale per il vivente e non esiste praticamente acqua che non includa esseri viventi. L’acqua e la vita sono uniti e inseparabili. Tutti i processi vitali si svolgono nell’acqua, ma le particolari proprietà dell’acqua non rendono solo possibile la vita, ma si possono osservare interessanti paralleli fra l’acqua e i processi vitali. Le proprietà particolari dell’acqua e le sue azioni nascoste debbono essere mostrate grazie alle sperimentazioni. Verranno incluse considerazioni che rispondono a domande sulla qualità dell’acqua, sull’effetto sull’acqua di varie metodologie di trattamento dell’acqua, sui pericoli che corre e sulla difesa dell’acqua con un occhio di riguardo ai 50 anni di ricerca sull’acqua dell’Institut für Strömungswissenschaften.

Domenica mattina 22 maggio dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Eugenio Benetazzo ci parlerà dello “Scenario macroeconomico della nostra epoca”
Eugenio Benetazzo è il più autorevole saggista economico fuori dal coro in Italia, conosciuto ormai come il Beppe Grillo dell’economia ed il Marco Travaglio dei mercati finanziari per il suo modo irriverente e dissacratore con cui analizza e racconta lo scenario macroeconomico contemporaneo. Laureato in Economia Aziendale, operatore di borsa indipendente e gestore di patrimoni, vive e lavora tra l’Italia e Malta, è considerato un vero e proprio guru finanziario soprattutto grazie alla sua ineguagliabile capacità di lettura e sintesi del panorama finanziario della nostra epoca.
I suo seminari finanziari sulle dinamiche del risparmio gestito e sulle opportunità di investimento, convogliano migliaia di persone da tutta Italia desiderose di apprendere ed entrare in sintonia con il “Benetazzo Pensiero”. Le sue opinioni appaiono sempre più spesso sulla stampa finanziaria di settore, autentico personaggio cult nei palinsesti televisivi delle emittenti indipendenti, la sua figura è balzata agli onori delle cronache finanziarie per aver previsto e profetizzato con largo anticipo la crisi del 2008/2009 con un saggio economico bestseller allora controcorrente scritto nel 2006 (Duri e Puri, edito da Macro Edizioni) ed un ciclo di show finanziari itineranti in tutta Italia dal titolo “BlekGek: Preparati al peggio”.

Nel 2009 ha pubblicato il pamphlet economico “Banca Rotta” incentrato sulle conseguenze economiche della crisi dei mutui subprime, sulla base del quale è stato organizzato anche il tour dell’ultimo show finanziario “Funny Money: quello che non sapevi”. Ricopre la carica di Presidente in Deltoro Holding, la prima ed unica società per azioni in Italia, di cui lui stesso è fondatore ed azionista, nata dall’aggregazione di centinai di piccoli investitori e risparmiatori del Nord Italia desiderosi di creare un’arca finanziaria con la quale cogliere le migliori opportunità di investimento attraverso un meccanismo decisionale basato sulla partecipazione collettiva di tutti gli azionisti.
Recentemente il suo pensiero è stato molto apprezzato anche dalla classe politica italiana che ha iniziato ad abbracciare alcune delle sue proposte economiche riportate nel suo Manifesto Economico per il rilancio dell’Italia.

Non mi resta che dire che la partecipazione ai Convegni è gratuita e mangeremo a pranzo e cena ottimi piatti e vini biologici e biodinamici in ottima compagnia.
La domenica in collaborazione con la pro Loco di Cissone ci sarà anche un grande Biomercatino biologico.
Nel programma completo, sul sito, troverete la scheda di partecipazione, se siete interessati mandatecela e veniteci a trovare.

Dimenticavo ..
Vi auguro una Vera e Buona Pasqua di Resurrezione e di grande cambiamento.

Ivo Bertaina

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