Oggi abbiamo una idea molto vaga e molto limitata di che cosa sia l’anima: la chiesa ci dice continuamente di “salvare l’anima” senza spiegarci bene che cosa sia; diversi anni fa chiesi ad un giovane prete di spiegarmi la differenza tra anima e spirito, lui prese un taccuino se lo segnò e mi disse “mi informo e te lo dico”: sono oltre 30 anni che aspetto la sua risposta …
Per fortuna qualche anno dopo leggendo gli scritti di Rudolf Steiner ho poi trovato e compreso appieno il significato della differenza tra anima e spirito, che non sono la stessa cosa come tanti dicono, altrimento non ci sarebbe il caso di dare due nomi diversi.
L’anima dell’essere umano è come una spugna che assorbe tutto ciò che incontra e nutre e fa crescere nella prima parte della vita dell’uomo l’anima senziente, poi nella parte centrale della vita l’anima razionale, ed infine nella nostra maturità l’anima cosciente per poter iniziare a dare le basi di sviluppo dello spirito, dell’Io.
Se l’uomo è stanco, si ubriaca, si droga od eccede nei vizi fisici la nostra anima, questa “spugna”, non funziona più bene, non assorbe bene le esperienze, si indurisce, secca e lentamente ma inesorabilmente si rovina e non svolge bene il suo scopo, proprio per questo va “curata” con attenzione ed amore: il primo amore e rispetto che dobbiamo avere è verso il nostro corpo fisico.
L’anima è legata all’elemento dell’aria, come il corpo eterico è legato all’elemento dell’acqua, il corpo fisico all’elemento del minerale e lo spirito od Io all’elemento del calore o del fuoco; per questo motivo se l’aria è inquinata anche l’anima ha difficoltà di operare al meglio e basta “annusare” un po’ intorno per capire cosa “mangia” la nostra anima.
L’anima si nutre di esperienze: le esperienze sono legate al movimento, più un uomo di muove, più è sano , più è libero è più l’anima si nutre: la pigrizia è un grande veleno per l’anima ed anche la ricchezza può diventare un grande veleno per l’anima, perché diventa un peso: se uno pensa a governare le sue ricchezze non ha più tempo per l’anima, quindi vedete che gran periodo sia oggi per lo sviluppo dell’anima, mai come ora può essere libera e leggera … per fortuna esiste il karma che ci aiuta a correggere le nostre pigrizie ed i nostri difetti.
Dato che le esperienze che facciamo sono di fatto un cibo per l’anima, anche il cibo può essere buono o cattivo (il gusto, i sapori, gli aromi, i colori, la consistenza) , troppo o troppo poco e come l’uomo deve cercare il cibo anche l’anima deve poter trovare il suo giusto cibo in quanto lo stesso cibo che mangiamo o le bevande che beviamo sono una diretta esperienza animica, ci provocano delle sensazioni: buone o cattive, false o vere ed attraverso la qualità e la quantità del cibo possiamo sensibilizzare, risvegliare, rafforzare od inquinare, avvelenare e “spegnere” la nostra anima: il vero cibo bio e biodinamico serve essenzialmente, come diceva il grande Rudolf Steiner, per sviluppare le qualità dell’anima. Ogni volta che ci nutriamo di cibo non bio stiamo letteralmente avvelenando la nostra anima.
L’anima, detta anche corpo astrale, è strettamente collegata al movimento del sistema solare ed ognuno di noi ha un legame particolare con uno dei pianeti del sistema solare che si può riconoscere tramite le nostre connessioni astrologiche; il ballo per esempio, parlo del vero ballo e non dei “dimenamenti” che si fanno oggi era (visto dall’alto) un ripetere i movimenti del sistema solare, ovvero dell’anima; ai bambini per esempio piace fare il girotondo che altro non è che la ripetizione dei pianeti nel sistema solare, ovvero una continua spirale in movimento. Gli esseri elementari che ci aiutano e ci sostengono il lavoro dell’anima sono gli esseri elementari dell’aria anticamente chiamate silfidi o fate ed entrano ed escono in noi tramite la respirazione, il nutrimento ed i rapporti sociali: pensate a che esseri creiamo quando ci arrabbiamo o sputiamo frasi piene di rancore o che esseri nascano con una frase d’amore o con un bacio …
I rapporti sociali sono la vera scuola dell’anima: non a caso da piccoli riceviamo una educazione famigliare e poi pubblica che dovrebbero “allenarci” ai complessi” e spesso difficili rapporti umani, il problema di questa odierna educazione è che si dimentica di parlare e di insegnare il rapporto con l’anima, che non è prettamente un rapporto terrestre ma come abbiamo detto “solare”.
Gli “strumenti”, i servitori dell’anima sono i dodici sensi umani e, come ho detto prima, se anche solo uno non è pienamente efficiente la stessa anima ne risente fortemente, e questa loro efficienza dipende da noi, dall’ambiente dove viviamo e da chi ci sta vicino .A sua volta l’efficienza dell’anima dipende molto dal corpo fisico ed eterico e l’Io o spirito dipende a sua volta dalle qualità animiche: tutto è collegato in un tutto.
Il vero momento nel quale l’anima è libera, forte e disoberata dal peso del nostro corpo fisico e dalle nostre limitatezze eteriche è il momento nel quale dalla veglia passiamo nel sonno, chiamato anche piccola morte: solo allora essa può riandare a collegarsi alla sua vera patria, il sistema solare, e ricaricarsi di forze nuove, di nuove forme di vita, ispirazioni ed intuizioni per riportarle con il risveglio nel nostro corpo fisico: non a caso se abbiamo dormito bene al mattino siamo più riposati ed abbiamo nuove idee, nuove forze che l’anima ha infuso in noi, se mangiamo e bevuto troppo o siamo troppo stanchi la nostra anima non potrà fare bene il suo viaggio; la vita di veglia dormiente dell’anima è sottesa alla vera vita di veglia completa nel suo notturno viaggio astrale.
Gli animali vivono perennemente nel mondo dell’anima, infatti animale significa letteralmente “portatore di anima”: sono vere “spugne” senza spirito che si imbevono di immagini e di esperienze terrene e la loro anima è più forte della nostra perché non hanno uno spirito che si nutre della loro anima e proprio per questo la loro anima si “specializza” e si unilaterizza con quello che noi chiamiamo istinto animale, l’animale, in quanto dotato della sola anima, vive totalmente nelle emozioni, che lo assorbono completamente, è la vera espressione dell’anima. Se ci fate caso nei vecchi cartoni animati americani c’erano solo figure di animali “umanizzati”, solo molto dopo sono arrivati gli esseri umani “animalizzati”…
Diversamente l’uomo, in quanto essere spirituale, porta in sé qualcosa che va oltre le emozioni dell’anima: egli può, fino ad un certo punto, vivere le peggiori difficoltà da spettatore e decidere in un certo momento di diventare anche attore, l’animale non può fare questo, lo può fare solo nei “cartoni animati” .
L’animale che soffre è vera sofferenza, non ha la possibilità di sublimare, di trasformare la sofferenza. Solo l’uomo può gustare e “sublimare” i frutti della sofferenza, egli conosce molto bene la strada della valle di lacrime, ma più la percorre e più può risalire lungo il sentiero dell’evoluzione che può essere oggi solamente individuale, diffidate di chi vi “aiuta spiritualmente” , l’unico aiuto o sostegno spirituale può sorgere solo da noi stessi attraverso le prove dell’anima.
Un aspetto artistico legato all’anima è la pittura che ancora più della scultura, attraverso colori e complessità di immagini può dare un vero “nutrimento” per l’anima : un nutrimento gratuito, in quanto un quadro non va per forza posseduto, ma solo visto e compreso. Non a caso fino a pochi secoli fa esisteva una “pittura curativa” dove determinate immagini avevano una azione “risanante” impregnando determinate forze curative nelle anime malate di chi osservava il quadro, oggi non esistono più per due motivi, il primo è che non ci sono più pittori così sensibili e veramente artisti dell’anima ed il secondo motivo è che le nostre anime sono sempre più fredde e rigide e tendono più al fisico che allo spirito.
Una pianta che riassume la semplicità, come un quadro dell’anima, è il grano che nella sua semplice e quasi spartana struttura di uno stelo con poche e semplici foglie , con una flessuosità quasi animale animata dal vento riesce a dare fino a 60 -70 frutti stagliandosi deciso verso il cielo: potremmo chiamarla la vera icona vivente dell’anima; non a caso il Cristo lo ha scelto per nutrire le anime umane.
Il peccato è che oggi mangiamo del pane di nome ma non di struttura: oggi ci nutriamo di falso pane che irrigidisce le nostre anime (provate a guardare un campo di grano ibrido, piante 50 cm rigide come un cadavere, spruzzate di veleni fino dal seme al magazzino di stoccaggio) e per noi questo è il pane quotidiano!
Se non vogliamo diventare anche noi dei “cartoni animati” disegnati da altri dovremmo avere un po’ più cura e rispetto della nostra anima, prima che si spenga e si meccanicizzi arimanicamente come sta velocemente succedendo oggi anche perché, sempre più chi avrà un’anima sana verrà visto e “curato” come un malato, ovvero un “diversamente despiritualizzato”!
Ivo Bertaina
Condividi su