– La patata è una forte consumatrice che fa parte della famiglia delle Solanaceae.
– Può essere consociata con menta, spinaci (possono essere seminati dopo aver tolto le patate), tagete, piselli, fagiolini (questi ultimi si seminano per contenere un po’ la dorifora, i fagioli di Lima però non vanno bene).
– Alternare file di patate con file di piselli che mettono a disposizione l’azoto nel terreno.
– È bene mettere il rafano ai bordi del campo di patate, queste infatti vengono vitalizzate dalla sua presenza.
– Se il terreno è infestato dal farinello (Chenopodio), significa che le patate sono state coltivate troppo a lungo in quel posto e bisogna cambiare sede di semina.

 

Semina

– Secondo Pierre Masson, bisogna seminare quando la Luna è vicina all’Apogeo (ndr. A tale riguardo riporto una mia piccola esperienza fatta nel 2012. Nelle patate viola seminate il 05/04/12 – Sole in Pesci, Luna in Vergine, un giorno prima della Luna Piena del Venerdì Santo – ci furono decisamente più dorifore rispetto a quelle presenti nella fila adiacente, seminata il 26/03/12 – Sole in Pesci, Luna in Toro, Apogeo h: 8:00).
– In base alle mie esperienze (fatte in Piemonte), il periodo migliore per la semina delle patate è con il Sole in Ariete e la Luna in una costellazione di terra; se poi si riesce anche a seminare pochi giorni prima della Luna Piena, si potrebbe avere il massimo effetto (secondo Lilly Kolisko).
– Volendo quindi unire le due esperienze sopra citate, in linea teorica il periodo ottimale per la semina sarebbe qualche giorno prima della Luna Piena, quando questa si trova pure in Apogeo; purtroppo però questo è un evento piuttosto raro ed al momento si può manifestare verso la seconda metà dell’anno, quindi non è utile per la semina delle patate. Questo periodo favorevole comunque è stato confermato dagli studi con la dinamolisi capillare fatti da Agnes Fyfe, la quale scoprì che con la Luna Piena in Apogeo le forze lunari sono poderose.
– La semina va fatta su terreno asciutto.
– Il terreno marnoso (argilla con 5-20% di calcio) è particolarmente buono per le patate.

 

Concimazione e preparati biodinamici

– Le patate non crescono bene col 500 allestito con la Luna in Bilancia.
– Per le patate è giusto usare un composto dell’età di 3-6 mesi nel quale sia ancora possibile riconoscere quali materiali siano stati usati per allestirlo.
– Concimare in autunno con 200 q/ha di compost; meglio se già in Settembre si interra e si dà il Fladen. In primavera si lavora in giorni di radice, si dà il 500, poi si piantano le patate. Dopo quattro settimane si irrorano le patate per due volte con il decotto di ortica verso sera in giorni di foglie contro la peronospora (Phytophthora).
– Nei giorni di radice la mattina per tre volte si dà il 501. Effettuare sarchiature e rincalzature in giorni di radice. Sarchiare per due volte in giorni di radici e spruzzare il 501, la terza volta si rincalzano le piante. La pianta si sarchia perché ama avere aria vicino alle radici.
– In caso di clima caldo-umido prolungato fare ripetuti 501 per irrobustire le piante.

 

Avversità

Per i vari patogeni della patata si possono usare i dissuasori biodinamici, in particolare modo è importante l’utilizzo di quello per la dorifora. Per chi volesse seguire altre vie ci sono alcune alternative.

Verticillium dahaliae
– La rotazione delle colture è sicuramente la miglior prevenzione su questo tipo di fungo presente nel terreno.

Phytophthora infestans
– Alcune indicazioni potrebbero essere le seguenti (per 100 litri di acqua):
a) prodotti a base di propoli (50-100 ml di soluzione idro-alcoolica al 20%);
b) bentonite (200-400 g);
c) sali di potassio (sapone) 200-400 g
– L’azione del rame, qualsiasi formulato commerciale ed alle dosi in etichetta, è preventiva. Dopo ogni pioggia o rugiada o elevata umidità è necessario intervenire con un trattamento, tanto che nelle zone particolarmente umide o piovose si eseguono trattamenti a calendario a distanza di 7-10 giorni l’uno dall’altro. I prodotti a base di rame hanno dimostrato maggiore efficacia utilizzati prima dell’evento piovoso piuttosto che dopo, purché non venga superata la soglia di 35-40 ml di pioggia.

Afidi
– In caso di forte attacco ed in assenza di insetti utili, si può ricorrere a trattamenti con piretro con eventualmente aggiunta di olio minerale estivo. Sono preferibili i trattamenti nelle ore successive al tramonto. Se l’infestazione non è molto alta od estesa, lavaggi con sali di potassio (saponi alle dosi consigliate dall’etichetta) possono contenere la popolazione. Tali lavaggi, che rispettano maggiormente gli insetti utili, è consigliabile effettuarli la mattina presto; eventualmente ripetuti dopo pochi giorni.

Elateridi
– Evitare di seminare in terreni in cui l’umidità sia permanente anche in estate; sono da evitare forti e ristagnanti bagnature. In caso di attacco precoce ridurre le irrigazioni può spingere l’insetto verso zone più profonde ed umide.
– Gli attacchi nei terreni non irrigati si verificano prevalentemente in primavera od in autunno in quanto questi insetti nelle altre stagioni migrano negli strati più profondi del terreno per ripararsi dal freddo e dalla siccità.
– Contro il ferretto (elateride) della patata mettere dell’acqua piovana esposta all’azione della Luna decrescente nei suoi 14 giorni. Bisogna preparare abbastanza acqua per potere bagnare in profondità là dove si trova il ferretto.

Dorifora
– La lotta microbiologica è imperniata sull’utilizzo del Bacillus thuringiensis, sottospecie tenebrionis alla dose di 3 kg/ha e sottospecie San Diego alla dose di 1,5 kg/ha. Tali prodotti esplicano la loro efficacia specialmente sulle larve giovanili, riducendosi drasticamente sulle larve mature e sugli adulti. Per queste caratteristiche è consigliato intervenire alla schiusura delle uova o sulle larve agli stadi giovanili e ripetere il trattamento a distanza di 4-6 giorni.
I prodotti a base di Neem contenenti 4000-5000 ppm di azadiractina alla dose di 3 litri/ettaro hanno dimostrato efficacia nel contenimento di tale insetto.
– (ndr) Raccogliere le larve delle dorifore e metterle in acqua; dopo 3-4 giorni il liquido si allunga con acqua e si spruzza sulle patate (odoraccio!). In base alle mie prove ha un buon effetto immediato, dopo alcuni giorni le larve scompaiono ma gli adulti restano: ovviamente non è però un intervento risolutivo.
– La presenza della petunia vicino alle patate aiuta a tenere lontana la dorifora.

 

Aspetti generali sulle avversità

– In generale si può seminare in vicinanza delle patate il tagete contro i nematodi.
– La presenza della pianta Ipomoea asarifolia serve a controllare l’insetto Chelymorpha cassidea.
– L’infuso d’aglio si può usare per la peronospora sulle patate. Contro la peronospora (marciume della pianta e del tubero) si usa anche latte magro diluito ed irrorato settimanalmente (10 l in 100 l di acqua, 400-600 l/ha).

 

Riproduzione sementi

– Per conservare più a lungo la semente si può usare il cosiddetto “metodo dell’occhio”, prelevando una piccola fetta a forma conica attorno ad una gemma della patata. I germogli delle patate ottenuti da occhi devono essere messi ad una distanza sulla fila di 10-15 cm.
– Per la produzione delle patate da semina si deve fare il pregermogliamento, così le piante attaccate dal virus possono già essere riconosciute e tolte.
– Per piantare gli occhi i migliori risultati si ottengono nei giorni con la Luna in Ariete. Si devono tagliare via gli occhi (nella zona mediana della patata) delle dimensioni di 1-2 cm, li si mette ad una profondità di 3 cm con la superficie del taglio nel terreno.
– Una variante di questo metodo consiste, circa quattro settimane prima di effettuare la piantagione, nello scegliere dei tuberi non germogliati. Dalla parte centrale della patata si tagliano via occhi singoli con un po’ di polpa a forma di cuneo. Si mescolano con della cenere di legna o della sabbia e li si stende in modo che originino dei germogli corti e robusti. Questi vengono piantati alla distanza di 15 cm sulla fila. L’anno successivo si piantano tuberi interi.
–  Un metodo più veloce per ringiovanire le patate consiste nel piantare le patate in giorni di Ariete. Lavorare però solo con tuberi del peso massimo di 35 grammi. Le patate che nascono (sono un po’ piccole) si usano l’anno successivo per la semina.
– Per la riproduzione della patata tramite il seme si semina in giorni di radice quando il Sole è in Capricorno. Le piante ottenute dai semi del Capricorno sono quelle che hanno dato i migliori risultati.

 

 

Riferimenti bibliografici

– “Indicazioni dallo studio sulle costellazioni” di Maria Thun (Editrice Antroposofica) pagg. 139, 182
– Articolo pubblicato sulla newsletter Agri.Bio. qualche anno fa (purtroppo non sono riuscito a risalire all’autore)
– “Calendario delle semine 2009” di Maria Thun (Editrice Antroposofica) pag. 53
– “Calendario delle semine 2018” di Maria Thun (Editrice Antroposofica) pagg. 60-63
– Appunti di Rudolf Steiner sul corso di Kobertwitz
– “Guida all’agricoltura biodinamica” (Associazione per l’Agricoltura Biodinamica) pagg. 116-117
– “Lo sviluppo dell’agricoltura biodinamica – Riflessioni sulle prime ricerche” del Conte Adalbert von Keyserlingk (Agri.Bio Edizioni) pagg. 23, 123, 127
– “Agricoltura biodinamica” di Koepf, Schaumann, Haccius (Editrice Antroposofica) pagg. 233-234, 262
– “Controllo ecologico delle erbe infestanti” di Adriano Del Fabro (La Casa Verde – Gruppo Demetra) pag. 22
– “Calendario dei lavori agricoli – Lunario e planetario secondo il metodo biodinamico 2018” (Terra Nuova Edizioni)
– Quaderno n. 5 di Biodinamica “Le consociazioni vegetali e il loro impiego” di R. B. Gregg e H. Philbrick (Editrice Antroposofica) pagg. 71-72
– “Moon and plant” di Agnes Fyfe (Society for Cancer Research)

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