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TROTSKY E LA BALCANIZZAZIONE

  TROTSKY E LA BALCANIZZAZIONE DELL’EUROPA
DI NICOLAS BONNAL

dedefensa.org
Leone Trotsky è spesso irreprensibile sul terreno dell’analisi.
Sull’attuale declino dell’Europa si potranno leggere queste righe, scritte e pronunciate nel luglio 1924 (Discorso sulle prospettive dell’evoluzione mondiale) al tempo del piano Dawes, quando il celebre rivoluzionario é ancora al comando:
“Il capitale americano comanda attualmente alla diplomazia. Si prepara a comandare allo stesso modo alle banche e ai trust europei, a tutta la borghesia europea. E’ ciò a cui tende. Assegnerà ai finanzieri e agli industriali europei dei settori di mercato definiti. Regolerà la loro attività. In una parola vuole ridurre l’Europa capitalista allo stretto necessario, in altre parole prescriverle quante tonnellate, quanti litri, quanti kg, di questa o di quell’altra materia ha il diritto di comprare o di vendere.”

E Trotsky ribadisce una balcanizzazione dell’Europa voluta dagli Stati Uniti:
” Già nelle tesi per il terzo congresso dell’Internazionale Comunista scrivevamo che l’Europa è balcanizzata. Questa balcanizzazione continua anche attualmente.”
L’Europa non è più l’Europa dopo Versailles 1919. E contrariamente al generale De Gaulle che pensava che la Russia tradisce la sua razza, Trotsky scrive che è l’America dei banchieri che tradirà la sua razza:
“Dal momento in cui sarà in guerra con l’Inghilterra, l’America farà appello alle centinaia di milioni di indiani e li inviterà sollevarsii per difendere i loro diritti nazionali intangibili. Agirà allo stesso modo verso l’Egitto l’Irlanda, eccetera. Come per mettere pressione all’Europa indossa adesso il mantello del pacifismo, così interverrà, al momento della guerra con l’Inghilterra, quale grande liberatrice dei popoli coloniali.”
Mascherandosi col mantello del pacifismo, si producono le guerre di Libia, di Siria, del Kosovo!
Troskij sa anche che ogni appello al ribasso delle tariffe doganali è a servizio di una parola d’ordine più oscura:
“La storia favorisce il capitale americano: per ogni atto di brigantaggio la storia gli fa trovare una parola d’ordine di emancipazione. In Europa gli Stati Uniti chiedono l’applicazione della politica delle “porte aperte”… Ma, grazie alle condizioni speciali in cui si trovano gli Stati Uniti, la loro politica riveste la maschera del pacifismo e a volte persino quella di fattore di emancipazione”.
John Hobson, molto citato da Lenin, indicava nel 1902 che l’umanitarismo è il motore dell’imperialismo.
Poi Trosky afferma che il miglior alleato degli Americani per infeudare e balcanizzare l’Europa non è mai la destra, per quanto vili e stupidi possano essere i suoi politicanti: no il migliore alleato degli americani è la sinistra, è la socialdemocrazia. Ed è “Il Rivoluzionario” del secolo scorso che lo scrive:
“Di questi tempi l’America edifica il suo piano e si prepara a mettere tutto il mondo a stecchetto… La socialdemocrazia è incaricata di preparare questa nuova situazione ovvero di aiutare politicamente il capitale americano a sottoporre al razionamento l’Europa . Che cosa fa in questo momento la socialdemocrazia tedesca o francese, che cosa fanno i socialisti di tutta Europa? Essi si educano e si sforzano di educare le masse operaie alla religione dell’americanismo; in altre parole essi fanno dell’ americanismo e del ruolo del capitale americano in Europa una nuova religione politica.”
Noi siamo sempre in pieno periodo di razionamento e in piena religiosità americana grazie a Goldman Sachs e al Partito Socialista! E Trotsky insiste con un bello slancio di lucidità che faceva muovere delle masse popolari in seguito ben anestetizzate:
“In altri termini, la socialdemocrazia europea diventa in effetti l’agente politico del capitale americano. E’ un evento inatteso? No, perché la socialdemocrazia che era l’agente della borghesia, nella sua degenerazione politica doveva fatalmente diventare l’agente della borghesia più forte, della borghesia più potente, della borghesia di tutte le borghesie, ovvero della borghesia americana.”
Nel 2015 il 43% dei miliardari mondiali sono americani. Wall Street conduce la danza a suo piacimento, tanto a Bruxelles come a Parigi o a Berlino.
Nel 1924 la Germania dunque era già passata dalla brutalità imperiale al servilismo democratico prima di rimbalzare nella barbarie sfrenata dei nazisti. Come diceva borbottando un certo Adolfo Hitler, “il Reich è diventato una colonia di schiavi al servizio dello straniero.”
Perché i nostri amici tedeschi, sottolinea Philippe Grasset, non fanno mai le cose a mezzo: o sono padroni, o sono servi, raramente sono uomini liberi.
Infine sul problema del debito trovo queste righe quasi divertenti di Trotsky   nel medesimo testo denso di idee:
“La politica europea dell’America è interamente fondata su questo principio . Germania, paga la Francia; Italia, paga l’Inghilterra; Russia, Germania, Italia, Francia e Inghilterra pagate me. Ecco quello che dice l’America. Questa gerarchia dei debiti è una delle basi del pacifismo americano.”
Siamo nel luglio 1924

Nicolas   Bonnal
Fonte: www.dedefensa.org
Link: http://www.dedefensa.org/article/trotskiet-la-balkanisation-de-leurope
17.08.2016

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da GIAKKI49

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