Pensieri del giorno

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SIMPATIA ED ANTIPATIA
Oggi viviamo in un mondo dove i sentimenti di antipatia prevalgono ampiamente sui sentimenti di simpatia: in ogni essere umano più l’esperienza del “sé” è potente, più l’esperienza dell’“Io” è debole: il sè si nutre con i sentimenti di antipatia, l’Io con i sentimenti di simpatia.
Il “sé” è egoista ed è anche debole e limitato, per questo è oggi sede di Arimane ed esso mantiene se stesso attraverso la forza dell’antipatia che crea ad arte tra gli esseri umani, il nostro sé si nutre letteralmente di queste forze, direi di esseri elementari malvagi creati ad arte, esseri che si divorano letteralmente gli esseri umani.
L’“Io” nella sua stessa natura è pura simpatia, è puro amore ed è la nostra individuale (possibile) sede del Cristo. Per poter sviluppare in ognuno di noi l’“Io” bisogna sconfiggere il “sé”: non c’è nessun’altra strada!
Una società basata sulla simpatia, sulla cooperazione, sull’altruismo e sull’amore fraterno, è una società resiliente che è in costante evoluzione, è una vera società umana. E di questo principio il Cristo ci fornì chiarimenti ed esempi tratti dalla storia. Informò i suoi ascoltatori che il tempo era venuto per creare di nuovo fratellanze basate sulla simpatia.
Vi è ancora una forma superiore e più sublime, che è un amore chiaroveggente, altruista, privo di desideri o elementi soggettivi di qualunque genere. Questa è la pura forza creatrice della simpatia.
La questione che dobbiamo porci oggi di fronte è la seguente: se sostituiamo l’antipatia con la simpatia e ci avventuriamo oltre gli stretti confini del sé verso una più ampia ed universale esperienza dell’“Io”, perderemo la nostra individualità e la nostra libertà? Le perderemo entrambe?
Non è forse questa la domanda esistenziale oggi? Persino quando il cristiano che è in noi contempla il grande ideale paolino, “Non io, ma Cristo in me”, non vi è una voce che ci sussurra nell’intimo: “No, no, non voglio rinunciare al mio “Io”, nemmeno per Cristo! Io voglio essere me stesso!”. Questa voce è lì, in ognuno di noi, sia che ne siamo consapevoli o meno. È la voce di un istinto potentissimo. È il nostro egoismo, l’antipatia dentro di noi. E’ Arimane che parla in noi e ci detta la sua legge! La legge del sé che rende schiavo il nostro Io!
Ivo Bertaina

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