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Omeopatia: Diluizioni korsacoviane

Diluizioni korsacoviane
Questa tecnica di preparazione dei rimedi omeopatici prende il nome da un medico militare, il capitano Korsakov, allievo diretto di Hahnemann. Trovandosi nel bel mezzo di una campagna militare, con l’esigenza di curare i feriti e le epidemie di malattie respiratorie e gastrointestinali (allora non esistevano gli antibiotici e l’omeopatia si usava anche nei casi acuti, con buoni successi), senza la necessaria vetreria, Korsakov si vide costretto a inventare su due piedi un metodo pratico di preparazione. Egli utilizzò un solo flacone per ogni prodotto, eseguendo in esso tutte le diluizioni e le dinamizzazioni necessarie. Vediamo quindi più nel dettaglio i dettami di questa tecnica omeopatica di diluzione.
Supponiamo di usare un grammo di sale da cucina (Natrum muriaticum) in 99 cc di acqua; seguono le procedure di dinamizzazione con le canoniche 100 succussioni in senso verticale. A questo punto si getta via il contenuto del flacone; sulle sue pareti, tuttavia, per adesione dell’acqua rimane una certa minima quantità di prodotto, che funge da sostanza base per la diluizione e la successiva dinamizzazione. Si riempie dunque nuovamente il flacone con 99 cc di acqua e si dinamizza ottenendo la prima dinamizzazione korsakoviana, che si indica con 1 K. Il limite di tale metodica è sostanzialmente la mancanza di precisione. Infatti, il grado di diluizione effettiva dipende dalla forma e dalle dimensioni del recipiente impiegato. Per contro, si apprezza un nezzo vantaggio nel risparmio di tempo e materiale, che permette di preaparare dinamizzazioni molto elevate, oltre la duecentesima, senza un aggravio del costo.
Col tempo, si è cercato di stabilire un rapporto approssimativo fra le diluizioni korsakoviane e quelle centesimali e decimali:
6 K = 4 CH = 8 D;
30 K = 7 CH;
200 K = circa fra 9 e 12 CH.
Le diluizioni intermedie o superiori si calcolano con approssimazione, facendo una proporzione aritmetica; per esempio, per calcolare la diluizione korsakoviana corrispondente ad una 30 CH, si esegue questa proporzione:
 
30 (K): 7 (CH) = x (dinamizzazione k da conoscere): 200 (CH);
 
lo svolgimento della proporzione è: 200 per 30 diviso 7 = 857 K.
 
Ma se dal punto di vista della diluizione la 200 CH e la 857 K sono comparabili, esse differiscono sostanzialmente dal punto di vista della dinamizzazione, ovvero delle succussioni verticali a cui sono state sottoposte nei vari passaggi; la 200 CH ha subìto 200 per 100 = 20.000 scuotimenti, mentre la 857 K ne ha subiti 857 per 100 = 85.700, cioè oltre il quadruplo della 200 CH.
 
A completamento dell’argomento sulle diluizioni e sulle dinamizzazioni, bisogna infine accennare alla moderna metodica della «flussione continua», che consente la preparazione di altissime potenze a costi contenuti; essa consiste in un passaggio ininterrotto del diluente in un alambicco, alle cui pareti è adesa la sostanza di base. Ricalca quindi a grandi linee le preparazioni korsakoviane, ma a differenza di esse, nella flussione continua non vi sono passaggi precisi da una potenza all’altra (Korsakov gettava all’esterno il contenuto del flacone ad ogni passaggio) e l’agitazione avviene costantemente, così come il passaggio del diluente nell’alambicco.

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