Biopensieri 2013

marzo 2013

FANNO DANNI MOLTO PIU’ GRAVI GLI “INUTILI IDIOTI” CHE LA CRISI ECOMOMICA

Molto spesso   non ci si rende conto che la situazione di grave crisi economica che abbiamo oggi viene innescata,  potenziata, moltiplicata ed esponenzializzata  da una miriade di “inutili idioti” che nella loro  importante funzione pubblica che impropriamente esercitano  fanno  da strozzamento, da tappo  anziché da filtro,   da chiusura anziché da collegamento, tra il cittadino e gli enti pubblici  e privati  dove “lavorano” causando danni molto ma molto più grandi e gravi e spesso  irreparabili che tutta la pur  grave crisi economica che da anni  ci attanaglia e contribuendo di fatto ad allungare, ad aumentare, a  protrarre la crisi stessa, rendendola endemica. Potremmo dire con un linguaggio aulico che già siamo affondati nella merda fino al collo e questi “inutili idioti” anziché aiutarci a tirarci fuori, ci spingono e ci immergono ancora di più in questo mare di merda, non accorgendosi, dato che sono  dei veri idioti, che così facendo, a forza di spingere, cadranno presto anche loro nel G.M.M. (grande mare di merda).
Negli enti pubblici abbiamo due soggetti, due attori  principali: quelli che chiamo gli “ufficiali”, i politici,  i cosiddetti “eletti dal popolo” che sono come i papaveri od i pavoni, amano farsi vedere, amano essere riveriti, osannati ed essere attorniati da una grande massa di “leccaculi”  e bene o male con le elezioni possono essere  cambiati, rottamati o sistemati in altre sottocariche  adatte alla loro mastodontica fame di visibilità  e di ego ed i “sottufficiali” ovvero i dirigenti che vengono nominati ed insediati dagli stessi  politici  e che diventano dopo la loro nomina di fatto inamovibili, non dipendendo più da elezioni  o cambi politici, diventano come gli gnomi “mattoni e muratori” dei loro uffici   e di fatto poi comandano e governano  loro stessi gli assessorati, i ministeri e gli enti da loro gestiti. Molto spesso i politici preposti   non comandano  e non  hanno in mano, non conoscono mai al 100% i meandri dei loro assessorati o ministeri od uffici, o perché sono “deboli”, per non dire incapaci,  o perché  hanno talmente bisogno di pavoneggiarsi  che tralasciano  di fare il loro lavoro o per meglio dire, il loro lavoro, di riflesso anche politico, lo fanno fare e viene svolto    dagli stessi   “sottufficiali” che fra l’altro essendo insediati da anni nella macchina burocratica ne conoscono bene tutti i meccanismi, ne hanno in mano i dipendenti e se vogliono ostacolare  gli  “ufficiali”  lo possono fare molto bene e  possono dare  delle prove di forza per ridurre a miti consigli i politici che dovrebbero comandarli. Anche qui   devo fare presente che i politici non sono tutti così, secondo me “solo” il 92%  dei politici corrisponde a questa descrizione.
Un tipico esempio di cosa sono gli “ufficiali” ed i sottufficiali” lo ho avuto personalmente a 19 anni quando ero soldato, prima a Roma e poi a Saluzzo: a Roma gli ufficiali di alto grado non li vedevamo quasi mai: i  colonnelli li vedevi nelle grandi occasioni  ed i capitani al mattino ed i tenenti facevano il loro lavoro sul campo per le esercitazioni, le guardie  etc.; i sottufficiali (marescialli di vario grado e sergenti) avevano completamente in mano la gestione economica della caserma! Facevano tutto cosa volevano senza nessuna interferenza degli ufficiali, erano un corpo a sè! A Saluzzo erano un po’ più attenti e forse un po’ più seri ma a Ceccignola, dove da soldato per tre mesi ho visto come funzionava l’andazzo, addirittura entravano  con la loro auto in caserma e si facevano caricare da noi ( loro si stancavano) macchinate di cibo, di vestiti militari, di ricambi di auto, e di ogni cosa possibile  ed immaginabile  e poi se le rivendevano fuori tranquillamente, come mi dicevano loro con estremo candore: avevano famiglia ed i figli costavano  …. Un altro esempio  militare: a Saluzzo,  mi misero nell’ufficio ricambi auto e  dato che non avevo nulla da fare, feci un controllo del magazzino  ricambi e vidi che vi avrebbero dovuti essere una quantità industriale di ricambi che invece non c’erano: lo dissi al mio maresciallo che subito mi sgridò per la mia iniziativa, ma poi mi disse che su ogni macchina o camion che sarebbe entrato in officina avrei dovuto  “scaricare”   i ricambi che mancavano e così per quasi sei mesi ogni auto, jeep o camion che entrava in officina cambiava cambio, frizione, filtri, vetri, porte   ed ogni cosa possibile, in pratica era come nuova sulla carta, ed in sei mesi il magazzino fu perfettamente a posto! Avevano preso i ricambi ma si erano dimenticati di “scaricarli”, penso che a Cecchignola queste cose non le avessero nemmeno lontanamente pensato …  Quando sono andato a fare il militare avevo una mezza idea di fare carriera militare negli ufficiali, ma per fortuna queste cose che vidi mi fecero cambiare subito idea.
Con questo non dico che tutti i  dirigenti e dipendenti pubblici  o privati siano così, anzi, secondo me un 25/30%  sono ottimi lavoratori ed ottime persone, e proprio per questo  spesso loro hanno  dei grandi problemi a svolgere  il loro lavoro perché  purtroppo la stragrande maggioranza, il 70/75%  che  sono degli emeriti ed  inutili idioti,  tentano  e fanno di tutto  per bloccare e dare fastidio a chi lavora bene. Qualche anno fa un dirigente di un Assessorato della  Regione Piemonte mi disse “Il lavoro che dobbiamo fare noi, lo farebbero tranquillamente solo con il 20% dei dipendenti pubblici che abbiamo.”
Non vi è mai capitato  di avere a che fare con degli enti pubblici o privati? Avete trovato una buona accoglienza ed una buona risposta alle vostre domande ed esigenze? Avete visto impegno e dedizione per le vostre necessità da parte loro?  Vi hanno aiutato od ostacolato?
Il  problema grave è che per poter andare avanti, per sopravvivere, anche il privato che ha a che fare  con questi soggetti anziché tentare di cambiare le cose,  di lamentarsi e protestare, per comodità, per ordini superiori, o per semplice  mancanza di “palle” diventa anche lui  spesso complice e si adegua a questo “idiotismo diffuso” diventandone  anche lui un meccanismo collaterale, io lo chiamo “parassita”: non è che  sia poi così tanto difficile diventare un idiota, ma è terribilmente e spaventosamente  poco umano! Anche perché poi quando nei loro uffici ci va una persona normale che richiede che i suoi diritti vengano rispettati, ai loro occhi ed agli occhi dei “parassiti” diventi un folle,  un agitatore, una minaccia alle istituzioni!  E come tale va estirpata: pensiero tipico da agricoltore chimico che non conosce e non capisce la funzione delle erbe infestanti!
In un ente privato (ex. banca, commercialista, fornitori etc) la cosa è un po’ più semplice, se la banca o il commercialista non fanno le cose che ti servono li puoi cambiare, anche se non è così semplice ed automatico, ma vi è una maggior attenzione e rispetto per il cittadino. Per le banche sarebbe un discorso a parte, le banche di fatto non sono private ma in mano al pubblico/politico, e quindi hanno una posizione molto subdola ed arimanica,   ma ne parleremo  diffusamente in un prossimo ed apposito BioPensiero.
Nel pubblico è più difficile, se devi andare ad un ufficio provinciale, regionale, ministero, ospedale, camera di commercio, agenzia delle entrate etc, se ti trattano male o con distacco non li puoi cambiare, non puoi andare da un’altra parte … ci sono solo loro, è un po’ come il vecchio e defunto partito comunista: sei in mano al soviet che fa il “pene del popolo”   e loro ne approfittano troppo di questo fatto, sanno bene come usare il “pene” con successo. Quando ero soldato a Cecchignola un giovane sergente mi riprese perché non facevo come diceva lui e io convinto delle mie  ragioni gli dissi “io tra sei mesi sono fuori di qui, ma tu qui ci passi tutta la vita!”, nel senso che questi “sottufficiali” fuori dal loro “mondo” sono delle assolute nullità, delle amebe  e solo  con  i gradi (che adulterano gravemente il cuore ed il loro cervello) dei militari o dei dirigenti si sentono qualcuno, si sentono “importanti”. Dico anche senza timore di essere smentito, che questi “sottufficiali” se mai dovessero aprire e  gestire una azienda privata di qualsiasi genere chiuderebbero prima di aprire la loro attività, proprio perché non conoscono il mondo reale, loro vivono in un mondo assolutamente virtuale  ed irreale: il problema è che col loro operare fanno dei seri danni ai cittadini, rovinando aziende  e famiglie!   Il bello è che vengono pagati profumatamente per fare questo …

  • Vi faccio solo alcuni esempi, assolutamente in ordine sparso,  di come  questi inutili idioti condizionino  e frenino la sviluppo economico:Alcuni alacri funzionari provinciali  che fanno i controlli per le macchine agricole in provincia di Asti hanno elevato una multa da 10.000,00  ad un agricoltore che aveva un cingolato senza le cinture di sicurezza!!!  Nessuno le usa le cinture di sicurezza sui trattori e cingolati, ma bisogna averle …  Alle rimostranze dell’agricoltore gli hanno detto che dovevano dare un esempio  forte …. Sicuramente questi “sottoufficiali”  non sanno cosa vuol dire per un piccolo agricoltore mettere da parte 10.000,00 €! E non sanno che con un atto del genere rischiano di rovinare una azienda ed una famiglia!
  • Alcuni geniali funzionari hanno deciso che per  tenere i prodotti chimici usati in agricoltura occorre avere dei mobiletti appositi, registrati e costruiti  caso strano da una sola ditta, che costano 10 volte di più di un normalissimo e funzionalissimo  mobiletto che ha le stesse caratteristiche ..non oso pensare alle tangenti, perché in Italia non si fanno  più, ma l’agricoltore chimico dovrà spendere 1000,00 € per un inutile mobiletto che contenga i veleni e poi in campo potrà spargere tranquillamente tutto quello che vuole. Se questa non è una pazzia!però essendo fatta da un ente pubblico non viene considerata tale.
  • Si è a che deciso che gli agricoltori  che fanno come seconda o terza attività i boscaioli, nel senso che tagliano legna da ardere  per se stessi o per vendere, dovranno fare di corsi per usare la motosega! Agricoltori che possono insegnare benissimo a tutti come si usa la motosega dovranno andare “a  scuola” di motosega da persone che probabilmente non la usano, per avere un inutile patentino: così si fanno lavorare altri inutili  insegnanti e si complica la vita degli agricoltori.
  • Sempre  qualche mente illuminata ha deciso che  gli agricoltori, coadiuvanti, e salariati  dovranno andare a scuola guida per guidare i trattori ed i cingolati: agricoltori che guidano da 30 anni dovranno imparare da persone che non hanno mai guidato o non guideranno mai un trattore od un cingolo!
  • Un altro funzionario regionale  ha tolto il D.O.C. ad una azienda biodinamica nell’alessandrino perché nella vigna aveva   piantato una decina di pesche delle vigne e questo per un funzionario regionale è inammissibile: non può esistere la biodiversità! Probabilmente pensava che con le pesche facessero il vino … Questa notizia farebbe ridere qualsiasi persona di buon senso, sembra una battuta , invece è una assoluta verità: quando il cervello ed il cuore non sono collegati capita questo!
  • Piccole aziende viticole hanno avuto 4000,00 € di multa perché non hanno scritto sulla etichetta della bottiglia di vino “prodotto in Italia” : aziende che vendono il vino solo in mercati di prossimità, mai una loro bottiglia va all’estero,  che hanno nome, indirizzo, città e provincia scritta sull’etichetta ma manca questa scritta fatidica! Oppure peggio ancora, altra multa perché la dimensione di “Prodotto in Italia” è troppo piccolo o troppo grosso!
  • Quando arrivano i controlli regionali nelle aziende, soprattutto nelle piccole aziende, sono dei drammi: loro vengono per punire e non per verificare : per loro le aziende, soprattutto quelle piccole,  sono tutte guidate da bastardi che vanno rimessi in riga! Ovvero chiuse!
  • Ogni giorno aumenta la burocrazia: prima c’erano da compilare moduli cartacei, oggi ci sono sempre i moduli cartacei ai quali hanno aggiunto i  moduli online e spesso compilare o mandare i moduli online è una impresa: perché non funzionano, perché mancano le competenze.
  • L’ultima follia è il pagamento delle fatture entro i 30 e 60 giorni: di per sé la cosa è giusta  e doverosa, ma il modo nel quale lo hanno fatto è demoniaca: vi faccio un esempio; un’azienda che doveva incassare una fattura da 150.000,00 € da un’altra azienda con la quale sono in ottimi rapporti  non ha “denunciato” il ritardo del pagamento agli organi preposti ed ha dovuto pagare una penale decisamente esosa per questo , come l’azienda che ha pagato in ritardo ha pagato un’altra multa!!!! Questa è la libertà e la democrazia di oggi. Mentre gli enti pubblici che pagano in ritardo sono ben coperti.
  • Noi come Agri.Bio dobbiamo incassare un contributo molto importante, interamente pagato  e rendicontato, al 31 dicembre 2011. Oggi a distanza di quasi un anno e mezzo non ci hanno ancora nemmeno fatto il controllo che poi darà via al pagamento, quindi se va bene, se avremo culo questi soldi li vedremo dopo 7/800 giorni, altro che 60 giorni!!!!
  • In una azienda viticola sono arrivati ispettori regionali ed hanno sequestrato migliaia di bottiglie per supposti errori  di registrazione, poi dopo un controllo  e spese con avvocati da parte del produttore si sono accorti che si erano sbagliati: ma chi paga l’avvocato del produttore ed i danni derivati dalla mancata vendita del vino sequestrato? Non sicuramente gli ispettori …
  • Le aziende viticole devono essere iscritte ad un albo dei tappi
  • Una piccola azienda viticola ha avuto una multa di qualche migliaio di euro perché sulla vasca del vino che ha in cantina non ha la lavagnetta prescritta e lo aveva scritto  su un foglio di carta: orrore!!!! Poi dentro la botte può esserci qualsiasi cosa, l’importante è avere la lavagnetta che vogliono loro …
  • Ho già segnalato in altri BioPensieri il fatto che, per una legge del 2010 del  M.I.P.A.F. gli agricoltori biologici non possono seminare sementi biologiche che non siano anche iscritte all’E.N.S.E. e dato che il 95% parte delle vecchie varietà non sono iscritte all’E.N.S.E. l’agricoltore biologico che le semina rischia di perdere la certificazione bio!!!!

Di questi esempi potrei andare avanti per qualche pagina, ma penso che questo basti per comprendere la degenerazione che ha  raggiunto l’opera degli inutili idioti. Forse nemmeno loro sanno che dietro tutto questo vi è il disegno non così occulto di far chiudere nel giro di un decennio le piccole aziende agricole e poter trasformare l’agricoltura italiana in un grande latifondismo diffuso per controllare il cibo e le menti che restano libere.
Perchè capita tutto questo? Non solo per estrema  ignoranza da parte di  emeriti idioti inseriti in posti dei quali non hanno la minima competenza o sensibilità, ma anche per mancanza assoluta da parte di questi individui di due elementi fondamentali per il corretto pensiero dell’essere umano: Libertà ed Amore. Se le osservate   con attenzione vedrete che queste persone non hanno sentimenti, non hanno un’anima, sono freddi ed agiscono con la grazia di un frigorifero, oserei dire che non sono umani! Questo capita quando mancano due componenti fondamentali per l’essere umano, la libertà e l’amore.  Queste grazie ci devono essere  entrambe, se ne manca una l’altra degenera; Sant’Agostino diceva non a caso “ Ama e fai ciò che vuoi!”, se ami sei libero e se sei libero ami. Se ci manca l’amore siamo preda di Lucifero, se ci manca la libertà siamo preda di Arimane: ecco perché  affermo che  queste persone non sono esseri  umani, loro pagati da noi umani, lavorano per altri esseri …
Cosa possiamo fare? Innanzitutto finire questo “semiparassitismo” che oramai  prende anche noi, ovvero accettare tutto  ed essere proni e domi incazzandoci un po’ tra di noi per scaricare la tensione; dobbiamo lamentarci e rivendicare insieme i nostri diritti e la  assoluta inadeguatezza di questi soggetti!  I soggetti che dovrebbero difendere  ed aiutarci,per esempio i sindacati, agricoli e non, sono diventati (per sopravvivere) dei fedelissimi “parassiti” e difendono loro stessi e non le classi agricole! I continui suicidi per debiti che da mesi segnano col loro sangue questi difficili tempi   dovrebbero essere un forte e chiaro segnale  e monito per questi   esseri, ma secondo me, non avendo nessuna anima, non riescono a coglierne il  grave e grande significato, dimenticandosi che anche loro, come statuine, cadranno al primo forte sussulto!
Come Agri.Bio dal prossimo mese pubblicheremo  in una apposita rubrica  chiamata “Gli inutili Idioti” i vostri contributi  e le vostre segnalazioni su abusi  e storpierie sull’uso inconsulto della macchina pubblica da parte di  questi “affossatori” e vi prego di non avere paura e ritegno di far conoscere  e non solo censurare ma abbattere e demolire     comportamenti che sono contrari alla pubblica e sana decenza. Mandate la vostra mail ad info@agrionotizie.it.  Perché il cambiamento inizia da  ognuno di noi e non sicuramente dall’alto e se non inizia da noi non inizierà mai  … Poi se ci fosse qualche avvocato con gli attributi che voglia darci una mano, mi contatti subito, avrebbe lavoro per qualche decennio, una grande visibilità e tante soddisfazioni!

Ivo Bertaina

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