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LA SHUNGITE E IL PREPARATO BIODINAMICO 525

Shungite: storia e composizione

La shungite è un minerale molto interessante con proprietà uniche che meritano attenzione e studio, sia in campo umano che agricolo: eccovi alcune brevi dati sulla sua storia, il suo nome deriva dalla città di Shungia  sul lago Onega  in Karelia (Russia).

Lo Zar Pietro il Grande ufficializzò l’uso di acque  che sgorgano dalla Karelia (nord della Russia al confine con la Finlandia), dove abbonda la shungite dicendo, tra l’altro: “… poiché queste acque curano varie malattie crudeli, in particolare lo scorbuto, depressione morbosa, biliari, debolezza di stomaco, vomito, diarrea, pietre, reni e hanno il grande potere contro altre malattie …” dal decreto di Pietro il Grande relativo all’apertura del centro termale “Marcial Waters” ad Olonets il 20 marzo 1719.
Questo decreto di 300 anni fa è la più antica testimonianza storica  scritta relativa alla shungite, una pietra unica che viene estratta in Karelia, nei pressi del piccolo insediamento chiamato Shunga, in un unico luogo sulle rive del Lago Onega. Per molto tempo i residenti locali erano a conoscenza della misteriosa “grande potenza” di shungite o nero “pietra ardesia” (come si diceva ai vecchi tempi) capace di curare molte malattie e purificare l’acqua della zona.
Anche se l’età della shungite è incerta, gli scienziati concordano che potrebbe risalire fino a quattro miliardi di di anni fa.
Ci sono diverse teorie circa l’origine della shungite.
Vi è una speculazione che sedimenti marini arricchiti dai resti organici di organismi microscopici primitivi vivevano nelle baie poco profonde del mare antico sono serviti come materiale di base per la sua formazione.
Una teoria che per me è molto credibile, è che la shungite sarebbe una parte di meteorite gigante che ha portato sulla Terra una parte dal pianeta che esisteva tra Marte e Giove, Niburu o Malona che fu distrutto cica 30-40.000 anni fa (scoperto da un osservatore italiano  nel 1801)   e su cui esisteva una forma di ossigeno e di vita e nel luogo della caduta di sarebbe formata la shungite. Per combinazione, esiste una pietra nera (forse simile) alla Mecca.
Ma ciò che è certo è che la shungite è un minerale che non ha un corrispondente in natura, sulle sue qualità successivamente, lo stesso Zar attraverso il decreto “Acque Marziali e le Regole mediche su come ricevere questo trattamento dell’acqua“, le rese pubbliche.
In quegli anni, il chirurgo Anthony Ravinel pubblicò l’ articolo “Una efficace inchiesta circa l’azione dell’Acqua Marziale di Konchezerskaya” che conteneva nove brevi descrizioni di malattie con i loro risultati dopo il trattamento con l’Acqua  che veniva chiamata Marziale (anche qui vi si può leggere un riferimento alle sue origini, prima citate). Alla fine della lista vi è la descrizione di un caso con la seguente malattia: “Un scolaro, figlio di famiglia nobile, soffriva di stitichezza, problemi urinari ed al ventre da anni, ma come gli ho dato 5 grani del sale dalle Acque Marziali, la malattia è sparita”. Così Ravinel ha utilizzato solo acqua non solo nei suoi esperimenti, ma anche come sale ottenuto dall’evaporazione dell’acqua. Spesso ha prescritto anche integrazione di ferro. Alcuni storici della medicina ritengono che “L’indagine genuina” di Ravinel è stato il primo studio medico originale in russo sulle Acque.
L. Blumentrost sviluppò un farmaco chiamato “Essention Marcial” (Essenza Marziale). Secondo il medico, il farmaco aveva il potere di dividere e nutrire e potrebbe essere utilizzato tutti i pori sopra del fegato e della milza … e in casi di malinconia e depressione.
Il nome Acqua di Marte (Acqua Marziale) si ritiene che sia stato voluto dallo zar Pietro I e dedicato al dio della guerra Marte; ciò perché i soldati feriti e malati di Pietro il Grande erano stati trattati con quelle acque. Dopo aver imparato a conoscere le proprietà uniche antisettiche della pietra, Pietro il Grande avrebbe ordinato che ogni suo soldato dovesse avere un pezzo di shungite (a quei tempi si chiamava erroneamente pietra ardesia) nello zaino. I soldati usavano mettere la pietra in un pentolino con l’acqua e quindi produrre acqua fresca e disinfettata.
Nel periodo sovietico, negli anni ’30, gli studi delle risorse della Carelia furono intensificate grazie in gran parte alle attività del blasonato medico della Russia e Carelia S.A. Vishnevsky. Le spedizioni sono state organizzate per lo studio delle acque e dei fanghi curativi. I risultati del loro lavoro sono stati poi riassunti nel libro “Aree curative della Karelia” a cura di MD Tushinsky e SA Vishnevsky. Nel 1940 il governo della Carelia ha deciso di ripristinare la stazione e di riaprire il centro benessere, ma l’attività venne interrotta dalla guerra. La rinascita del villaggio ha avuto luogo solo nel 1964. Ora il villaggio “Acque Marziali” ha edifici moderni in cui vengono trattate varie malattie con l’aiuto delle Acque Marziali. Le persone possono bere l’acqua dalle sorgenti di ferro che dà loro un effetto benefico su tutto il  corpo.

Esistono 3 tipi si shungite:

1) la shungite argentea o cristallina, chiamata anche élite, si presenta sotto forma di minerale vetroso  dal riflesso semimettalico, argenteo  ed ha il 98% di carbonio organico: è la forma più rara e preziosa, si riconosce per le sue fratture concoidi
2) la shungite di tipo 2  che si presenta sotto forma di minerale nero che sporca subito le mani, è la più usata  perché è facilmente tagliata  o burattata  e contiene dal 50 al 70% di carbonio organico
3) la shungite di tipo 3  si presenta come minerale di colore grigio  e contiene dal 30 al 50% di carbonio organico.

La particolarità della shungite, unica nei minerali è che è l’unico minerale che  contiene tutti gli elementi della scala di Mendelev.

 

La storia della scoperta dei fullereni in shungite

Le Acque Marziali devono le loro proprietà alle rocce di shungite che attraversano nel loro scorrere. Nello scorrimento avviene il trasferimento dei fullereni; essi cambiano la struttura dell’acqua. Le proprietà delle shungiti sono talmente uniche che gli scienziati di tutto il mondo stanno ancora esplorando le sue proprietà fisiche, chimiche e terapeutiche.
Nel 1985, il mondo dei ricercatori annuncia una sensazionale scoperta: un gruppo di scienziati americani e britannici coinvolti nello studio di polvere interstellare, è riuscito a creare nelle condizioni di laboratorio sintetizzando un nuovo molecolare di forma super solida dell’esistenza di carbonio: i fullereni (scopri di più)
L’importanza di questa scoperta è che fino ad quel momento gli scienziati erano a conoscenza solo di tre strutture del carbonio: diamante, grafite e carbone. La nuova molecola può tagliare il diamante come olio, rallenta la crescita delle cellule tumorali e, con una specifica lavorazione, si crea una sostanza che può rallentare l’attività del virus dell’AIDS. La scoperta dei fullereni è una vera e propria rivoluzione nel campo delle nanotecnologie ed è stata dichiarata una scoperta sensazionale del XX secolo e gli scienziati che la scoprirono hanno ricevuto il Premio Nobel per la chimica nel 1996.
Nel 1992, dopo la scoperta della molecola di fullerene in condizioni di laboratorio, il mondo è stato scosso da una nuova scoperta. Il russo ex scienziato Semeon Tsipursky con il suo collega americano Peter Buseck sono stati i primi a scoprire le prove di fullereni C60 e C70 nella natura della Terra. Come souvenir della sua spedizione geologica di Semen Tsipursky in Carelia, prima di rientrare negli Stati Uniti portò con sé un piccolo pezzo di shungite in cui vi scoprirono i fullereni.
Gli scienziati hanno controllato le loro intuizioni nel grande laboratorio scientifico e dell’energia all’US Department of energy. Effettuando vari esperimenti Bob Hettich, lo scienziato del laboratorio, ha confermato la presenza di fullereni nella shungite, notando che avrebbe pensato di trovare tracce di meteoriti a causa della loro particolare composizione e il modo di formazione.
I fullereni sono una forma particolare di carbonio, il quale, come è noto, è il fondamento della vita sulla Terra: dove c’è vita c’è sempre carbonio.

La SHUNGITE è una pietra “intelligente” le cui benefiche, rare ed eccezionali proprietà sono state riconosciute da tre premi Nobel: Harold Kroto, Robert Curl e Richard Smalley.
Grazie all’uso della  shungite, possiamo proteggere noi stessi, il nostro ambiente, i campi coltivati ed ottenere maggiore chiarezza mentale, serenità ed energia.
Contrariamente ai cristalli la Shungite non irradia, bensì emette un Vortice Quantico che si adatta all’utilizzatore e all’ambiente circostante operando un’azione benefica “personalizzata” di pulizia elettromagnetica e armonizzante: si potrebbe dire che la shungite “dinamizza”, vitalizza, l’ambiente dove è presente.
La shungite annulla gli effetti delle radiazioni nocive e delle vibrazioni negative; inoltre dinamizza e fertilizza il suolo e rimuove sostanze nocive,  ed in noi rafforza la  memoria e  ci dà forza.
La shungite può essere usata per i massaggi e la protezione personale semplicemente portandola indosso, anche per mezzo di collane, pendenti, cinture e stuoie ripiene e ristabilisce e protegge lo spazio in cui è collocata.
La shungite è disponibile come piramidi, sfere, cubi, piastre, pietre, ma anche come accessorio di protezione dagli effetti elettromagnetici dei cellulari e degli elettrodomestici e tanto altro ancora, così come descritto nel testo.

Uso in agricoltura della shungite

La shungite è utilizzabile in agricoltura grazie alla sua capacità di vitalizzare l’ambiente in cui viene posta.
Invece di distruggere ed impoverire il terreno con concimi chimici, la shungite può fornire soluzioni importanti. Assorbe e neutralizza residui di pesticidi, erbicidi, fungicidi e defoglianti che non si sono del tutto degradati dopo il loro utilizzo ed interramento che vengono attirati e neutralizzati dalla molecola fullerenica: la molecola fullerenica transustanzia letteralmente le sostanze nocive.
Inoltre la shungite stimola la vitalità dei naturali microorganismi del terreno, ristabilendone l’equilibrio.
Esperimenti russi hanno rilevato che interrando 1 kg di shungite in autunno  nel substrato per metro quadrato il terreno si ristruttura ed aumenta di vitalità nel giro di un anno. Invece per arricchire il terreno si può, ogni 3 anni, distribuire 1 kg di shungite per metro quadro.
Un altro ottimo sistema è quello di depositare 30 Kg di queste pietre di Shungite in un deposito d’acqua ed utilizzare l’acqua energizzata dalla shungite per innaffiare le coltivazioni; questa operazione può essere protratta all’infinito ed ha un elevato valore a livello di resa.
Sto provando diverse  sperimentazioni con questa pietra:
•  ho allestito il preparato 525  Corno Shungite, facendo maturare la shungite  polverizzata in un corno per 1 anno (è durissima da rompere): questo preparato è utile per disinquinare i terreni  avvelenati dalla chimica e contro la siccità e calore e per rinvigorire terreni stanchi e poveri di humus.
• allestire compost bd con aggiunta di polvere di shungite dinamizzata (1 kg x 50 quintali di letame)
• uso la polvere di shungite nella pasta per tronchi (50 grammi per 100 kg)
• in polvere  dinamizzata  per irrigare  vasi nei piante coltivate
• ad irrigare orticole con  circa 50 kg di shungite posti in una vasca per l’acqua di circa  50 m3

Penso che possa essere un prodotto che può dare veramente molto aiuto in campo agricolo per le sue specificità che abbiamo appena visto e per il  fatto, citato prima, di  emettere un vortice  che riequilibra le energie.
1 kg di shungite al m2  equivale a 100 quintali per ettaro, che significa un costo economico elevato oltre ad un inquinamento ambientale notevole per lo spostamento  di grandi qualità di minerali a migliaia di km di distanza.  Per averne i benefici senza fare danni occorre invece mettere in moto, in processo l’energia della shungite, la sua forma fullerenica e questi metodi che citavo penso che possano essere molto più utili, poco dispendiosi e molto funzionanti. Certamente altri modi possono essere trovati e sperimentati, ma qui sta ad ognuno di noi trovare ed immaginare sistemi di utilizzo adatti, semplici ed efficaci.

Sperando di avervi dato ide  nuove da sperimentare  sono disponibile per  collaborare con chi ha intuizioni o idee da proporre per l’utilizzo di questo minerale.

Ivo Bertaina

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