Agricoltura

Caccia: per una volta non paga Pantalone

Il passaggio sui terreni  dovrà essere indennizzato tramite le tasse dei cacciatori

Lo scorso anno la Regione Piemonte ha deliberatamente abolito la Legge regionale che disciplinava la caccia, non consentendo ai cittadini di potersi esprimere su quelli che erano i quesiti referendari. Il timore – la certezza, anzi, – era che dalla consultazione popolare potessero scaturire per l’attività venatoria limitazioni particolari, che avrebbero di sicuro scontentato l’elettorato “trasversale” dei cacciatori, che tanti voti portano e che … pagano le tasse per praticare impunemente il loro “sport” fatto di morte. Per gli animali e, talvolta (oltre che per qualcuno di loro), anche per i malcapitati, colpevoli solo di aver voluto fare una passeggiata nei boschi, durante il giorno sbagliato.
In tale vuoto normativo, pertanto, è rimasta vigente sul tema la sola Legge 157/92, che però – essendo Legge dello Stato – non entra nella specificità regionale.
Prevede invece, all’art. 15,  che chiunque possegga un fondo non chiuso (quindi utilizzabile a fini venatori, anche contro la volontà del proprietario o del conduttore stesso), ha diritto a un indennizzo per la penalizzazione che, da tale servitù, ne deriva.
Per farsi riconoscere questo diritto, quindi, occorre inviare la richiesta tramite lettera raccomandata, con avviso di ricevimento, alla Regione Piemonte. L’ammontare annuo varia in base alla destinazione d’uso del terreno (riportata in Catasto) e, mediamente, ammonta a circa 70,00 Euro per ettaro. Per quanto riguarda invece il pregresso, sempre previa domanda alla Regione, possono essere indennizzati – con gli interessi calcolati al tasso ufficiale – soltanto gli ultimi 10 anni.
Il modulo per presentare la domanda su come ottenere l’indennizzo, con la guida dettagliata per la sua compilazione, e tutte le informazioni relative alla Legge 157/92, sono scaricabili direttamente dal sito:
www.faunalibera.it
Contrariamente a quanto spesso avviene quando si tratta di soldi pubblici, infine, va rilevato con piacere che – una volta tanto – l’erogazione degli indennizzi ai proprietari (o ai conduttori) dei terreni su cui viene praticata la caccia, non graverà sui finanziamenti regionali, poiché la Legge prevede che tale ammontare sia prelevato direttamente dalle tasse di concessione pagate dai cacciatori stessi. Un buon utilizzo dei loro soldi, finalmente.

LAV Lega Anti Vivisezione Onlus

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